sabato 13 settembre 2014

13 settembre 1944

La va a 5 - la fiducia non è ancor morta in tale data ma speriamo riprendano in settimana la corsa da ambo le parti est e ovest, e sia la sospiratissima battaglia finale, altrimenti anche Natale del 1944 non possiamo farlo coi nostri cari . Il 7 notte Bordin e Preda si danno all’aria libera e i cruchi non si accorgono che al mattino della nostra partenza per Oberlangen ben tre notti e due giorni di tempo han avuto!  Fortunati e che Iddio porti loro fortuna. Ore 9 del 9 si lascia il lager tutti con il bagaglio in spalla io compreso sebbene abbia i foruncoli. Attraversiamo così la città con una lunga processione. Con nostra grande sorpresa in stazione ci caricano sui vagoni di terza classe. Abituati in carro bestiame prevediamo così un buon viaggio tanto più che stiamo alla larga: metà circa dei posti a sedere per scompartimento. Ore 11.05 partenza da Kleve. Ore 15 Birten. Ore 15.17 Wesel si viaggia veloci poiché sempre attaccati a treni passeggeri. Ore 17.25 Munster, segni evidenti di buoni bombardamenti . Visti parecchi nostri soldati fermi più di noi soldati nel proposito di non aderire al lavoro e fidenti in una prossima fine. Si riparte solo alle 18.15. Ore 18.30 Rachenfelt Ore 19 Ensdetten 19.15 Rheine. Siamo certi di ritornare ad Oberlangen. Altri soldati italiani sollevati di morale per prossima fine. Donne, ragazzi e uomini russi nostri alleati. Si riparte alle 20.47 con un treno merci e alle 24 circa si arriva a Lathen. Mattino del 10/9 freschissimo ma tempo ottimo. Contenti di tornare al lager vecchio e fiduciosi di ritrovarci i nostri amici abbandonati per forza maggiore. Si attraversa il paese con lungo strascico di bagagli. Al limite questi vengono abbandonati sulla strada e noi si prosegue a piedi. Dopo i primi due o tre chilometri i miei foruncoli diventano insopportabili e per fortuna il maresciallo (Feldgebel) fa attaccare un cavallo a un contadino e così raggiungo discretamente il campo. Caprioli nel campo di fave. Incontrata la bara di un nostro soldato morto in seguito a malattia contratta nei lavori pesanti. Altra vittima di questa crudele guerra. Quando finirà!!! Ora 9.45 arrivo al campo. Ritrovo Bazzanella sempre allegro e giunto da pochi giorni da Wesuve e ha condotto una vita veramente invidiabile in tutto e per tutto per Krisgefangen. Il buon Pedrini e combricola non si sono mossi: sempre fortunati. Più di 800 ufficiali erano partiti pel lavoro dopo di noi ma quasi tutti rientrano per mancata adesione. Siamo ben felici dell’esito del nostro viaggio al lavoro così abbiamo la coscienza pulitissima in ogni campo. Ritroviamo tutti: Rota, Pedrini, De Feo, Giordano, Lavezzoli, Marazzi, Serra, Giorgi, la massima parte tolti i vecchi superiori alla classe 1913 sono andati sul lavoro e ritornati. Grande ottimismo per i fortunati successi Anglo-americani in Francia e nel Belgio. Sembra che sia ripresa la Battaglia e che tutto volga alla fine. Tempo discreto e vita del lager ottima. Si riprende le vecchie usanze sbobba, divisioni ed anche fame. Ieri Gianni è andato a Lathen a prendere i bagagli col carro a mano poiché i cruchi non han più alcun mezzo di trasporto. Anche un mio pacco è partito per Cleve ed io son qua. Speriamo arrivi presto ce n’è un urgente bisogno. Pedrini, Cotta, Braida, e Fillia son a più di 15 avuti. Giovanni Pasquini di Sonico ed anche il buon Pedrotti partiti per il lavoro così non ho più alcun soldato di mia conoscenza che mi possa fornire di Kartofel. Tiriamo avanti sperando in bene. Lunga discussione col buon Pedrini inerente alla mia probabile vita d’agricoltore in quel di Bagnolo. Sua eventuale società e collaborazione. Studi miei di modifiche alla casa. Nobaffa – Rubagotti Vittorio

una mappa dello spostamento si può trovare qui

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