mercoledì 3 dicembre 2014

3 dicembre 1944

Passato anche il mese dei morti. Natale si avvicina a grandi passi. Le giornate trascorrono alquanto monotone tristi sia per il tempo sempre piovoso e freddo che per la mancanza di posta e pacchi. Ogni illusione di una presta fine di tale vita va esaurendosi e ogni data viene a malincuore rimandata di gran lunga. Non si vuol essere pessimisti ma l’ottimismo assume un sepolcrale silenzio. Vari discorsi pel prossimo Natale si prevede di passarlo come quello di Deblin. Almeno arrivasse qualche pacco! … Ma ogni speranza va man mano esaurendosi con le più amare delusioni similmente alla fine della guerra. I nervi son sempre più tesi e non si sa proprio come fare a contenersi. Solo quando si è scottati ci si ricorda dei propositi e proponimenti fatti. Come siam mai miseri noi mortali. Siam proprio tutti maramai nei propositi ed abbiamo il coraggio di lamentarsi con Dio.

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