lunedì 30 giugno 2014

30 giugno 1944

La va a 80 – Altro mese terminato in seno a mamma naia, però ora la va a pochi almeno per la prigionia, anche Witebsk dopo circa un anno è ritornata ai russi e i tedeschi sono in piena rotta.

domenica 29 giugno 2014

29 giugno 1944

Siamo a 81 – coraggio e forza – S.Pietro e Paolo, festa del Papa completamente obliata dai cruchi protestanti. Festeggiamento con Pietro Morandini , polenta magra e zucchero e patate, null’altro di speciale. Intanto si tira avanti discretamente, grazie alle kartofel.

sabato 28 giugno 2014

28 giugno 1944

La va a 82 – tirem innanz benone – Ottimissimo bollettino su ogni fronte. I russi si sono lanciati a più non posso e pensano di essere nel cuore della Germania entro 1.000 ore. Si può proprio credere che la va a pochi. I tedeschi sembra si rabboniscano un po’. Fuggita una sentinella abbandonando il fucile. A Berlino si grida pace, pace. Che Iddio soddisfi questi desideri di tante persone in pessime condizioni. La nuova arma rende un po’ poco. Sembra che se ne infischino gli inglesi di tutto ciò.

venerdì 27 giugno 2014

27 giugno 1944

La va a 83 – semper alèghér – Continuano ad arrivare pacchi in abbondanza, ma per me nulla. Avuto finalmente un biglietto dal buon Pedrini, sono contento che sia ancora al suo posto e mantenga il suo stato di cose, mi spiace che abbiano fatto partire Nicoli. Che Iddio mi faccia fare il viaggio di ritorno alla nostra Bresa col buon Angiolino (casonsei). Inviata una cartolina a Bice, anche la posta per me è rara come le mosche bianche. Ottimo concetto svolto dal cappellano sul programma di vita che ognuno nel suo campo dovrebbe avere. Dio come prima cosa. Solo così si possno avere delle vere e complete soddisfazioni e tanto più grandi quanto più costan i sacrifici.

giovedì 26 giugno 2014

26 giugno 1944

Va a 84 – sò alegrissim – Regolate un po’ le cucine, ma torba e tempo limitatissimo, appello nominativo, tutti presenti, sveglia un’ora prima. Scarsità d’acqua per poco funzionamento della centrale purificatrice, continuano ad andar ufficiali a lavorare, lavori del campo, torba, trasporto mattoni e patate ecc.

mercoledì 25 giugno 2014

25 giugno 1944

La va a 85 – semper alèghér – Confusione di ordini e di ressa alle cucine, ordinanze e ufficiali accendere e spegnere. Ringraziamo Iddio d’aver saputo dominare in ogni questione i miei nervi, ho avuto così il miglior risultato in ogni campo, viva la pazienza e la carità cristiana, sempre aiutato materialmente dal buon Perlotti di Edolo, ultimamente residente a Novara. Partite a pinnacolo col Bianchini. Rapporto del comandante del campo tedesco per convincerci ad aderire al lavoro. Non lo vogliamo per un nostro domani, per le nostre famiglie e per non prolungare la guerra. Come internato, dopo tanto tempo non potrei esistere e come prigioniero è mio dovere non aderire a nulla. Inoltre il mio passato e trattamento di quest’ultimo tempo, mi proibiscono di aiutare anche minimamente tale gente. Tirem innianz così e sarà molto meglio. Sedes sapientiae ora pro nobis.

martedì 24 giugno 2014

24 giugno 1944

Sò alèghér – la va a 86 – S. Giovanni Battista, onomastico di papà, ricordi dei festeggiamenti degli anni remoti ormai in casa Rizzi. Ritorneranno tali feste. Le cucine continuano a rimanere spente e io lavoro coi buoni Zamboni Corrado e Berselli Giulio, Mererghetti, Chighizzola, Ciani, Tordiola, Guidi Giovanni.

lunedì 23 giugno 2014

23 giugno 1944

Giornata di lavoro alla pavimentazione della piazzola anti baracche. Nuovo travaglio che mi permette una sbobba giornaliera. Costa un po’ cara, ma ora tutto è caro. Prezzi dall’Italia (Bianchini) un paio di buoi 100.000 lire (Bazzanella) salame e formaggio lardo e roba del genere 400/500 lire al kg. e trovarlo, tabacchi sale ecc. tutto tesserato. Questi due ricevono di frequente posta e per di più recentissima, mentre io nulla. Speriamo in bene e presto. Nel bollettino nulla di notevole, siam però già in quel di Perugia e in Francia fa discretamente per noi. E la nuova bomba? Quante voci.

Vista la fotografia fattami a Deblin, sembro proprio un detenuto. Vuotata la 6° baracca, così siamo pigiati come bachi da seta. Mentre i lavoratori repubblicani hanno loro disposizione una baracca e mezza e sono 250 circa, noi siam 379. La va a 87.

domenica 22 giugno 2014

22 giugno 1944

La va a 88 semper un dé meno – Grande novità, non si accendono le stufe per giro di vite – lavoro – ressa enorme d’ieri sera fino all'ultimo minuto. Noi continuiamo così in pace il lavoro della pavimentazione e divento muratore master, niente meno. Tutto serve nella vita e così andiamo avanti benone, ogni esperienza verrà buona in avvenire. Chiacchiere varie sulla coercizione al lavoro, sbarchi, cucine ecc. ricominciano le discussioni fra ottimisti e pessimisti, io rimango sempre tale come prima dello sbarco in Francia, fisso per la stagione dell’uva, speriamo d’indovinare in bene una buona volta, sarebbe quasi anche ora che finisca questa terribile guerra. Che Iddio abbia misericordia di noi. Avuta una lettera da Lia Gregorini, ma vecchia. Notizie più chiare su Magda, ma ne sono ansioso delle recenti poiché Ninì mi parlava di situazione grave e di ben 40 giorni dopo di questa lettera. Avute finalmente altre due cartoline, così tiro avanti a tener corrispondenza con tutti. Cartolina a Giuseppe, desidero uno scritto da Giuseppe, uno recente da Gregorini e qualcosa anche dal buon Pedrini.

sabato 21 giugno 2014

21 giugno 1944

Semper alèghér – la va a 89 – Sono ancora molti, compleanno di papà. S. Messa in sua memoria e che Iddio me lo preservi affinché mi guidi al mio ritorno nella vita civile e commerciale. Continua la scelta obbligatoria per il lavoro, limitazione torba, separazione dagli ufficiali lavoratori nei vari uffici, così Bazza (cartaista) se ne va alla 1a baracca, io rimango solo e per di più fra la nostra 4a e 5° baracca mettono anche tutti quelli della 6°, così ridiventiamo come sardelle al sole. Sono gli ultimi sforzi dei tedeschi, ormai la va a pochi, quindi pazienza; che Iddio mi aiuti continuamente, così sopporterò senza fatica ogni cosa.

venerdì 20 giugno 2014

20 giugno 1944

La va a 90 – sò alèghér – Ottime notizie sul fronte francese. I russi hanno iniziato il movimento. In Italia avanzano a passo continuo. Ufficiali obbligati al lavoro, torba e trasporti interni nel campo.

giovedì 19 giugno 2014

19 giugno 1944

La va a 91 – tirem innanz – Improvvisamente Bernardi deve partire, non si sa per dove, solo alla fine sa d’essere impiegato al lavoro passerà per Oberlangen. Speriamo si trovi con Pedrini. Sua preoccupazione pacchi e roba inerente, così Bianchini rimane solo della combriccola pacchisti veterani e c.

mercoledì 18 giugno 2014

18 giugno 1944

Va a 92 – sò alèghér – ricevuta una cartolina da Bice, con l’indirizzo del buon Angiolino, attendo un suo scritto e notizie recenti dalle sorelle Gregorini e Giuseppe, letto un libro sui funghi, ecco un altro ottimo passatempo per quando saremo nel nostro bel Vezza. Alzarsi presto e via per i boschi a respirare aria sana e raccogliere un complemento nutritivo, gustoso e squisito per la tavola, cosa da insegnare anche ai nostri figli.

martedì 17 giugno 2014

17 giugno 1944

La va a 93 – sò alèghér – Ultimato il lavoro alla kuche con regalo di un bel pezzo di pane e una decina di patate, così posso ricompensare il buon Morandini dell’ottimo riso e formaggio donatomi. In Italia avanzano come pure in Francia, la testa di sbarco va ampliandosi, lunghe discussioni sulle armi segrete della Germania. Non credo a nulla ormai è troppo tardi, vanno avvicinandosi a grandi passi anche ai suoi primitivi confini. Lodi per il mio servizio di spegnitura cucine, ne risulta un regalo di 1/2 kg. di pane, ottima idea accettabilissima da parte mia, soprattutto ora che i pacchi si fanno alquanto desiderare.

lunedì 16 giugno 2014

16 giugno 1944

La va a 94 – sempre alèghér – i giorni con l’occupazione delle stufe e i lavori da manovale muratore passano abbastanza velocemente, di cibo me la cavo arrangiandomi. Un ottimo tenente colonnello perché cucino lui un po’ di riso, me ne cede una discreta razione, così la passo bene anche stassera, pur non essendoci il 2° rancio. Partiti i 150 lavoratori tessili. Richiesta nuova di 100 lavoratori agricoltura e tre macellai. A poco a poco tutti se ne vanno e qui rimaniamo in pochi, meglio in pochi e soli, ci sarà vita più beata e saremo meglio accompagnati. Arriva un mucchio di posta, ma per me ancora nulla. Sono preoccupato, desidererei notizia di Magda ed anche un consiglio di Giuseppe per quanto riguarda la faccenda Marchioni.

domenica 15 giugno 2014

15 giugno 1944

So alèghér – la va a 95 – Occorrevano 150 lavoratori dell’industria, il Capitano Tedesco non avendo trovato che 70 circa volontari sceglie fra S. Tenenti e Tenenti della 5a e 6a baracca a caso e così devono partire per forza, minacce di lavoro alla torba e rappresaglie col rancio. In questo però si procede benone ugualmente, nonostante tutte le voci di tre ranci sparse dagli ufficiali italiani, anzi ci danno pesce in scatola, è il secondo desiderato dai dotti di Bazza ma niente di nuovo stavolta. Il primo dopo tanta assenza di tale cibo ha portato la nuova dello sbarco. Bazzanella riceve un pacco, Bernardi 9 in questa infornata, io nulla ancora, pazienza; col lavoro alla kuche me la cavo discretamente bene ugualmente, doppia sbobba e per di più qualche patata che densifica e migliora bene ogni cosa; ottimo dolce ottenuto con patate schiacciate a purè e melassa. Ottimi rapporti col buon Morandini Pietro di Bienno, parente dell’ex Vicario defunto di Vezza. Ottime castagne (beline).

sabato 14 giugno 2014

14 giugno 1944

Nulla di notevole, va bene su tutti i fronti, la va a 96. Anche i Russi cominciano a dare segno di vita.

venerdì 13 giugno 2014

13 giugno 1944

La va a 97 – so alèghér – Spero di riuscire a comunicare col buon Pedrini per scritto, vedremo come sta lui, speriamo bene. Nulla di notevole, sembra che anche i Russi stiano per ricominciare le loro grandi azioni offensive, speriamo sia vero, presto e bene. Di notte continuano a passare apparecchi, ma di giorno non si fanno più vedere.

giovedì 12 giugno 2014

12 giugno 1944

La va a 98 – sempre alèghér – I tedeschi restringono, non ci danno più sbobba a volontà, ritirano rigorosamente indumenti borghesi, materiale di oggetti di valore in più tutto ciò che può servire per una fuga. Noi lavoratori della kuche dobbiamo consegnare ogni sera tutti i ferri del mestiere, altra briga per il sottoscritto. Continuano ad arrivare pacchi, ma per me nulla, chissà quando vorranno farsi vedere, comincio a sentirne urgente bisogno, mi ero abituato troppo bene ora, anche con le patate attraverso mattoni, non c’è più nulla da fare ed è un grave peccato. Bisogna aver pazienza, va a pochi e poi faremo il tanto sospirato ritorno ai nostri cari e bei paesi d’Italia.

mercoledì 11 giugno 2014

11 giugno 1944

Lo sbarco è andato benone, per di più e verissima anche la notizia del libero passaggio di truppe inglesi attraverso la Turchia. Meglio di così non potrebbe andare. La va a -99, so alèghér Martì che sono pochi. Ricevuta una lettera da Bice del 28 aprile, referto Marchioni, è pazza, non sono del suo parere tanto più ora. Altra lettera di Bice con le stesse intenzioni e così sono un po’ arrabbiato con tutti quei di casa. Ottime parole della buona Maria Guerrini e sorella, almeno fossi insieme col buon Pedrini Angiolino, quanta compagnia ci terremmo e come andrebbe meglio in tutto, soprattutto per il morale.

martedì 10 giugno 2014

10 giugno 1944

Anniversario della festa del reggimento – 6° alpini Ortigara – Ricordi delle sbronze con relativi arresti dell’anno scorso in quel di Salò. Lo festeggeremo l’anno prossimo, anche per questo ora non ho proprio nulla a disposizione per tale scopo. Posta e pacchi ancora nulla, Morandini ha avuto un pacco e posta in data 24/5 così pure Bernardi e Bianchini. Tomaselli partito di nuovo, ma ora al campo di concentramento di Versen. Continuo la solita vita, passaggio di intere armate inglesi attraverso la Turchia per di più in Francia avanzano a più non posso. Una colonna verso Parigi, un'altra all'interno. Se le cose procedono di questo passo arrivo a casa che l’uva è ancora acerba; magari fosse vero. Lunghe discussioni per il campo, cambiamo tutti da pessimisti a ottimisti, vedremo la realtà dei fatti, per me la va a 100 giorni e non più di vita in Germania, vedremo se indovino.

lunedì 9 giugno 2014

9 giugno 1944

Iniziamo con oggi il 10° mese di prigionia, ma andrà certo a pochi, tutto è vero per lo sbarco. Ora aspetto luglio per l’offensiva russa ed in agosto la Sig.ra Germania avrà finito di vivere e faremo ritorno tutti presso i nostri cari. Son lieto di tornare in tale tempo così farò i lavori previsti alle case d’abitazione di Vezza e mi preparo a ricevere per l’altra estate tutti i miei amici e colleghi di naia e di prigionia. Il Capitano Tedesco regala a noi muratori una pagnotta, è la terza così supplisco un po’ alla deficienza dei pacchi che per me sono realmente un arcaismo, speriamo però che presto si facciano vedere. Attendo pure con ansia posta da casa e da Gregorini, sono ansioso soprattutto per quest’ultima. I ranci sono discreti, il Capitano Mazzucchelli è in gamba in questo campo e le camorre sono limitatissime. Cosa strana fra noi Italiani. Ottimo minestrone di riso, verdura e patate col buon Corrado Zamboni.

domenica 8 giugno 2014

8 giugno 1944

Nulla di speciale, per quanto riguarda lo sbarco, è cosa certissima e sembra anche in proporzioni piuttosto rilevanti. I tedeschi sono nervosissimi poiché nessuno più vuole aderire al lavoro e gli aderenti non accettano nessuna condizione. Tomaselli è ritornato al lager di concentramento. Il lavoro in una caserma per la naia tedesca non gli andava. Ora tutti sono ottimisti e condividono con me che alla stagione dell’uva si ritornerà nella nostra bella Italia. Molti pacchi continuano a distribuire, ma per me nulla. La stessa sorte la segue il buon Morandini. Ottima polenta col buon Zamboni Corrado, ingegnere di Bologna, Ben riuscita soprattutto per le mie buone qualità di cuoco.

sabato 7 giugno 2014

7 giugno 1944

Anche oggi piove e fa freddo altro che giugno ma aprile delle nostre regioni, di Vezza. Brutti paesi sono questi adatti solo per orsi e lupi. Sono arrivati altri pacchi, ma per me nulla. Inviati a casa ieri due bollettini pacco. Siamo così a 15 e solo 7 dei quali 6 con bollettino mi sono giunti. Scritta una cartolina a Bice in risposta alla sua lettera ed una alle sorelle Gregorini. Spero che nella prossima mi diano notizie più confortanti per Magda. Dal comandante del campo, noi lavoratori di cucine del lager otteniamo un bollettino pacco, lo invierò domani a casa e speriamo che qualcosa arrivi.

venerdì 6 giugno 2014

6 giugno 1944

Giornata di acqua e freddo. I tedeschi sono nervosissimi, mettono un mucchio di restrizioni, vogliono rubarci anche quel poco che siamo riusciti a sottrarre dalla loro ingordigia. Adunata improvvisa alle ore 14. Ci comunicano che saranno più rigorosi con noi. Non possiamo uscire dalle baracche durante le ore di buio poiché sparano. Dobbiamo consegnare tutti gli oggetti di valore e indumenti civili. Contemporaneamente si sparge la voce di sbarchi nella Francia meridionale, sembra tra Tolone e Marsiglia. Tale voce viene dapprima confermata da una tredicina di ufficiali provenienti da Wessen e poi dai lavoratori soldati nostri presso i contadini tedeschi, Cipani di Maderno sul Garda mi conferma di averlo sentito alla radio. A lui posso credere, così il morale si rialza molto e voci di discussione si intensificano e sono tutt'una nel campo. Tutti diventano ottimisti e anch'io confermo maggiormente la mia idea che per la stagione dell’uva tutto sarà finito. A festeggiamento di tale notizia mi mangio un’abbondantissima minestra densa di riso e patate e orzo di razione. Per la prima volta in nove mesi sento di non poter proprio più mangiare perché non ce ne sta e solo dopo un paio d’ore riesco a mangiare la minestra avanzata.

D-Day

Questa mattina, alle ore 6.30 ha inizio l'operazione militare denominata operazione Neptune.
Un forte contingente militare angloamericano, con un assalto aviotrasportato e uno anfibio cerca di stabilire una testa di ponte in Normandia per la successiva riconquista dell'Europa.
L'operazione durerà diversi giorni (si concluderà formalmente il 30 giugno), ed avrà il successo sperato.


Il memorial per i soldati americani morti durante la seconda guerra mondiale a Washington

giovedì 5 giugno 2014

5 giugno 1944

Conoscenza e confidenza col S. Tenente Morandini di Bienno, lui sposato da sette anni con una bambina di sei, siamo delle stesse idee, ottimisti ma non esagerati. Colloquio sulla nostra vita naiesca, lui sarebbe più vecchio (1911), è stato ben più fortunato, ha quasi la metà di servizio del sottoscritto, è segretario comunale, è stato ad Incudine. Giornata calma alle cucine, per di più i muratori passano con me fochisti, così il mio lavoro si limita a tre ore giornaliere e così ho modo di sistemare un po’ la mia roba, riparo calze, pantaloni, e soprattutto il farsetto a maglia che ha le maniche a brandelli ridotto tale dalla lavanderia. In Italia gli anglo americani avanzano a più non posso e dopo un po’ di voci pro e contro anche i tedeschi stessi ammettono la perdita di Roma. Speriamo che subentri presto qualche grande novità altrimenti se la guerra continua solo in Italia ce la distruggono tutta, addio raccolto e previsioni di fame per il prossimo inverno nelle nostre famiglie.

mercoledì 4 giugno 2014

4 giugno 1944

Giornata di grande ressa e lavoro alle cucine, io mi densifico la sbobba grazie alle patate che mi abbondano, con queste, acquisto anche una cartolina da inviare alle signorine Gregorini, che Iddio aiuti Magda nella sua guarigione, è tanto buona e fedele a Lui che certamente l’aiuterà per il meglio. Festa come tutte le altre. Presto andremo a passarle come da mio programma nel nostro bel Vezza. Ho voglia matta di tornare a casa, molte novità mi attirano: 1° separazione dai Leggerini 2° conoscenza nuova nipote 3° conoscere fidanzato di Bice 4° collegamento ed accertamento malattia di Magda 5° ed è la più importante, ambientamento e sistemazione per la mia vita futura. In questa desidero al massimo sia fatto tutto per il meglio secondo la volontà di Dio, e solo per piacere a Lui. Studio dei nipoti Marino e Bacicia¹.


¹ figli del fratello Bortolo

martedì 3 giugno 2014

3 giugno 1944

Ultimata anche la seconda cucina. Ora funzionano in pieno ambedue e rendono bene, vedi risotti, pastasciutte, un mucchio di gnocchi di patate. Queste abbondano grandemente, è un bene poiché si rubano direttamente ai Tedeschi, così ne abbiamo tutti un grande vantaggio. Cifani mi procura un uovo e del latte con una scatola di lucido, così va benone e prolungo la durata dei pacchi, poiché i nuovi si fanno alquanto desiderare. E dire che ne arrivano continuamente ed a migliaia. Così è pure della posta, ma per me è realmente un arcaismo posta e pacchi. Comunque l’attività aerea continua e andrà a pochi, sento in me qualcosa che realmente alla stagione dell’uva rientreremo nella nostra bella Italia. Dopo tutto dobbiamo ringraziare Iddio anche di averci fatto passare questo periodo. Abbiamo imparato un mucchio di cose praticissime per la nostra vita futura: morale, religione, pratica di vivere in società, carità, egoismo.

lunedì 2 giugno 2014

2 giugno 1944

Il ricettario viveri funziona a più non posso. Ora passiamo al comico, esempio: riso melanconico 400 gr. di acqua 40 gr. di riso 4 gr. di sale cuocere per quattro ore e mischiare continuamente, ne esce un cibo squisitissimo , ottimo per krisgefangenen. Ci ridanno lo zucchero alla mano così ci rende di più e possiamo fare i dolci ecc.

domenica 1 giugno 2014

1 giugno 1944

E’ tornato il tempo rigido di prima, così altro che giugno, ma marzo/aprile al massimo si può paragonare col clima di Vezza. Ottime patate condite con olio d’oliva in compagnia di Bianchini e Bernardi. Loro continuano a ricevere posta e recentissima. Ricevuta una cartolina dalle signorine Gregorini: mi comunicano che Magda è ancora ammalata e che le cose van piuttosto male poiché è gravissima. Che Iddio la salvi così se vorrà al mio ritorno potremmo forse anche comprenderci nei nostri intendimenti. Intensificherò le preghiere per lei in modo che Dio le conceda la grazia di ritornare in piena salute come prima. Questa notizia ha abbassato un po’ il mio spirito di morale, ma la fede in Dio ne è il miglior conforto, continuiamo a pregare e otterremo. Il lavoro delle cucine si fa un po’ pesante ma coi mattoni troviamo patate e intensifichiamo così la sbobba.