mercoledì 8 aprile 2015

The end

Il diario finisce qui. Purtroppo niente racconto del ritorno in Italia, nessun ricordo dell'arrivo degli alleati anglo-americani a liberare il campo.
Semplicemente il diario finisce, alla fine del taccuino (in realtà con una pagina bianca), lasciando a noi il compito di raccontare quanto manca della storia.
La storia di Martino continua prima in Germania, dove, liberato il campo da parte degli alleati, e fornito di un pass per il rientro in patria, riceve una forte raccomandazione a non tornare troppo di corsa in patria, visto che il territorio era ancora in stato di guerra.
Si ricorda che tornò in Italia nel mese di luglio, dopo un periodo lunghissimo sotto "mamma naia", e dopo tanti, troppi km sulle gambe, e tanti, troppi giorni in cui non c'era nulla da mangiare.
E dopo qualche anno dei lavori più svariati, dal carpentiere al falegname, lavori fisici, per molte ore al giorno, per arrivare a sera talmente stanchi da crollare a letto e non pensare a quei 7 anni passati lontano da casa, la scelta del lavoro di maestro, l'umiliazione della bocciatura al primo concorso e la passione con cui poi, per tanti anni, ha insegnato a centinaia di bambini del proprio paese, il mettere su famiglia, la gioia dei figli, di un solo nipote conosciuto, e una morte prematura, figlia probabilmente anche di quel periodo, diciamo, non proprio salutare.

Personalmente mi resta una grande esperienza. 30 mesi sono lunghi per una storia da raccontare, non è sempre stato facile tenere alta l'attenzione. Mi ha arricchito rileggere i passi del diario giorno per giorno, mi ha fatto porre l'attenzione su passaggi che mi erano sfuggiti a una lettura continuativa.

Ma la storia di questo diario non finisce qui. Questa è una storia che merita di essere raccontata anche in altre forme e in altri luoghi, che merita una diffusione oltre a quella che ha avuto fino ad ora. Se ne parlerà già venerdì sera, presso il Salone "La Serra di Collebeato" nell'ambito del Festival intercomunale di cinema amatoriale. Ci saranno anche altre iniziative, alcune già in fase di realizzazione, altre semplicemente allo stato di idea, e il blog resterà aperto per segnalarle.

Un grazie intanto a tutti quelli che mi sono stati vicino in questi 30 mesi, che mi hanno incoraggiato, che mi hanno supportato, che mi hanno aiutato. E anche quelli che hanno creduto nella importanza di non dimenticare e che hanno fatto conoscere il diario.

lunedì 6 aprile 2015

6 aprile 1945

Settimana di lavoro raccolta e taglio legna; semina patate. (Tutte piccole conficcate ognuna in terra con le mani intere) grande novità stamane i ragazzi non vengono accettati a scuola ma rimandati a casa e portano la strabiliante notizia che fra due ore i tomi (americani e inglesi) sarebbero qua. Infatti tutto il giorno si son sentiti duelli di panzer e artiglierie anticarro. Sospensione lavoro e la padrona si dà da fare a nasconder roba, patate, rape, salame, lardo e tutta la carne di maiale. Inoltre farina per pane e per minestra in anfore enormi di terra cotta. Al caffè trinchen giunge l’ordine che io e i due polacchi dobbiamo per le 8 di sera presentarsi coi bagagli al campo d’aviazione si prepara ogni cosa ma alle 19:30 contrordine si rimane al proprio posto. In tutto questo movimento c’è chi ride, chi piange, chi al completo passivo. I capi operai girano irrequieti e taciturni. Uno tenta di convincermi che americani e inglesi combattono contro i Russi. Tutta propaganda Tedesca per tener calma la popolazione e così tutti devono subire al massimo i disastri di questa ultra totalitaria guerra. Continua incessante e numerosissimo i passaggio di apparecchi oggi data la vicinanza del fronte pochi bombardieri ma moltissimi caccia (jegher) avuta posta da Gianni, da Gino Fanetti, Tognù Ferruccio e Capitano Manlio.

giovedì 2 aprile 2015

2 aprile 1945

Gianni col soldato Benedini domenica scorsa per venire da me furon presi da sentinelle e punito con ben 3 giorni di prigione. Felici d’averli fatti in compagnia di 9 americani e inglesi caduti dagli apparecchi domenica 25/3. Grandi passaggi d’apparecchi S. Pasqua passata discretamente e con Gianni e soldati italiani; ottima pure per notizie militari gli americani sarebbero nelle vicinanze di Hannover e quindi a 250 km dal fronte Russo presto speriamo si colleghino e così venga la sospirata fine di questa dura vita. La mia padrona l’annuncia nientemeno che fra 15 giorni m’auguro che si avveri. Tutti anche loro cruchi son contenti che finisca presto e pure convintissimi del loro enorme errore d’averla continuata così a lungo. Non so poi perché si ostinino tanto. Con tutte queste puntate hanno il coraggio di imporre a tutti i civili lavoro per costruzione fossati anticarro. Vedi lavori nei dintorni campo d’aviazione in quel di Berrel Winternoss patria e dimora di Gianni. Come clima Pasqua triste. Freddo pioggia e vento. Ricordare l’abbondanza di dolci mangiati in queste feste nulla però di speciale. Gallina spappolata con farina e sempre le immancabili patate.

lunedì 30 marzo 2015

30 marzo 1945

Settimana di lavoro al pozzo coi soldati Italiani procuro loro uova e farina per minestra in più patate in abbondanza. Lavoro costruzione concimaia con cemento tavole e tutto rubato allo stato d’accordo coi capi costruttori capannone per riparazione apparecchi. Non ho avuta più nessuna notizia da Gianni ho scritto due volte nulla oggi andremo a vederlo. Nemmeno Gino Ferruccio e Gigi si son fatti vivi. Clima mite ma sempre piovoso. I 150 soldati italiani lavoratori per forza son passati soldati della Wernak almeno dicono loro. Vedremo come andrà a finire. Francoforte sul Reno presa dagli americani tutto procede bene ma non finisce mai. Per conto mio la va a poche settimane. A Renè mio compagno di lavoro, giunta notizia di trasferimento in quel di Saltan per essere vestito da soldato anche lui sebbene Belga.

mercoledì 25 marzo 2015

25 marzo 1945

Mattino movimentatissimo. Forte passaggio d’apparecchi anglo-americani. La caccia tedesca si lancia all’attacco e perdendo 1 caccia abbatte 1 bombardiere e 2 caccia. Ho assistito all’incendio di uno e sua caduta. I due aviatori si salvano col paracadute; uno a 200 m dalla mia casa era canadese e tutto bruciacchiato in faccia ed ad una mano. Ricordare la sua paura d’esser ucciso. Si vede che anche da quella parte la propaganda lavora mica male. Viene immediatamente preso da una sentinella che assisteva i russi al lavoro, sebbene domenica, e immediatamente portato al campo di aviazione. Finalmente con oggi è la quarta giornata di sole così anche la natura si è di gran lunga risvegliata. Ogni pianta ha messe le gemme ed i prati si sono ricoperti d’un dolce mento verde. Giornate di lavoro al pozzo. Buona esperienza se dovessi andare a stabilirmi a Bagnolo dove c’è bisogno di uno. Conoscenza con 3 russi uno di questi mi da del sapone e 1 ottimo paio di pezze da piedi per me utili dato che le calze van rompendosi velocemente con gli zoccoli all’olandese. Cercherò di ricompensarli più che posso. Pomeriggio d’attesa di Gianni. Chi sa per quale motivo non si faccia vivo oggi. Invierò stasera stessa una cartolina sperando d’aver presto sue notizie o alla più lunga domenica prossima mi recherò da lui; m’auguro che la sua assenza non dipenda per causa di malattia od infortunio.

giovedì 19 marzo 2015

19 marzo 1945

Inviata una cartolina a Giuseppe 1 lettera a Gianni, 1 a Fanetti. Giornata movimentatissima ieri. Partito per trovare Gianni feci una strada tutta mia e inciampai in una sentinella cruca che non essendo io in possesso d’alcun documento di riconoscimento mi porta nientemeno che in prigione. Son tranquillissimo poiché anche se mi rimandassero al lager sarebbe forse la mia fortuna. In prigione trovo 1 canadese e 1 inglese ambedue aviatori il primo ha parenti in quel di Treviso parla un po’ francese. Diventiamo subito amiconi e ci comunichiamo le notizie sull’andamento della guerra. Son ben lieto di poterli aiutare dando loro 1 sigaretta e qualche cicca. Anche loro soffrono fame e il canadese deve anche tagliar legna. Ricordare il cane di maresciallino tipo tigre di Wesuwe-Oberlangen. Vengo condotto niente meno che dal maggiore comandante del campo d’aviazione. E con l’interprete Bruno spiego la mia situazione però data l’assenza del Borgomastro di Schneverdingen devo rimanere in prigione fino alle 6. così addio passar la festa con Gianni. Alle 6:30 vengo messo in libertà e con mia meraviglia mi ridanno anche il cinturone e piastrino che m’avevano tolto. Vado da Gianni e lo trovo pieno di novità. 1° e grandissima per noi ha avuto 1 cartolina da casa tutti bene grazie a Iddio. Cartolina recente del gennaio. Con la sorprendentissima notizia che Bice si sarebbe sposata in Febbraio. Così 2 fratelli e 2 sorelle tutti sposati sempre in mia assenza. Farò anch’io senza di loro? E io quando avrò la fortuna di avere qualche notizia diretta? Comincio a pensare che le mie missive non giungano nemmeno a Schneverdingen. Gianni aveva pure dettagliate notizie di Garattini che purtroppo si trova poco bene in tutto e per tutto. Mi spiace ma speriamo che duri poco. Anche oggi grandi allarmi con passaggio d’apparecchi mitraglianti a bassissima quota. Notizia importante oggi alla radio il comando supremo tedesco ha dato ordine alla polizia di tagliare la testa a quei militari che hanno lasciato il fronte. Si vede che molti scappano e non san più come tenerli e ricorrono a mezzi estremi. Con oggi terminate le rape lavoro noioso che farò mai più (steckrum). Si continua anche nella cernita di patate a mezzo macchina. Ricordare i canti delle due cruche prussiane qui sfollate. Canti cruchi al cento per cento. Ti piacciono in un primo tempo poiché le voci son buone e sembrano canti friulani tirolesi fra boschi e neve ma se le osservi sembrano statue e continuando sempre per ore nella stessa tonalità ti stancano e le odii. La moglie (padrona) fa far di frequente esercizi ginnici ai suoi figli cosa ottima da insegnare anche alla nostra futura moglie. Chi sarà? E quando tale evento? Comincio a dubitare. Tutti i miei fratelli e sorelle son sistemati. Tre son di molto più vecchi di me. Ma non riesco a convincermi di Bice. Ricordare in merito gli stravaganti sogni fatti in questa notte. Speriamo sian proprio solo sogni e la realtà sia ben diversa glielo auguro di cuore. Mangiata una lepre cucinata coi funghi ma malissimo e quindi poco di buono. Ricordare la minestra di mele condite, le numerose di latte e miglio, melassa, imner, kartofel. Nel complesso però non posso nemmeno lamentarmi se è vero quanto raccontano tutti. Rimedio in modo sempre discreto anche con le uova. Ricordare anche la famiglia qua sfollata composta da marito e moglie 4 figlie: 1 - 18, l’altra 16, l’altra 4, l’ultima 2 anni. Sorrisi e complimenti delle prime due. Son cruche e mai voglio nemmeno far parola alcuna all’infuori del limite educazione.

mercoledì 18 marzo 2015

18 marzo 1945

Si tira avanti sempre senza alcune notizia da casa, ne son sempre più preoccupato. Si vive al buio di tutto senza neanche parlare. Quanto è mai dura la vita? Non poter nemmeno spiegarsi ed ottenere anche solo quelle misere cose a me tanto utili e che a loro costano veramente nulla!!! Speriamo in un presto intervento del buon Dio. Col lavoro la va mica male ora non mi stanco quasi più le mie forze van pian piano ritornando da vecchio di 70 anni sono sceso a 50­/55. Speriamo di continuare su questa scala e fra due mesi dovrei essere a posto, anche braccia e gambe pian piano van riprendendo le loro primitive forme di volume. Oggi andrò da Gianni domenica è stato lui da me e mi ha portato notizie scritte altre di Garattini anche di Tognù e Gino. Ho scritto a tutti loro vedremo se mi arriverà almeno qualche loro scritto poiché da casa continuo ad aver nulla.

domenica 15 marzo 2015

15 marzo 1945

Giunta notizia presa di Colonia. Se è vero anche la linea Sigfrido è terminata e con essa pure la guerra dovrebbe terminare. Continuano sempre a passare apparecchi da bombardamento. Ricordare in merito la disciplina di questi cruchi sia nell’osservare gli allarmi come rifugi e oscuramento luci. Notando che ogni finestra è piccola a pian terreno e la casa è al completo circondata da grandi alberi. Lavoro cernita patate a mezzo macchina con crivelli: ottimo e veloce sistema. Vuotamento vasca raccoglitrice di ogni scolo della fattoria vasca delle dimensioni di 2 x 2 x 10 m. Va malissimo con la posta ancora non ho avuto nulla per la 3° volta ho scritto a Wietzendorf. Speriamo che presto arrivi pur qualcosa la desidero più del pane. Son ormai 7 mesi che non ho alcuna notizia dai miei cari familiari. Che Iddio doni loro la salute di cui io continuamente usufruisco speriamo che esaudisca in merito anche le mie giornaliere preghiere. Che ne sarà di papà? E Bice col suo fidanzato? E il buon Pedrini che farà? Sarà ancora a Wietzendorf? Glielo auguro di cuore o almeno abbia una sistemazione discreta.

mercoledì 11 marzo 2015

11 marzo 1945

Domenica scorsa son stato da Gianni. Trovato bene e con notizie scritte da Garattini. Sono spiacente che quest’ultimo si trovi poco bene come sistemazione. Fatto e riuscito squisitissimo con Gianni e compagni un ottimo risotto abbondante altro che Kartofel dei cruchi. Ha ben si tamponato bene lo stomaco. Nel ritorno viste ben 3 lepri e 2 caprioli. Settimana di lavoro al bosco in 4 giovani, 2 cavalli e un trattore. Si son trasportati e tagliati non più 10-15 metri cubi di pianticelle (piantisei). Grandi allarmi ma nulla di preciso si vive al buio di tutto.

martedì 3 marzo 2015

Sabato (Sannab) 3 marzo 1945

Settimana di lavoro pesante concimazione con letame abbondante per preparare i campi alla semina di patate (Kartofen). Inoltre ho fatto il taglialegna (olz). Cambiamento lavoro con Renè nel regolamento bestie la parte più pesante è affidata o lui. Stekrun (rape) da non confondersi col spsek (lardo). Col cibo si va mica male grazie alle ottime minestre, specie quella di frigherai dolci. Col companatico la va pure mica male. Oggi mi han pure comperata una enorme pipa che porterò in Italia a ricordo di queste misere e tristi giornate passate in questa terra da lupi e precisamente a Inselmann (cognome del padrone della fattoria). Inviata una lettera a casa, una a Giuseppe e una cartolina a Bice. Quando avrò qualche loro notizia, son sei mesi che non so nulla di tutti loro è pur ora che sappia qualcosa. E termini questo infame e diurno cruccio di mancanza di corrispondenza. Son 2 settimane che ho mandato il mio indirizzo anche all'ufficio postale di Wietzendorf ma non ha avuto ancora nulla. Prese 2 lepri nel sepp¹ ma non sanno cucinarle ed è tutta roba sprecata ecco perché abbondanti.

¹termine dialettale che indica una trappola per la cattura di animali (tagliola).

mercoledì 25 febbraio 2015

25 febbraio 1945

Domenica scorsa son stato da Gianni trovato bene ottima impressione sul suo primo impiego e buona compagnia di compagni soldati italiani che lavorano pure loro presso contadini. Con loro passa pure molte sere così almeno può chiacchierare io sto diventando muto o meglio sordomuto. Comunque sia non voglio fare alcun sforzo per imparare questa maledetta lingua cruca. Settimana di trebbiatura di segale. Son riuscito a fornirne un paio di quintali anche ai poveri soldati italiani che lavorano qui nelle vicinanze così si sfamano un po’. Ricordare il loro infame trattamento da parte di questa gentaglia. Lavorano con la sentinella al fianco, malvestiti e pochissimo cibo. Fanno solo 2 feste all’anno Natale e Pasqua. Ricevuto oggi 25/2 in visita Gianni. Mia padrona non lo fa partecipe alla merenda (caffè trinchen) comunque una galletta col latte condensato. Non è già più gustato come al campo di concentramento ora che si gustano cibi scarsi ma naturali e a sufficienza.

mercoledì 11 febbraio 2015

SETTIMANA 11-12 febbraio 1945

Con mia grande sorpresa devo cambiare padrone. Non ne so il motivo comunque non mi è rimasto che obbedire. Graditissima visita da parte di Gianni. Pure lui si trova bene sotto ogni rapporto all’infuori del fatto dovere e dignità della nostra divisa. La gente presa a sè comprende le cose e ci tratta meglio che gli è possibile comunque deve obbedire agli ordini superiori che sono ultracategorici. Prima impressione della nuova sede di lavoro pessima stanza da letto ex magazzino frumento. Grande fattoria con 30 capi bovini, 20 maiali, 2 cavalli, 250 pecore e un trattore con ogni macchina agricola moderna. Il padrone partito da una settimana richiamato alle armi. Restano moglie 35 enne, 1 figlio 14-12, una bambina da 10 e un altro maschio da 8. Lavoro discretamente abbondante ma viveri a volontà; sistemata bene e migliore della precedente anche la stanza da letto. Partecipo in pieno alla vita famigliare in ogni luogo e allegria. Son con me a lavorare 1 giovane 23 enne belga, Renè Lefila, Westflaanderen Epestraet 38 Staden (Belgio), 1 polacco 22 enne Gustaw e una giovane 18 pure polacca (Befi). Come è avvenuto il mio trasferimento, così quest’ultima giovedì ha dovuto partire per l’Olanda almeno credeva e nello stesso giorno sono arrivate due antipatiche sebbene discrete prussiane evacuate per gli ultimi eventi bellici. Qui si vive completamente al buio di tutto non si sa nulla né di guerra né di politica. Comunque si tira a campà e giacché mi trovo discretamente voglio almeno per un mese rimettere un po’ a posto il mio fisico la cura delle uova va benissimo e poi faremo l’impossibile per tornare al lager e speriamo che pure finisca una buona volta. Campagna scarsa,  selvaggina ottima oggi spargendo del concime si son viste ben 3 lepri e ben 9 (nove) caprioli. Tutti pacifici e tranquilli al pascolo a poca distanza da noi, 200-300 metri non più. Solo alle nostre grida e urla si son dati alla fuga.

sabato 7 febbraio 2015

SETTIMANA 4/2/11/2-1945

Mercoledì-Giovedì-Venerdì-Sabato: si lavora ma poco son buona gente pregano di frequente protestanti luterano. Si mangia a sufficienza per ora che l’appetito non si è ancora svegliato e che il lavoro è poco. La base di tutto son patate cucinate nei più svariati modi e con i più svariati companatici. Patate e formaggio, lardo, frutta sciroppata (pere, prugne), con sottaceti, patate fritte con cipolla. Poco pane niente riso o pasta. Al mattino una torta di patate alta un dito con miele. Di questo ce n’è in abbondanza. Si continua a spalmare. Questo è il loro modo di mangiare. Essen. Purtroppo non mi è possibile, sebbene abbia tanto insistito, andare da Gianni. È a 5 km da me ma ci vuole il permesso della polizia continuerò a insistere e speriamo d’ottenerlo per domenica 18 c.m. È un grande pasticcio non poter farsi comprendere. Comunque si tira avanti e sia fatta la volontà di Dio. Io tiro avanti per questo mese così mi rimetto un po’ e passa anche il più del freddo poi vedremo magari di rientrare nel lager se sarà possibile.

venerdì 6 febbraio 2015

SETTIMANA 4/2/11/2-1945

Martedì: sveglia ore 5.  Gianni, Garattini, Erme indisposti per il troppo cibo d’ieri. Poveri stomaci in che misere condizioni sono per un po’ di 3 gallette e poco più in una giornata. Ore 9 si lascia anche il precampo con un borghese negriero e un poliziotto del fronte del lavoro. Si va a piedi alla stazione di Wietzendorf. Ci danno i viveri della giornata g. 30 di margarina, g. 500 pane e una 50 ina di g. di carne in scatola. Ore 14 partenza per Saltan per mancanza di vagoni passeggeri ci fanno viaggiare in carri scoperti con una spanna di letame. Per fortuna il viaggio è corto ore 14 ¾ arrivo a Saltan. In diciotto veniamo inviati all’ufficio smistamento lavoratori presso contadini (Bauer). Occhi, Gianni, Fanetti, Tognù, Erme, Garattini, Rossi, Nesi, Rejna, Redoano, De Maria, Manlio, Tarcoletti, Rizzacasa, Vistù, Colombo …………… I buoni amici Tognù, Fanetti, Erme e Garattini fanno di tutto per separarsi da me e Gianni così noi 2 andiamo più lontano a 24 km con Nesi e Rejna. Si prosegue dopo 2 ore di attesa alla stazione per Schneverdingen Gianni prosegue ancora una stazione spero di rivederlo nel domani. Nesi e Rejna a sinistra io a destra proseguo per 3 km e arrivo a destinazione in un paesino detto Insel. Accolto discretamente si mangia e poi letto di piume (slafen) non mi par vero! 1 lenzuolo pulito e cuscino e coperte di piume.

giovedì 5 febbraio 2015

SETTIMANA 4/2/11/2-1945

Lunedì: mattino si salutano gli amici tutti preoccupati per la prossima pure loro partenza per il lavoro. Ore 12:30 si esce dal lager siamo in 200. Ricupero i pantaloni civili avuti nel pacco. Sommaria rivista. Verso 3 coperte (deche) bacinella e cucchiaio. Si pernotta nel precampo e per fortuna con le gallette ci sfamiamo.

mercoledì 4 febbraio 2015

4 febbraio 1945

Domenica, bagno e disinfestazione ore 7. Discussione ben portata e vinta del Tenente Marasini contro il caporaletto cruco che urta bruscamente e maltratta un capitano. Giornata di neve e acqua colla maggioranza della prima. Resto normale vita di lager. Buone discussioni col sempre ottimo ed unico mio amico Pedrini Angiolino sembra proprio destino che noi due non si debba stare assieme. All’appello serale mi avvisano che per domani 5 ore 13 devo essere ai cancelli coi bagagli per esser inviato al lavoro. Il mio netto parere è questo: ho combattuto sul fronte Francese, su quello di Grecia-Albania, sul fronte Russo. Son stato ferito. Ho avute 2 decorazioni sul campo, una medaglia di bronzo e una d’argento, un’altra d’argento per via ordinaria e preferisco morire d’una fucilata che non pel lavoro al quale sono contrarissimo poiché la mia qualità e dignità d’ufficiale me lo vietano. Inoltre dopo un trattamento tale da parte dei cruchi di questi ultimi 18 mesi anche le mie condizioni di salute sono contrarissime. Serata nera per il nostro destino. Ottimi Capitano Maglio e Ceruti bellissimo artistico diario di quest’ultimo da ricordare onde avere un completo ricordo di questa vita. Siam destinati alla partenza e tutti contrari. Occhi, Fanetti, Tognù, Rizzi, Reyna, Garattini, Faustinelli, Nesi, Redoano, De Maria, Maglio, Sorughetti, Tarcoletti, Rizzacasa, Freganese, Freganese, Sanson, Vicentin, Mazzarotto, Franzini, Daniele Rossi Natale.

lunedì 2 febbraio 2015

2 febbraio 1945

Tempo di bonaccia ghiaccio e neve sono ormai scomparsi dalla vista. Ora siam nella fanga e nell’umidità di male in peggio. Comunque morale elevato per l’arrivo di viveri in totale in questi giorni abbiam avuto: 13 e ¾ gallette, 3 e ½ scatole latte condensato. Così colle buone notizie in gran parte confermate dai tedeschi stessi, il morale è elevato; il più che preoccupa è la faccenda del lavoro. Sempre con retate noi siamo agricoltori. Vedremo come andrà a finire. Speriamo di ritardare al massimo la partenza. Giunti 1200 ufficiali da Sant Bostel tutti stanchi pel maltrattamento, freddo ecc.. Il buon Pedrini va sistemandosi alla meglio è un po’ giù di morale per l’assenza di posta; in questo campo siamo alla pari è ormai il cruccio maggiore di noi provenienti da Oberlangen meno i soliti pochi fortunati. Nicoli uscito dal convalescenziario. Bazzanella sempre allegro e buon amico per tutto sia come consiglio che come aiuto col sale ecc. Giordano tira pure a campà è realmente da ammirare per la sua resistenza a questa tanto dura vita.

sabato 31 gennaio 2015

31 gennaio 1945

Ecco ultimato anche il 1° mese del ’45, 17° di prigionia e 65° di mamma naia. Continua più che mai l’offensiva del lavoro. Ci prenotiamo nell’agricoltura onde evitare di essere coinvolti in una retata improvvisa però sembra che ci vogliano far partire ugualmente e subito speriamo che Iddio ci aiuti a ritardare il più possibile questa nostra partenza così gli eventi annullino ogni cosa. Notizie militari sono ottime i Russi avrebbero occupato niente meno che Stettino ed investita Dresda. Meglio di così non potrebbe andare loro però non ci danno né bollettini né giornali dal 26/1 us. Giornata di bonaccia dopo una nevicata notturna si è sciolta tutta la neve caduta e molta anche della vecchia. Così se la temperatura si rialza staremo un po’ meglio. Ieril'altro come accennato la provvidenza ci ha inviato 4 gallette e mezza oggi altre 4 e mezza e 1 scatola e mezza di latte condensato. Per domani è annunciato l’arrivo di altra roba del genere. Così si tira avanti bene e si migliorano le nostre condizioni di gran lunga. E pur essendo nero per l’offensiva del lavoro si tira a campà fidente nell’intervento di un ottimo consiglio divino su qualsiasi decisione. Son sempre del parere di rimanere il più possibile, così potrei avere almeno qualche notizia da casa e anche qualche pacco ma più di tutto per la posta. Spero e mi auguro che almeno loro abbiano mie continue notizie e giunga a destinazione l’ultima lettera inviata a Bice. Oggi con mia grande soddisfazione è arrivato il buon Pedrini m’auguro di non più dividermi da lui e rientrare nella nostra cara Bresa presto e assieme. Giunto con la sua combricola meno i fratelli Fillia. Arrivato anche Bezzi, fratelli Pedrini, D’Adda, Sinitner ecc… Manca solo Salan. Partiti per il lavoro Capitano Frulla, Tenente Ragusa ieri Lanzi, Cipolla. Oggi Langega, Mariot e …….. In più non della nostra baracca Capitano Signori, Ronchi, Usuelli.

giovedì 29 gennaio 2015

29 gennaio 1945

Provo una delle maggiori soddisfazioni di questi ultimi 17 mesi di mia vita; soddisfazione datami dai miei amici e compagni di sventura Gianni, Tognù, Fanetti, Erme e Garattini. Nell’occasione del mio compleanno fingono di non essersi ricordati onde poterlo festeggiare un po’ intimamente e con affetto anche dal lato mangereccio. Mentre io vedo che da ieri mattina vanno trafficando per preparare dolci e ogni cosa per bene come sempre. La vera amicizia è proprio la più bella e grande soddisfazione morale e materiale che un uomo possa avere nella sua vita. Ho modo così di rivivere un po’ di vita intima di una semplice umile famiglia cristiana. Continuo i ricordi delle dolorose giornate del gennaio 1943 in tutto e per tutto con tutti i cari compagni e alpini caduti, feriti, dispersi nell’immenso territorio Russo. Continuano ottimamente le azioni militari sul fronte Russo fra una settimana vedremo se i fatti volgano all’azione decisiva e ultima. Giunta galletta e latte condensato dal S.A.I.M. Cosa tanto desiderata che ci rallegra tanto più che il comandante del campo Colonnello Testa di Stato Maggiore ha saputo far le divisioni equamente, velocemente e in modo impeccabile. Così il morale in tutti si rialza enormemente e ci è di grande conforto per passare questo duro e rigido periodo di prigionia con una temperatura sempre inferiore agli 0 gradi. Un cruccio enorme è la mancanza di posta 5 mesi da casa e 4 da Bice. Speriamo che la Divina Provvidenza come assiste tanto scrupolosamente me così sia generosa con tutti loro. Arriveranno gli ufficiali da S. Bostel e attendo con ansia l’ottimo amico Pedrini e Salan.

sabato 24 gennaio 2015

24 gennaio 1945

Si continua la solita vita di gefangen alla meno peggio. Allietata in questi giorni dall’arrivo di pacchi alla combricola. 1 Tognù, 1 Erme, 1 Garattini e 2 il solito fortunato di Gianni, così anche dal lato viveri per un paio di settimane siamo di nuovo a posto. Avute pure 31 sigarette dal S.A.I.M. così i fumatori si son un po’ calmati io ho acquistato 1 cartolina d’inviare al Vicario 1 alle suore e una lettera per Bice per il mio testamento che Iddio la faccia giungere a destinazione e mi faccia avere la conferma così poi son tranquillo e disposto ad accettare ogni sua volontà in tutto e per tutto. Stamane han fatto una nuova retata di lavoratori ai Blocchi 7 e 8: Capitano Tisato,  Zermon e c. Speriamo di poter mantenere la nostra volontà e affidiamoci in completo alla protezione della Madonna “Mater boni consilii”. Giunto pure dal comando tedesco l’ordine d’obbligarietà al lavoro fino ai 60 esclusi solo i generali. Vedremo come andrà a finire e fin a che punto vuol arrivare tale gentaglia. Comunque le notizie militari sono ottime: i Russi stan facendo un altro saltone Tcesrokan, Crocowia, Kotuo, Latz, Kielce son già in mano ai Russi investita Brestlavia, Torn, Allestain e sono a 45 km da Danzica¹ se così continuano ormai la Germania non ha più alcun respiro fuori di sè. Senza essere pessimista a mio modesto modo di vedere se non è l’ultimo colpo per la Germania da parte dei Russi è senz’altro il penultimo ed al primo passo dopo di questo sarà certo la fine anche di questa nostra dura e tragica vitaccia di Krisgefangenen. In questi giorni vado rivivendo le giornate della seconda metà di gennaio del 1943 insaccati dai Russi del Don. Padgornayl, Opit, Postoyoly, Kransowca. Malacaiewca, Schellioabino, Binlowo, Nichitowca¹. E vado pregando per i poveri caduti. Tenente Cappellano, Sottotenente Fugalli, Sottotenente Grigio, Tenente Merlini, Simula, Bonera, Pasato, Donini, Colle, Antoniozzi, Rassega, Polini, Guadagnini, Cesco, Signoroni, Contrini, Sciopet ed i dispersi Tenente Pendali, Capitano Givanni, Sottotenente Nasari, fratelli Alberti ecc …


¹una mappa dei luoghi nominati come occupati dai russi si può trovare qui
²una mappa del primo ripiegamento si può trovare qui

sabato 17 gennaio 2015

17 gennaio 1945

Giunto l’altro giorno un biglietto di Pedrini. Portava il suo ottimo stato di salute ed anche di vita: sia per i viveri avuti dal S. A. I. M. che per un’ondata di pacchi dal Piemonte e quindi la sua combricola ha avuto un forte rialzo d’azioni. Fortunato, lui non può proprio dire d’aver provata la prigionia dal lato fame. 2 anni fa sul Don era il primo giorno che funzionavo da comandante di compagnia alpina.

venerdì 16 gennaio 2015

16 gennaio 1945

Memorie di 2 anni fa in 1° linea sul Don. Partiti altri lavoratori 5 nella nostra stube. Pascalli, Campobasso, Resiello, Frisoli, Capozzi. Ultimi tre meridionali. Letto un discreto giallo: La corona di carta di Ezio d’Errico. Ottimo detto: “Una buona sera si avvicina se ho lavorato tutto il giorno ……..”(onestamente). Il buon Nicoli finalmente ha ottenuto d’esser ricoverato al convalescenziario. Bozzanella cacciato dal suo impiego per mancata adesione al lavoro da parte del Capitano cruco. Così anch’io non son più tranquillo se mi lasceranno o no in pace i cruchi. Il bollettino tedesco annuncia attacchi Russi speriamo concludano una buona volta qualcosa si sostanziale e non solo guadagni di terreno anche se questi sono enormi per noi contan ben poco ora siam tutti stanchi vogliamo la fine decisiva. Gita al bosco legna. Giornata anche oggi d’allarme.

mercoledì 14 gennaio 2015

14 gennaio 1945

Tanto per cambiare festa alquanto scialba per un povero krisgefangenen¹ che per di più ha dovuto fare il servizio di corvè armandosi di buon'ora di ramazza e poi provvedere al ritiro viveri per tutti i colleghi. Tiglio, patate, sbobba, pane, zucchero, marmellata, margarina. Quanta roba! … E pensare che tutto era suddiviso in gg … Lungo allarme. Quando finirà anche questa azione tanto terrorizzante per tanti individui innocenti … Ancora nulla di posta speriamo di esser più tranquilli da questo lato al mio compleanno. Compleanno che si avvicina a grandi passi e sarà purtroppo triste e ancora buio come quello dell’anno scorso in quel di Deblin. Giunta una cartolina del Capitano Buttura al fratello del buon Diego Salan. Son contento che si trovi bene così si rimetterà un po’ in vita e di morale. Ora anche il buon Nicoli va rimettendosi ho riparato lui 1° calzoni, 2° calze, 3° passamontagna, 4° cappello, 5° sciarpa, 6° pancera, 7° guanti, 8° pantofole, 9° maglia, 10° cappotto così gli ho fatto un po’ da mamma ne son contentissimo di essergli stato utile. Soprattutto perché da lui non pretendo ricompensa alcuna. Così col buon Giordano Ermanno. Morandini ieri ha avuto il pacco gabinat². Quindi arriveranno anche i nostri dalla Val Camonica e così continueremo a mantenere la nostra posizione duri fino alla fine di tutto.

¹ prigioniero di guerra
² Il gabinat era il regalo che i padrini facevano ai loro figliocci nel giorni dell'Epifania

lunedì 12 gennaio 2015

12 gennaio 1945

Si continua ancora la solita vita; freddo e umidità in abbondanza. Gita legna per aver dal buon Bazza un po’ di sale continuiamo a far delle sbobbette per la sera così si inganna la pancia e tutto. Continuano a partir ufficiali per il lavoro tutti costretti dalla fame, freddo e tristissima nostra sistemazione. Aumenti di viveri nulla, riscaldamento nulla peggio di così non so dove potrebbero metterci. Da 5 mesi son senza notizie da casa ciò mi preoccupa soprattutto con le notizie giunte di mitragliamento battello lago d’Iseo (60 morti) in più, e per me preoccupante, bombardamento linea ferroviaria e stradale lungo il lago d’Iseo speriamo in bene e che la divina provvidenza assista tutti i miei cari famigliari e giunga a me presto qualcosa di preciso e di recente. Coll’arrivo del pacco ora la strada si è fatta, vedremo dunque se arrivano altri e notizie soprattutto.

sabato 10 gennaio 2015

10 gennaio 1945

Ieri giornata campale. Mattino bagno ottimo per gefangen¹ ma troppo veloce. Giunto finalmente 1 pacco purtroppo metà vestiario 1 paio di calze, 1 camicia, 1 maglietta, 1 paio di pantaloni. Per fortuna tutta roba vecchia ottimo salamino e pezzettone di formaggio con 1 kg circa di buon pane biscottato così la società rialza il morale e miglioriamo un po’ le nostre già tanto tristi condizioni di vita.


¹ prigionieri

mercoledì 7 gennaio 2015

7 gennaio 1945

Il clima è talmente rigido che non so mai decidermi a continuare il mio diario. Sebbene ci siano un mucchio di particolari notevoli da segnare. 1° continuano a partir lavoratori; la quasi totalità volontari obbligati dalle nostre sempre più infelici situazioni di abitazione e di viveri. Tre f. possono portar bene l’uomo alla tomba freddo, fame e fumo, così si può diventar anche tubercolosi. I cruchi ci permettono di sovente d’andar al bosco ma niente legna o carbone da parte loro così la baracca è peggio dello stallone di Reguc¹. Almeno quella ha le mura ben intonacate e non come questi prismi trasparenti. Bazzanella continua la sua vita impiegato nell’ufficio collocamento lavoratori. Mi sarà d’aiuto per rimanere il più possibile qua. Da Pedrini niente più dopo il biglietto avuto da Bergomi che ora fa la vita con Belleri dopo la partenza obbligata del suo amicone Aprili. C’è un po’ di malattia in giro. Morandini, Bettoni e Garattini da cinque giorni fan la vita del letto ed evitano anche l’adunata. A peggiorare ancor maggiormente le mie già tristi condizioni mi son tagliato ben bene il dito pollice della mano sinistra così ho perso parecchio sangue. Ricordare il trattamento dei medici che dato il giorno festivo non volevano nemmeno medicarmi. A mala pena ho ottenuto da un infermiere un po’ di disinfettante. Pulizia dell’infermiere e degli attrezzi. Terminate con l’Epifania ogni festa. Auguriamoci di non passarne altre lontane da casa ora son anni di fila. Russia, Deblin e Wisendorf. 1942-43, 1943-44, 1944-45. E il 1946 dove lo inizieremo? Comunque col buon Dio diciamo: sia fatta la sua volontà e cerchiamo d’esser allegri e di morale sempre più elevato. Dal lato religioso infatti ho passato anch’io ottime feste come non mai forse nemmeno a casa. Unico incidente oltre alle nostre condizioni è stata la mancanza assoluta di posta e pacchi. Causa son stati i continui spostamenti di questi ultimi mesi. Ma i cruchi potrebbero esser pur un po’ più solleciti nell’inviar la posta. Dall’agosto non so più nulla. Son quindi nelle stesse condizioni dell’anno scorso ora non ci son scuse. Il servizio di posta e pacchi dopo ben 17 mesi dovrebbe pur essere organizzato. Si è parlato anche di miglioramenti nella razione viveri ma tutte voci di campo quindi si continua a vivere col pane in 8 g. 200 circa, g. 25 di margarina, 25 g. di zucchero e 300 di patate alla mano. Questi ultimi tre pesi però sulla carta solo sono esatti, 2 distribuzioni di tiglio e 1 sbobba fatta con g 70 di farina, 12 di sale, 6 di funghi, 10 di grasso e 500 di rape. Con questo si dovrebbe vivere costantemente ammassati come pecore ed in locali che superano di poco gradi di temperatura 8-10 al massimo ed un clima esterno che oscilla dai 15 ai 2 sotto zero. Tolte pochissime ore di temperatura passabile. La neve ed il ghiaccio da quando siam qua son nostri compagni inseparabili. Unico passatempo è la passeggiata al bosco ci si distrae e si procura un po’ di combustibile necessario quanto il pane. Il solito fortunato di Gianni ha avuto 1 pacco viveri per l’Epifania così gli è arrivato anche il gabinat². E noi sei lo andiamo divorando facendo ricche minestre con g. 300 di riso, g. 75 di grasso, 1 cucchiaio d’olio d’oliva, 2 dadi e 6 razioni di patate- oppure g. 210 di pasta e 200 di farina gialla, 75 di grasso, 6 razioni di patate e 2 dadi. Oppure polenta con 6 razioni di patate 150 g. di margarina, 3 dadi e g. 360 di farina gialla e kg 2,5 di patate sempre però si è superata la misura di 1 litro. Gianni ha pure avuto 1 secondo pacco questo di vestiario ma anche più fortunato poiché i suoi intelligentemente gli han inviato indumenti di lana utilissimi e pantaloni e camicia della naia così i cruchi han sequestrato solo la giacca che fra l’altro era vecchia. Ha avuto pure con questo una scatola di marmellata, g. 800 di pasta e 2 bei filoncini di pane. E i miei quando arriveranno così almeno potrei qui contraccambiare tutti gli amici valligiani che mi aiutano da 5 mesi molto sensibilmente infatti io in questo periodo non ho avuto che 2 pacchi. Il buon Nicoli è ridotto in pessime condizioni speriamo che la divina provvidenza intervenga nel modo migliore poiché la sua salute mi sembra molto in pericolo.

¹Malga della Val Grande di Vezza d'Oglio tradizionale alpeggio della famiglia di Martino.

² Il gabinat era il regalo che i padrini facevano ai loro figliocci nel giorni dell'Epifania

venerdì 2 gennaio 2015

2 gennaio 1944

Ecco il 7° anno di mia vita intaccato dalla vita militare e tanto più in tristissime condizioni fisiche come non mai finora. Krisgefangenen e con una fame da non dirsi e tanto meno da ricordare. Ieri sera si è festeggiato con buoni compagni Reinà, Nesi, Redoano e  De Maria la ricorrenza di fine 1944 infausto e 1945. Meglio non far pronostici. Comunque la mia fede intangibile mi dice che questo è quello buono. Quello che mi ridarà sano e salvo nell’ambito della mia famiglia. Il festeggiamento sebbene con pochi mezzi e quindi scarso come carburante nutritivo è stato riuscitissimo in tutto e per tutto. Ricordare anzitutto la cura e finezza raggiunte nella presentazione e confezione del 2°e 3° piatto se tali si possono chiamare. Nesi Emilio si è rivelato in gambissima la sua arte in tale circostanza è stata veramente grande. Stamane mi ha anche espresso il desiderio di venire a far l’albergatore a Vezza. Farebbe certo fortuna ed il paese ne avrebbe un enorme bisogno di uno in gamba e veramente tagliato in tale professione.