sabato 8 marzo 2014

8 marzo 1944


Terminato il 6° mese di prigionia, quanti ne dovremo fare ancora sotto i cruchi.
Speriamo vada a pochi. Rancio per duemila ufficiali con una botte di carote cotte, sale del peso di kg. 100 – due cucchiai a testa e ¼ di brodo. A mezzo del buon Pedrini mi cavo la fame con le rape da bietola e un po’ di sale. Le mascelle sono stanche e lo stomaco reclama. Arriva un vagone da 1238 pacchi smistati 500, per me nulla. Speriamo nel resto. Voci certe di trasferimento, domani partono i lavoratori, dal nostro blocco più di trecento. Presto partiremo anche noi. Spero di rimanere con “bacicia” Pedrini e Bazzanella, così la prigionia sarà molto meno dura, avremo un po’ di diversivo e ricordi ci saranno.

Nuova perquisizione di bagaglio e personale ci portano via tutto. Durante il viaggio non ci lasciano nulla, nemmeno le nostre piccole cose; solo una bacinella, un asciugatoio, un pezzo di sapone, nulla in più, niente nemmeno i temperini piccoli o altro oggetto da pulizia, niente portafogli, nulla insomma. Speriamo che vada discretamente lo stesso. Qui si tira avanti, con la speranza e la pazienza ringraziamo Iddio. Da Lui solo abbiamo misericordia e ogni bene.

Memorande partite a scopa e marianna con Baza.

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