martedì 30 dicembre 2014

30 dicembre 1944

Anche oggi si sente la stanchezza per una fascina di legna, poveri noi se non finisce presto, almeno arrivassero pacchi. Altrimenti bisognerà cedere e per salvare almeno la salute aderire al lavoro. Che la provvidenza Divina provveda per il meglio. Giunti altri 20 ufficiali da Sant Bostel e con essi il buon Bergomi da Castrezzato. Pessimismo anche a S. Bostel. Pedrini sta bene ciò mi conforta, almeno lui ha passato un Natale discreto speriamo che il prossimo sia di molto migliore e soprattutto intorno alla pace del focolare domestico. Oggi giornata di neve ma rabbia più che altro e quindi rigidissima. Anche il 44 sta samando¹ campana rotta meglio non pensare a questo anno per noi è stato proprio un nulla. Siam solo invecchiati (almeno lo fossimo di un solo anno) e non siam stati che dei numeri e preoccupazioni e carico per le nostre famiglie.

¹termine dialettale che letteralmente significa fuggire, qui sta per finire.

lunedì 29 dicembre 2014

29 dicembre 1944

Giornate rigide ma con sole mi richiamano il clima di Vezza. Gita al bosco con raccolta di legna così ci scalderemo un po’ poiché i cruchi ce ne dan ben poca. Quanti bei ricordi ci risveglia la mancanza dei reticolati ed il girovagare raccogliendo legna un po’ soli per il bosco! … Abbiam potuto constatare quanto siam deboli poiché per una fascina di medio peso siam rientrati stanchi morti e appena ce l’abbiam fatta.

venerdì 26 dicembre 2014

26 dicembre 1944

Inviata una lettera a casa così mi son unito un po’ più tangibilmente oltreché con la preghiera anche a tutti i miei famigliari indistintamente. Visitati tutti i presepi costruiti dai colleghi ufficiali del campo. Veri capolavori caratteristici sia come presepi per se stessi che come carattere d’ambiente in cui siamo. Si son fatti miracoli poiché mezzi non sono a nostra disposizione che buona volontà ed arte innata del popolo italiano. È vero che non bisogna aver nulla per creare dei capolavori. Se ogni comodità fosse stata a nostra disposizione certe soggettività e raffinatezze non si sarebbero certamente raggiunte. Ce ne sono di tutti i tipi e ricordare quello caratteristico del Gefangenen, quello caratteristico orientale, lo sfondo di un terzo senza contare le raffinatezze raggiunte negli altri a carattere normale. Un’infinità di statue e immagini in terra normale che han superato di molto lo scopo prefisso sia in tema di soggetto tentato che come perfezione per se stesse. Speriamo che il Messia accolga tutte queste nostre preghiere e sia datore della pace da noi tutti tanto auspicata. E per me in particolare dia alla nostra famiglia quel calore intimo di focolare domestico che può sorgere solo da umiltà e carità cristiana.

mercoledì 24 dicembre 2014

24 dicembre 1944

Vigilia S. Natale. Ricordi dei digiuni e delle belle mangiate di casonsei qui è stato ben più magro. Ottimo però il morale e benissimo come ricorrenza religiosa. Messa solenne e S. Comunione alle 17 affollatissima e ben riuscita. S. Natale sbobba omnibus, riso, pane, pasta, fagioli, castagne, ceci e fiocchi d’avena, carne. I cruchi non ci han dato proprio nulla. Noi la sera di Natale abbiamo fatto un discreto pranzo. Antipasto 1 fettina di pane e 1 di salame con un po’ di estratto di carne. Un ottimo risotto con patate ben condito grazie alla cinghia di margarina di 1 settimana e al buon salame di Ferruccio. Dolce con ½ kg di pane 3 razioni di margarina, 6 di zucchero e 6 di marmellata. Il tutto con un buon te e anche caffè offerto da De Maria, con la fisarmonica anche la serata è terminata con una certa allegria non pensando al freddo e al soffitto ghiacciato letteralmente. Smarrita la mia penna stilografica guadagnata col lavoro d’ago in quel di Dobbin.

martedì 23 dicembre 2014

23 dicembre 1944

Il S. Natale si avvicina a grandi passi, nulla d’invariato nella nostra vita. Fa un freddo cane in queste stalle tipo stalloni di Reguc¹. Niente posta e niente pacchi così anche dal lato mangereccio anche il Natale 1944 sarà triste. Auguriamoci che sia l’ultimo. Spiritualmente abbiamo la possibilità di passarlo bene i cappellani fan di tutto e miracoli nelle condizioni fisiche in cui si trovano e la limitazione dei mezzi.

¹Malga della Val Grande di Vezza d'Oglio tradizionale alpeggio della famiglia di Martino.

venerdì 19 dicembre 2014

19 dicembre 1944

Continua l’offensiva del lavoro, Bazzanella vien impiegato all’ufficio collocamento lavoro e a mezzo suo speriamo di poter tutti rimandare per sempre la nostra partenza. Noi 6, Nicoli ed anche Bettani e Morandini. Comportamento di quest’ultimo nei riguardi di Bettani. Giornate grigie, fame enorme. Sbobbe di rape ed il pane ridotto a 210 g. a testa per un po’ di farina che appena appena si sente che c’è nel rancio. Inviata ieri una cartolina a Giuseppe. Quando avremo posta e pacchi. Serata nera d’ieri sera per fame. Che serva come sconto dei miei peccati e per una sollecita fine della guerra. Riparo cappello, guanti, faccio pantofole a Nicoli. Propositi d’andar insieme a Pedrini da Salan a sfruttarlo, deve essere un riccone ci farem delle buone mangiate e bevute in memoria della fame che ora stiamo soffrendo. Ogni giorno partono aliquote più o meno grosse d’aderenti al lavoro. La fame ed il freddo van convincendoci tutti. D’altronde continuar così la salute ne va di mezzo se non arriveranno pacchi anche noi dovremo piegarci alla dura volontà cruca. Ma finirà e presto! ....

mercoledì 17 dicembre 2014

17 dicembre 1944

S. Messa nella suggestiva cappella da Krigsgefangenen con lampadari sorretti e fatti con reticolati. Ottimo presepio in fango. Peccato che l’artista abbia dovuto partire per il lavoro così l’opera rimane incompiuta.

lunedì 15 dicembre 2014

15 dicembre 1944

Sistemazione ed orientamento nel nuovo campo clima molto più rigido e secco. Locali freddissimi. Ottengo coperte 2, 1 cucchiaio e una terrina. Trovo vecchi amici: Aprili (sorteggiato già per il lavoro), Belleri, Bettani, Morandini, Bazzanella, Luppi, Ghisletti, Gemelli, Tranquillini, Loda, Manzoni ecc. ecc. Graditissimo fra tutti il buon Nicoli. Da lui so la vita e decisione del Capitano Buttura. Mi spiace poiché fino ad ora la compagnia era rimasta intatta. Nicoli mi racconta del pessimo trattamento avuto dai cruchi per convincerlo ad aderire al lavoro. Ma la sua fede l’ha sempre sorretto e guidato al meglio. Vorrei avere e godere di una fede religiosa come la sua. Avere una coscienza scrupolosa come la sua. Quanta devozione e sincerità d’animo verso Dio! .... Conoscenza col fratello di Salan. Tutti i campi son diversi per abitudini e regolamento. Qui alla sera dopo le 4 e ½ non si può uscir di Baracca così dato il freddo non si fa che star accovacciati nel letto (se tale può essere chiamato). I nostri locali di soggiorno diurno richiamano un po’ alla mente le casere delle nostre malghe di Val Grande ma son molto peggiori. Piove dal tetto fumo infernale e freddo. Mi busco così un fortissimo raffreddore come non mai da parecchio tempo. Qui altra novità è in pieno atto l’offensiva per il lavoro. Che Iddio mi guidi per il meglio nelle mie decisioni. Ricordare in merito la scrupolosità di coscienza del buon Nicoli detto nebbia.

sabato 13 dicembre 2014

13 dicembre 1944

Dopo essere stata annunciata la partenza per Wissendorf di altri 800 ufficiali purtroppo si è avverato e nei primi 200 son stati sorteggiati Gianni e Garattini. Comportamento di Gianni nei riguardi di Ferruccio. Si riesce a partir tutti assieme e lascio così un’altra volta il buon Pedrini Angiolino sempre fedele fino all’ultimo momento (veramente lo posso classificare il mio unico amico). Al mattino di S. Lucia 1944 si lascia così la Baracca 57 interno 6 col buon Bergomi di Castrezzato e dopo esser stati derubati da tutte le nostre coperte si fan ben 12 km in due sole tappe a piedi e con zaino in spalla. Fortuna che avevamo un po’ di gallette poiché nulla ci vien dato. Giunti a Bremenvörde ore 13 meno 25 si vien immediatamente caricati su carri bestiame, naturalmente meglio non potevamo essere trattati. 43 ogni vagone. Il nostro al colmo dei colmi è tutto scassato e foracchiato. Ore 13.05 si parte attaccati a un treno passeggeri. Si spera di arrivare in serata poiché le brocche¹ son molte e la fame aumenta sempre più. Alle 15.15 ci dicono che fra 20 minuti si arriverà alla distribuzione viveri e dopo pochi minuti di treno si giunge a destinazione. Contrariamente al previsto ci vengon dati i viveri ma si deve passare la notte sul vagone. Unico vantaggio avuto è che non ci si è sparsi così l’aria era un po’ meno forte. Ammassati uno sull’altro. Si ricorda i trasporti in Siberia di “Noi vivi”² da parte dei Rossi della Russia. Ogni tanto ci si chiama e si discorre del più e del meno per eludere il freddo. Al mattino si divide un po’ di marmellata e dopo 10 minuti di treno si arriva a destinazione, si scarica e ci si avvia al campo. Per strada incontro il mio Capitano Bottura che parte volontario per il lavoro. Lo trovo molto dimagrito e non faccio in tempo che ad abbracciarlo e salutarlo. Ore 8 e ¾ si giunge al campo con una gentilezza da sfottitore (prego signori vogliano entrare?! …). Si sta nel precampo tutto il giorno a batter brocche solo verso le 5 di sera dopo una scrupolosa perquisizione si entra nel campo. Ci sistemiamo alla meglio alla Baracca 13 stube 4, altra notte di brocche per mancanza di coperte rubate in quel di Sant Bostel.

¹brocche: termine dialettale che significa avere freddo, battere i denti per il freddo.
²dovrebbe essere un film anticomunista prodotto da cinecittà. Riferimento trovato qui

domenica 7 dicembre 2014

7 dicembre 1944

Vigilia della S. S. Immacolata bei ricordi delle feste nei collegi, in compenso i cruchi son riusciti a darci i g. 800 (circa) di zucchero di arretrato così anche dal lato viveri si sta un pochino meglio. In che misere condizioni siamo mai ridotti?! … Basta un minimo per rallegrarci ed il corpo stesso lo sente! Avuta ieri una lettera a di Bortolo in data 18/8 un po’ vecchia ma mi conferma che stan tutti bene ed è molto. In più i raccolti sono stati buoni quindi il tutto ne avrà un vantaggio. Ringraziamo Iddio che ci abbia assistiti almeno da questo lato. Con la posta da casa subito si innalza anche il morale. “Meglio oprando obliar che indagarlo questo enorme mister dell’universo”¹ È la beata certezza dei semplici, con la scienza nasce la critica, e la critica è una grande dubitatrice. Cercheremo sempre la vita semplice e con essa vivremo tranquilli e pacifici, tale impronta di semplicità la daremo anche ai nostri figli. Solo così si può condurre una vita allegra e confortante. Col dubbio non ne viene che tristezza, infelicità, tormento e conseguente pena, dolore.


¹ G. Carducci, Idillio Maremmano

venerdì 5 dicembre 2014

5 dicembre 1944

Bagno e disinfestazione ieri ben organizzato. Era ora dopo ben 3 mesi che non ci si lavava più con acqua calda. Tragedie in merito a questa. Tempo sempre pessimo. Cortile infangatissimo si tira avanti discretamente con la legna della cantina. Lunghe discussioni un giorno in più od in meno? … dopo ben due ore nulla si è concluso. Ricordare i concetti sballati, a mio modo di vedere, di De Rosa e Galletti. Non so come non si possa ammettere un Dio ed un futuro. Se così fosse avrei anche il coraggio di togliermi questa vita tanto triste e travagliata che si tira avanti proprio a strascico. Partiti altri 200 ufficiali per Wissendorf. Dicono che ne debbano partire altri 1000 in tal caso cambieremo di nuovo campo. Ma vorrà anche finire!............

mercoledì 3 dicembre 2014

3 dicembre 1944

Passato anche il mese dei morti. Natale si avvicina a grandi passi. Le giornate trascorrono alquanto monotone tristi sia per il tempo sempre piovoso e freddo che per la mancanza di posta e pacchi. Ogni illusione di una presta fine di tale vita va esaurendosi e ogni data viene a malincuore rimandata di gran lunga. Non si vuol essere pessimisti ma l’ottimismo assume un sepolcrale silenzio. Vari discorsi pel prossimo Natale si prevede di passarlo come quello di Deblin. Almeno arrivasse qualche pacco! … Ma ogni speranza va man mano esaurendosi con le più amare delusioni similmente alla fine della guerra. I nervi son sempre più tesi e non si sa proprio come fare a contenersi. Solo quando si è scottati ci si ricorda dei propositi e proponimenti fatti. Come siam mai miseri noi mortali. Siam proprio tutti maramai nei propositi ed abbiamo il coraggio di lamentarsi con Dio.

mercoledì 26 novembre 2014

26 novembre 1944

Giornata grigia e fredda, influisce anche sul morale piuttosto freddo per mancanza di notizie da casa e di pacchi per viveri. Le notizie sulla guerra sebbene discretamente sufficienti per i nostri desideri di una presta fine ci lasciano sospesi per non essere delusi da un nuovo arresto di fatti conclusivi. Bettani scelto per la partenza per Wissendorf. Morandini lo seguirà così noi rimaniamo soli nella nostra stanzetta, amici di meno e più triste assai la vita. Il buon Pedrini è anche lui in ribasso di morale sia per la salute che gli è poco favorevole che per la mancanza di viveri che anche la sua combricola ormai va sentendo. Si tira così tutti a campà strastanchi di questa vitaccia da numeri e null’altro, trattati peggio di bestie. Inutili ma purtroppo continui ed insistenti gli interrogativi sulla fine e sul nostro avvenire in un domani e sulla vitaccia che conduciamo. Da vari giorni non ci salan più nemmeno il rancio. Era già immangiabile per i generi che lo componevano; figuriamoci ora quale gusto può avere. Purtroppo si deve mangiarlo ugualmente altrimenti … Quando finirà? … A che punto ci vogliono condurre questi cruchi maledetti? Che Iddio venga noi in aiuto e affretti la fine di tutte queste molteplici tristi situazioni. Vedi le povere donne polacche, i bimbi polacchi e le prime in parte in condizioni imbarazzanti devono ugualmente fare la nostra stessa vita.

martedì 25 novembre 2014

25 novembre 1944

Giungono sempre pacchi e posta ma il tutto per me continua ad essere un arcaismo. Giunte grandi voci da Radio Londra si parla nientemeno di ordine d’abbandonare le armi pesanti ad Ovest del Reno, evacuata Strasburgo. Tutti ne deducono la fine prossimissima, sarebbe straora poiché non ne posso proprio più di questa vita in comune ed in queste pessime condizioni. Ormai alla fame si è fatto anche un po’ il callo ma subentra troppo di frequente lo spirito che non tollera più nulla, son sempre nero. Preoccupato anzitutto per il mio avvenire nell’ambito della mia famiglia in merito a quanto mi ha comunicato nella sua ultima lettera Bice. Unico conforto è la provvidenza divina in cui sempre ho fede e sollievo. Speriamo che colla fame per l’abitudine non faccia la fine di quel tal asino. Il Martino del settembre 1943 sarà ben difficile rifarlo ci vorrà del tempo e soprattutto non disagi spirituali.

sabato 22 novembre 2014

22 novembre 1944

Vado perdendo ogni buona abitudine anzitutto diminuzione della pratica religiosa. Qui ci son tante comodità ed il mio fisico si antepone con la sua debolezza alle necessità spirituali. Ciò dipende dal comporsi delle cose. Il pessimismo ha pervaso il campo, gli eventi lo confermano. Nuovo cambiamento di campo in vista già partiti: Aprili, Belleri, Pittavino, Branbilla, Rabbia ed anche il buon Bozzanella col suo ottimo carattere sempre allegro e di un’umiltà profondamente grande per il futuro. Così ho un amico di meno uno che nei momenti più oscuri ha saputo sollevarmi vedi Deblin, Wesuwe. Ogni giorno piove e fa freddo. Acqua manca continuamente, posta e pacchi sebbene ne arrivino continuamente per me nulla e ora nulla anche per i miei colleghi di vita culinaria. Si prevede così un Natale simile a Deblin in quanto riguarda i viveri se non peggio. Passo il tempo in lavori vari da calzolaio a sarto a costruttore di zaini alpini. Anche in questi ho modo di constatare quanto siano deficienti le mie condizioni fisiche rispetto all’anno scorso in quel di Deblin. Procuro così un po’ di tabacco per i fumatori Erme e Gigi. Costruiti e riusciti ottimamente 1 paio di pantaloni a Fanetti; pullover, pantofole, zoccoli, cappucci ecc. sono le mie occupazioni ma quanto mi preoccupa questo continuo prolungarsi della vita fra i reticolati! Come sarà e quando il mio ritorno a casa. Che Iddio mi aiuti a contenere i miei nervi in un limite onesto e umano e mi consigli per il meglio. Quanto sarei contento di essere vicino a mia sorella Bice ora che sta attraversando un periodo così critico e difficile nella sua vita. Che la nostra cara mamma la illumini per il meglio. Siam ormai alle corte coi viveri, fatta stasera l’ultima polenta. Non ci rimane che un paio di kg di riso ed 1 salame. E che polenta. Le mie galline certo la rifiuterebbero. Polenta per 6 con 2 kg 400 di patate e 800 g. di farina di granoturco mista con farina di grano saraceno (formentù).

mercoledì 12 novembre 2014

12 novembre 1944

Sorteggio partenti per Wissendorf:  5 del nostro gruppo. Aprili, Belleri, Rabbia, Brambilla, Pittavino. Ingiustizie anche in questo campo da parte del Colonnello Angiolino. Passo le giornate lavorando. Pantofole Bernini, riparazione scarpe Tenente Negri dell’Aprica, zaino buon Pedrini ecc …

martedì 11 novembre 2014

11 novembre 1944

Continua l’umorismo nero per la notizia avuta dalla sorella Bice. Castelli e pensieri inerenti ai programmi sopraccitati. S. Martino 6° onomastico sotto mamma naia, non voglio fare alcun preventivo per il 7° … Primo mattino di gelo. Almeno continuasse così, il freddo secco è sano e si soffre meno sebbene più intenso. I miei colleghi Gianni, Garattini, Tognù, Fanetti e Faustinelli festeggiano con me la mia ricorrenza. A Vezza avran fatti i famosi casonsei per noi c’è un po’ di differenza. Comunque han fatto di tutto per rendermi allegra la giornata e per farmi passare l’umorismo nero che non ho saputo nascondere in seguito alla notizia degli interessi famigliari.

domenica 9 novembre 2014

9 novembre 1944

Tempo umido e piovoso arrivata la lettera di Bice con la notizia che dal febbraio scorso non va più a Vezza. Non ne so il motivo certamente per questioni di disaccordo fra Bortolo e Giuseppe. Causa ne saranno senz’altro ed in pari merito le due cognate. Così addio programmi e castelli di società Fratelli Occhi. Pazienza, appena sarò a casa con calma e sincerità massima esporrò i miei programmi. Che Iddio e la nostra cara mamma illuminino le nostre menti in modo da sistemare subito, per il meglio e definitivamente ogni cosa. L’unica sarà una subita divisione di averi e carichi precisa e così mettere preventivamente i puntini sugli i in ogni particolare. Sarà bene che mi divida prendendo o sede in Bagnolo e seguire programma conduzione di quel fondo. Oppure ottenere per me Bagnolo, continuare a lasciarlo in affitto ed io prendere un qualche impiego magari quale insegnante in quel di Vezza. Così potrei sfruttare i prodotti della pianura per mie necessità famiglia e condurre in tutto i miei programmi per quanto riguarda i giovani di Vezza.

sabato 8 novembre 2014

8 novembre 1944

Nulla da segnalare, giunti pacchi e posta ma il tutto per me è un arcaismo vero e proprio. Tempo orrendo fanga oppure vento forte e freddissimo. Costruite un paio di pantofole al buon Diego Salan e riuscite ottimamente bene. Voci di nuove insistenze per il lavoro; ma con me non avranno nulla da fare duro fino alla fine. Voci di occupazione in massa dai Tedeschi della Val Camonica e con requisizioni varie, spero che i miei se la cavino alla meno peggio.

martedì 4 novembre 2014

4 novembre 1944

Anniversario termine ultima guerra passato anche lui senza nessuna notizia sensazionale. Rischiara un po’ il grigio cielo. Una cartolina di Bortolo dopo ben tre mesi di vana attesa di posta. Notizie discrete ma superficiali. Giunta pure una cartolina da Maria Guerrini che ha la casa distrutta. Tognù ritirato 8° pacco io nulla, non so spiegarmi come mai non possa ricevere così almeno contraccambierei tutto ciò che tanto equamente si divide.

venerdì 31 ottobre 2014

31 ottobre 1944

Ultimato anche questo mese 14° di prigionia senza una conclusione della guerra. Dove lo faremo il S. Natale? Saremo ancora in queste condizioni. Non riesco a convincermi. Nel nuovo arrivo dei pacchi ne son giunti 6 per la combriccola e fortunatamente tutti viveri così con l’aumento di 6 kg e 600 grammi avuti in distribuzione il sacco si riempie. All’altro campo han dato 1 e 600 a testa e non è ancora terminata. Ottimo risotto col componente tavolo 10 di Kleve. Ieri sera ricordi di torta di patate aimè come condimento solo 4 cucchiai di olio e 1 scatola di carne e c’erano circa 6 kg di patate. Tempo pessimo pioggia continua e fango, umidità e freddo. Quando abbandoneremo per sempre questi selvaggi paesaggi da cruchi o meglio lupi della Siberia? Ricomincio il lavoro di pellicceria. Giubbotto per il Tenente Bernini di Firenze del Battaglione Verona. Guadagno così un po’ di tabacco che convertiremo in qualcosa di più utile.

domenica 26 ottobre 2014

26 ottobre 1944

Ancora nulla di notevole da segnalare per noi. Notizie sempre buone ma nulla di conclusivo. Si tira avanti giocando a bocce e con un gavettino di riso in sei al giorno. Almeno durasse sempre. Giunto del riso dall’Italia. Quante discussioni siam sempre in tutto e per tutto Italiani egoisti. Memorande partite a carte con Morandini. Ottime discussioni e propositi di serio lavoro quando saremo di nuovo alle nostre case col buon e sempre ottimo Pedrini Angiolino. Suo sogno di nostra vita da Partigiani contro i cruchi in quel di Val Grande e Val Trompia con soldati e muli della 53° Malintesa. Bezzi e Salan avuto un pacco, per noi nulla siccome non siamo giovani del campo ci tratta malissimo cameratismo. W l’Italia. Un grano di frumento per un solco. Raddoppiato 64 volte allegher.

mercoledì 22 ottobre 2014

22 ottobre 1944

Penultima domenica di ottobre Festa missionaria. Non mi resta che offrire per queste, date le mie condizioni, che la preghiera e le mie sofferenze e privazioni. Inviata a Giuseppe una lettera. Ascoltare solo me è Iddio. Giunti posta e pacchi per me nulla, 2 pacchi per Gianni uno per Tognù. Che sian tutti viveri così la società potrà tirar avanti discretamente bene. Giornata grigia e freddissima tipo giorni della merla da noi. Notizie discrete sempre ma nulla di sostanzialmente conclusivo. Appello di Hitler, dai 16 ai 60 alle armi, non c’è male. Ottimo discorso per la prossima pace fatto dal Sommo Pontefice. Almeno i governanti lo ascoltassero e ne prendessero lo spunto per le trattative di pace. Solo così si potrebbe arrivare alla vera pace di tutti i popoli di tutto il mondo. Allarme aereo tanto per cambiare. Povera Germania come è conciata; ed ancora hanno il coraggio di continuare la guerra. Tornano i dolori alle ginocchia e alla schiena dolci regali e ricordi della vita odierna e di mamma naia. Inviata una lettera al Capitano Buttura che a mezzo Salan so che si trova nel campo di Wissendarw.

sabato 18 ottobre 2014

18 ottobre 1944

Giunta posta e pacchi ma per me ancora nulla. Tutto ciò per me è proprio un arcaismo. Certissima ormai anche la capitolazione dell’Ungheria. Una sua armata combatte già a fianco dei Russi. Dalli dalli verrà un giorno in cui sarà stanca di prenderle la signora Germania. E quello sarà la nostra liberazione.

giovedì 16 ottobre 2014

16 ottobre 1944

Grandi discussioni per i viveri in arrivo fra ufficiali anziani di questo campo e noi di Oberlangen. Mi auguro che rientrando in Italia per quanto riguarda naia tutto proceda secondo i pareri di Bezzi di Ponte di Legno e cioè: arrivo contumacia (15 gg) licenza di convalescenza con paga regolare di stipendio di due o tre mesi presentazione ai depositi o distretti regolarizzazione pratiche e paga di prigionia indi immediato congedo esclusi i volontari. Non sarò certamente fra questi. Ottimo il romanzo di A. Fogazzaro, “Piccolo mondo antico”. Ottime notizie militari soprattutto da come procedono le operazioni in Ungheria.

lunedì 13 ottobre 2014

13 ottobre 1944

Giunti 2 pacchi ottimi sotto ogni aspetto a Erme così il morale della società si solleva. Discussione con Gianni riguardo ai suoi fratelli Lino e Piera. Non mi auguro nei loro panni in tali momenti. Il campo di massima è pessimista. Comunque alla fine io spero sempre in meglio e presto con massima fede in questo mese del S. Rosario che la provvidenza ottenga da Signore la grazia della pace giusta e tanto auspicata. Avran così termine anche i terribili bombardamenti di distruzione. Giunta anche posta ma per me nulla. Quando arriverà? Ora la desidero più d’ogni cosa. Ricordi di commercio malandato inerente a pantaloni e giacca a vento. Domani compleanno sorella Caterina ascolterò in sua grazia una S. Messa. Giunti prigionieri polacchi a loro immediatamente son stati distribuiti i pacchi della C. R. internazionale e quindi commercio con noi per sigarette. Il campo diventa così più che internazionale. Italiani, Francesi, Serbi, Russi, Polacchi e Rumeni, nientemeno che le 6 maggiori potenze d’Europa mancan solo gli Inglesi.

venerdì 10 ottobre 2014

10 ottobre 1944

Nulla di notevole all’infuori della distribuzione (dopo tante discussioni) di ben 18 formaggini e 8 gallette e ½ a testa, è promessa anche 1 scatola di latte condensato e ¾. Vedremo. Dopo 13 mesi è la prima volta che qualcuno del mondo si ricorda di noi. Tiriamo avanti con riso quasi melanconico è una fortuna che abbiamo abbondanti patate alla mano così combiniamo discrete minestre almeno per densità. Non regna tanta armonia nella nostra combriccola interna. Tutti lodano solo il proprio avere. Continua tempo cattivo. Tognù un altro pacco, ottimo. Giunta posta, ma per me ancora nulla. Inviata una lettera a Bice e partita con le cartoline scritte antecedentemente.

mercoledì 8 ottobre 2014

8 ottobre 1944

Tanto per cambiare ieri trasferimento dalla Camerata 5A (eravamo 224) siam passati alla baracca 57, cameretta n° 6 (siam 22). Da bravi alpini fedeli alle nostre tradizioni ci sistemiamo il meglio possibile. Sempre sott’inteso coi mezzi che può avere un Krisgefangene sotto i cruchi. Finalmente oggi parte la posta; eran ben 2 mesi che non scrivevo più. Inviata 1 cartolina a casa ed una a Giuseppe. Costruiti un ottimo paio di zoccoli. La stanza è allegra come pure la combricola che vi abita. Meno mio cugino che è egoista e l’ignorante che si da parecchie arie e ha da dire con tutti. Nei miei riguardi poi raggiunge il massimo; comunque speriamo finisca presto così sarà molto meglio per ambedue andar d’accordo.
Inviata una lettera a Bice. Speriamo di potermi presto riunire ai miei cari ora da troppo tempo son diviso e anche il morale incomincia ad ammalarsi della psicosi del reticolato. Discussione con Bezzi per l’ambiente dei nostri paesi. Faccenda Gregorini. Son contento di esser stato sincero e di avergli detta la verità tutta la verità. Creda o non creda. E quando arriverò mi comporterò come ho detto. Tempo piovoso ed umido.

lunedì 6 ottobre 2014

6 ottobre 1944

Ieri Tognù ha avuto un pacco avariato oggi Gianni e Fanetti uno a testa ed ambedue in ottimo stato. Così la società dei camuni ha un rinnovo di calorie ed il tempo si fa un po’ più chiaro. Arrivata un mucchio di posta, per me nulla. Notizie sulla falsa propaganda della nostra libertà col 1° settembre per il lavoro, speriamo che i miei non dian retta a nessuno e non mi mandino alcun indumento. Ultimato il commento ad "Alba d’Amore" del professor Lazzati di Milano. Quanti ottimi consigli che Iddio mi aiuti affinché possa il maggior possibile avvicinarmi a quella santa e pura verità così chiaramente e lungamente illustrata. Bollettini discreti ma va sempre troppo per le lunghe. Voci di nostro trattenimento alle armi ancora per due anni. Addio miei castelli e programmi nell’ambito della mia famiglia. Comunque siano e saranno le cose che Iddio e la mia cara mamma mi tengono sempre la loro valida mano sul capo in modo che agisca sempre secondo la volontà divina e per maggior gloria di Gesù Cristo. Domani inizierò la pratica del 9 primi venerdì di ogni mese, che possa condurla a termine e possa anzitutto farla in modo da poter usufruire di tutti i tesori di grazie che da essa vengono.

sabato 4 ottobre 2014

4 ottobre 1944

Siam di nuovo tornati all’ora solare. Auguriamoci che non ci sia più la necessità di cambiar orario. Finalmente hanno aperto i reticolati ed ieri ho potuto riabbracciare il buon Salan Sottotenente Diego e Bezzi di Ponte. Giornata da calzolaio: riparate ben 5 paia di scarpe con fior di cuciture e chiodature di suole e tacchi. Così ho passato il tempo lavorando.

giovedì 2 ottobre 2014

2 ottobre 1944

Anche settembre 1944 se ne è andato. 13° mese di prigionia. 61° mese di vita militare. Non faccio commenti solo due giorni di questo mese
1-09-42 - 8-09-43 hanno per me ricordi che non potrò mai dimenticare finché vivrò su questa terra. Ricordi che hanno influito grandemente sul mio carattere di uomo, di giovante, di alpino e di italiano.
Lungo discorso in merito ieri sera col buon Pedrini. Quello sarà senz’altro il mio più grande amico nella vita futura. Il nostro carattere, le nostre aspirazioni di vita sana, allegra e tranquilla nell’operosità onesta campestre ci han uniti in modo soprannaturale. Ambedue siamo innamorati della famiglia cristiana-cattolica. Che Iddio ci aiuti a mettere in pratica i nostri desiderata. Da tredici mesi non siamo che dei numeri e null’altro. La nostra personalità e volontà è stata annullata nel vero senso della parola. Per conto mio in questo periodo di prigionia ho avuto modo di ritrovare un po’ me stesso, di scontare i miei peccati, di conoscere il prossimo e quale comportamento devo usare con esso, sia civile che clero. Per quest’ultimo lo giudicherò e seguirò solo da quanto dicono rivestiti della loro veste di apostolo e non criticherò mai le loro opere. Devo pensare che anche loro hanno un corpo di carne e ossa come noi e come tale è soggetto alle nostre stesse leggi. Vezza, Vezza. Italia, Italia. Ci è giunto il discorso di Ciorcil, ministro inglese. Dobbiamo ringraziare Iddio che ha salvata la nostra patria che continui a guidarla nella sua rinascita e questo periodo gli sia servito come purgatorio. Risorgi dunque trionfante, vedi vangelo di ieri, ti siano rimessi i tuoi peccati, dice Gesù al paralitico. Questo e la popolazione restano incantati di fronte a tale affermazione se tale frase fosse rivolta a noi che chiediamo: “ci siano aperti i reticolati onde ritornare alla vita”. Tale implorazione avrà un forte valore per chi ha saputo scontare i propri peccati e prepararsi alla vita futura. Pregherò dunque Iddio, come mi diceva ottimamente un cappellano al commento del vangelo, che mi apra la strada onde possa riprendere la vita operosa di lavoro e fatica fisica e sviluppare nel limite del possibile i miei castelli più o meno incantati. Oltre a questo col mio rientro in patria ridarò a mio padre un po’ di vita di pace a Lui che sempre ha tribolato soprattutto per dispiaceri di disgrazie capitati in ogni campo ai suoi copiosi figli. Che possa almeno passare qualche anno in completa serenità. A ciò la nostra cara mamma contribuirà dall’alto in comunione con le care sorelle Vittorina e Giovannina e i piccoli fratellini e sorelline. Trovato l’ottimo Salan Sottotenente Diego. Ottimo si è dimostrato nei nostri riguardi dopo tanto tempo ch’eravamo separati. Ottimi sentimenti d’amicizia con me e Angiolino, con tutti gli alpini della malintesa e ottimi sentimenti d’amor patrio e di programmi per la vita prossima civile. Letti due discreti libri “Vita serena” di Zylaj e “L’arcobaleno sull’abisso" di N. Salvaneschi. Ottimo quest’ultimo moralmente sebbene non sia tanto profondo con l’argomento romanzesco universale da lui trattato.
I bollettini son buoni, le dichiarazioni di Stalin e Ciorcil pure. Auguriamoci che il mese del S. Rosario sia la fine e che per il S. Natale possiamo essere intorno ai nostri focolari nell’ambito delle nostre amate famiglie. Medesima e monotona vita nel campo. I cruchi son tutti e sempre “can tignosi” come dicevo con Pedrini. Solo il Sergente di Stablack e il Maresciallo di Kleve son degni di ricordo e di esser considerati uomini nostri pari che han saputo uscire dal regime cruco e considerarci con fraternità ed umanità. Finalmente un mattino incantevole come innumerevoli si contano nella nostra Italia. Ricordi e proponimenti per le partite a caccia-gite e al roccolo. Potessi almeno realizzare il mio intendimento di far stare nella prossima stagione di caccia mio padre al roccolo di Plazza!

domenica 28 settembre 2014

28 settembre 1944

Ieri son arrivati i residui di Oberlongen buon viaggio ma ben innaffiato d’acqua. Voci di rapinamento da parte dei tedeschi sui bagagli da noi abbandonati per forza maggior. Egoismo di nostri colleghi che hanno abbandonato scarpe nuove, riso, scatolame e viveri in genere. Giunto Bazzanella, Giordano, Morandini ecc…

sabato 27 settembre 2014

27 settembre 1944

Ieri all’adunata ci han trattenuti un’ora in più poiché eravamo arrivati in ritardo. Compilazione di nuova scheda personale. Passaggio di numerosissime formazioni di bombardieri anglo americani scortati da velocissimi caccia bimotori. Ci auguriamo che sia il segnale della battaglia definitiva. Con i viveri non c’è neanche malaccio il più è l’orario di distribuzione alquanto variabile.
Tempo variabilissimo piove e appare il sole almeno una 20 di volte al giorno da quando siamo qua. Clima umido al massimo e freddo per di più. Di notte si fan delle buone brocche¹. Dormendo per terra ci si squadran spalle, anche e tutto. Ci auguriamo che finisca presto o almeno ci sistemino coi lettini e mettano il soffitto alla baracca. Abbiamo bisogno di pasta e pacchi ma non ci permettono nemmeno di scrivere.

¹fare brocche: termine dialettale che significa avere freddo, battere i denti per il freddo.

giovedì 25 settembre 2014

25 settembre 1944

Sveglia alle ore 7:30 a suon di Austain. Son fuggiti anche in questo trasferimento 4 ufficiali di cui 2 cappellani . Ore 9 appello in baracca. Trovo fra gli ufficiali permanenti in questo campo Capitano Bozzi ex Tenente alla 55° compagnia in quel di Torino, Tenente Bezzi di Ponte di Legno, Capitano Gaza, Capitano Ridolfi, Capitano Venier, Sottotenente Med. Salan, Sottotenente Bottazzi. Grandi saluti e scambi di notizie attraverso i reticolati. La disciplina è abbastanza rigida. I cruchi urlano come cani arrabbiati, speriamo che si avverino i pareri e desiderata di tutti in modo che la finisca presto.

mercoledì 24 settembre 2014

24 settembre 1944

Tanto per migliorare a situazione un po' di colica è l'ideale, passo così la notte alla meno peggio, non camminiamo che poche ore contrariamente ai nostri desiderata. Sveglia a suon di raffiche d'apparecchio, in tutto avrò dormito un paio d'ore seduto con le ginocchia in bocca. Ore 6 Diedenburg, ore 7.05 Hunde, mitragliamento, ore 8.30 Brema. Spuntiamo mezza pagnotta pezzo di spek. Immani disastri dei bombardamenti aerei 3⁄4 della città letteralmente distrutta, ore 9.39 partenza. Ore 12.35 Bremervörde, spuntino 1⁄2 pagnotta 1⁄2 scatola carne. Stazione d'arrivo; sappiamo che le raffiche erano d'un apparecchio inglese dirette al nostro treno ed han colpito il fochista 3 altri soldati crucchi e 23 ufficiali nostri colleghi, di questi 3 gravi. Rota tuba ferito leggero. Tomaselli fortunatamente incolume. Zaino in spalla e avanti coi soliti metodi brutali. Solo alla prima tappa riesco a liberarmi completamente della mia colica. Dopo 4 dure e lunghe tappe si giunge al campo gabbi , campo immenso, francesi, polacchi, russi, serbi, italiani. All'entrata troviamo il capitano Gallarotti di Brescia, da voci assunte qua ci sono ufficiali effettivi e superiori e anche alpini della tridentina, almeno trovassi qualche paiso o scarpone del “Vistù” e della Malintesa. Rivista scrupolosa al bagaglio: tutto bene. Baracche e lavandini tipo Stablac, acqua abbondante ma tipo Debblin. Dopo bagno ai piedi, faccia e ingannato lo stomaco con un pezzettino di pane ci si sistema a terra e la stanchezza c'è d'aiuto per un profondo sonno.

Una mappa del trasferimento si può trovare qui

martedì 23 settembre 2014

23 settembre 1944

Nulla di notevole sulla partenza. S. Messa in suffragio al padre del Tenente Silvestri di Livigno. Ore 10.50 adunata improvvisa si parte versamento pagliericci e coperte. 3 pagnotte da 1.8 Kg l’una e due scatole di carne da 1 kg l’una, siam spesati in 6 per due giorni. A piedi con zaini tipo Bassano poiché loro non ci portano alcun bagaglio. Alle ore 12.45 partenza, dopo 3 tappe sotto pioggerella di marzo si arriva a Lathen. ore 16 circa Gobbi. Caricati immediatamente su carri bestiame. Vagone seminuovo elegantissimo ....... 70 capi. Spuntino 1 pagnotta 1 scatola di carne e si termina con formai de Reguc¹. Ore 20,10 Dio volendo si parte, ci auguriamo di camminare tutta la notte e di arrivare a destinazione  entro domani sera. L'allegria non manca si cantano tutte le canzoni alpine: bella quella del Morbegno.


¹ malga in val Grande

lunedì 22 settembre 2014

22 settembre 1944

Siamo di nuovo in autunno, ancora sotto la naia e per di più prigionieri. Discrete notizie sulla guerra. Nostro desiderio era di rimanere ma oggi è arrivato l’ordine di partenza per domattina si va a poca distanza da qui 150 km circa vicino a Brema. Che Iddio e la Madonna ci assistano anche durante questo viaggio. In questi due giorni ho letto il Cuore di De Amicis ottimo come esempio alla gioventù ottimo per le scuole serali e anche per eseguire insegnamento pratico ai propri figli.

sabato 20 settembre 2014

20 settembre 1944

È il terzo giorno che non si fa altro che parlare di partenza. Tutti siam preparati. Abbiam gettata la roba superflua. Commerci vari onde sfruttare al massimo le ormai ridottissime disponibilità di mezzi. Il tutto per viveri. Gli Anglo-Americani hanno riattaccato. Cleve è certamente in loro mani. Se così è e fossimo rimasti, la andrebbe veramente a pochi per Vezza. Voci della presa di Colonia Paracadutisti a Osvabruk e Rheine. Se così è non potranno più trasferirci ed è un gran bene per noi poiché affrettiamo al massimo il nostro rientro in Italia e forse faremmo in tempo anche ad aiutare a dare l’ultima botta ai Signori Cruchi. Questi si manifestano molto funeraleschi e di moltissimo cambiati nei nostri riguardi. Vedono e comprendono che fra pochissimo saranno nella nostra situazione. Grande circolazione di patate in occasione dell’eventuale partenza e grande consumo di viveri culinari. Comportamento del signor Gianni nei riguardi di tutta la nostra combricola ma in specie con me. Ottime discussioni col buon Pedrini riguardo ai miei programmi per l’eventuale vita che vorrei fare quasi certamente in quel di Bagnolo. Concordiamo con lo sfruttamento intelligente moderno del terreno sia per il bestiame in larga scala, bovini, ovini, suini, equini e animali da cortile e api. Coltivazioni razionali di frutta e ortaggi. Impianto di pozzo per l’acqua corrente sia per il consumo di casa che per innaffiamento ortaggi e frutta. Impianto luce elettrica. Cambiamento della qualità dell’uva. I miei figli in tal caso potrei orientarli: 1 perito agrario onde sostituirmi, 1 veterinaria. Avrebbe così anche un campo pratico in famiglia e gli altri eventuali loro desideri. Così abbiamo superata già di 2 giorni il termine da me stimato opportuno per la fine della guerra. Naturali e memorande discussioni si alternano in questi giorni alla Baracca cultura. Argomenti: 1. Società ex Imi - 2. Lo stato futuro  - 3. Fascismo -  4. Chiesa e preti -  5. Comportamento cappellani durante la prigionia. Per conto mio non ho preso parte a nessuna di tali discussione: primo perché sono ignorante come cultura generale, secondo poiché stimo più esatto entrare prima un po’ nel mondo dal quale più di un anno siamo isolati e vedere un po’ le vere cause di questa nostra ibrida situazione, preferisco quindi darmi alla lettura e come passatempo costruire un po’ di castelli incantati su quella che sarà la mia vita futura in qualsiasi campo, sia a Vezza o a Bagnolo oppure un’altra eventuale.

giovedì 18 settembre 2014

18 settembre 1944

La andrebbe a zero. Mattino nebbioso e freddissimo; voci di nostro trasferimento a piedi o con mezzi. Speriamo di non farne più trasferimenti, poiché ne abbiam fatti abbastanza e vorrei partire una buona volta anche per l’Italia e la mia bella Vezza. A proposito di questa, stanotte ho fantasticato continuamente su una mia eventuale futura vita in quel di Bagnolo Mella - cascina Belvedì. Vedi progetto costruzione casa d’abitazione mia a fianco della cascina. Con pompa per l’acqua davanti alla casa con fontana e corrente per casa. Innaffiamento dell’orto antistante. Sfruttamento possibile della campagna. Programmi in merito a pollaio nel recinto già esistente (con galline, oche, anitre, piuma insomma). Alveare nell’orto antistante la casa. 2 buoi da lavoro razza padana. 2 cavalle fattrici, 1 cavallo da biroccio ricavato dalle 2 cavalle. 2 scrofe. Costruire porcili nella stalla troppo grande per i bovini poiché di questi ho intenzione di tenere 20-25 al massimo vacche lattifere razza olandese o tirolese onde ricavarne il più possibile latte latte. Con questo che venderò a un caseificio in linea generale durante i periodi di allevamento maialini delle scrofe ricavarne delle formagelle per casa mia e degli stracchini per me e agricoltori. Allevamento ridotto al minimo; meglio comprare le manze pronte nell’autunno alle fiere di Vezza o di Malè. 1 pecora non di più onde avere della lana naturale e degli agnellini da mangiare piccoli in primavera a Pasqua e ricavarne pellicce per scendiletto e vari altri usi

mercoledì 17 settembre 2014

17 settembre 1944

La va a 1 – Proveremo da domani a contare in ordine crescente, speriamo di dover aggiungerne ben pochi. Giunto inatteso e annunciatomi dal buon Pedrini un altro pacco spedito in data 8-7, speriamo arrivino pure gli altri spediti precedentemente. Conteneva pane kg. 2, riso kg. 1, formaggio kg. 2 e un pacchetto di tabacco e un pacchetto di sigarette in più da me trafficato abilmente alla censura una scatola di fiammiferi. Annunciato uno anche a Tognù così la combricola si rimette in carreggiata per viveri e si può così festeggiare la 1500 e così passare meno tristemente questi ultimi giorni di prigionia. Festa ottima e riuscitissima, messa cantata dal coro e orchestra del campo. Sto rileggendo il Cuore di De Amicis. Quali grandi verità e insegnamenti per chiunque contiene!!!

martedì 16 settembre 2014

16 settembre 1944

La va a 2 – Nessuna notizia sensazionale comunque speriamo in bene. Ieri sera con sommo piacere ho avuta l’allegra notizia dell’arrivo di un mio pacco; almeno una volta ci caveremo la più forte e posso così contraccambiare i miei amici almeno in parte. Inviata una cartolina a casa buon Pedrini con l’annunzio del mio ritorno in quel di Oberlangen anche per casa mia speriamo che arrivi a destinazione e presto anche a noi una loro notizia. Lunghe discussioni per un’associazione “pro ex Imi”. Non ha avuto piede: è il governo che deve giudicarci ed aiutarci, non cominciamo a far dei partiti. Cerchiamo invece di essere tutti onesti e giusti facendo il nostro singolo dovere e la nuova Italia sorgerà maggiore della prima. Con tale società a mio modo si sarebbero create delle camorre dell’egoismo e null’altro. Si ricadrebbe così nella follia del fascismo: “chi non ha la tessera non mangia” - ”Chi non è stato I.M.I. non mangia”. Ritirato or ora il pacco contenente pane, riso, formaggio, lardo, formaggella. Giunti dalla zona dove eravamo noi a lavorare una trentina di ufficiali aderenti da 3 mesi e quindi lavoratori liberi. Dicono di aver sgomberata la zona per esigenze belliche. Giornata piovosa, nebbia e freddo. Si avvicina l’inverno, speriamo di cavarcela presto da questo odioso paese.

domenica 14 settembre 2014

14 settembre 1944

La va a 4 – È un problema speriamo in Dio unica cosa certa è aver fede in lui… S. Messa in memoria della povera Giovannina. S. Confessione e S. Comunione. Ora abbiamo più di 30 cappellani e quindi godiamo di ogni comodità in merito. Ottima discussione col buon Gianni per i prossimi matrimoni di Piero e Bice e dei nostri eventuali nel 1946.

sabato 13 settembre 2014

13 settembre 1944

La va a 5 - la fiducia non è ancor morta in tale data ma speriamo riprendano in settimana la corsa da ambo le parti est e ovest, e sia la sospiratissima battaglia finale, altrimenti anche Natale del 1944 non possiamo farlo coi nostri cari . Il 7 notte Bordin e Preda si danno all’aria libera e i cruchi non si accorgono che al mattino della nostra partenza per Oberlangen ben tre notti e due giorni di tempo han avuto!  Fortunati e che Iddio porti loro fortuna. Ore 9 del 9 si lascia il lager tutti con il bagaglio in spalla io compreso sebbene abbia i foruncoli. Attraversiamo così la città con una lunga processione. Con nostra grande sorpresa in stazione ci caricano sui vagoni di terza classe. Abituati in carro bestiame prevediamo così un buon viaggio tanto più che stiamo alla larga: metà circa dei posti a sedere per scompartimento. Ore 11.05 partenza da Kleve. Ore 15 Birten. Ore 15.17 Wesel si viaggia veloci poiché sempre attaccati a treni passeggeri. Ore 17.25 Munster, segni evidenti di buoni bombardamenti . Visti parecchi nostri soldati fermi più di noi soldati nel proposito di non aderire al lavoro e fidenti in una prossima fine. Si riparte solo alle 18.15. Ore 18.30 Rachenfelt Ore 19 Ensdetten 19.15 Rheine. Siamo certi di ritornare ad Oberlangen. Altri soldati italiani sollevati di morale per prossima fine. Donne, ragazzi e uomini russi nostri alleati. Si riparte alle 20.47 con un treno merci e alle 24 circa si arriva a Lathen. Mattino del 10/9 freschissimo ma tempo ottimo. Contenti di tornare al lager vecchio e fiduciosi di ritrovarci i nostri amici abbandonati per forza maggiore. Si attraversa il paese con lungo strascico di bagagli. Al limite questi vengono abbandonati sulla strada e noi si prosegue a piedi. Dopo i primi due o tre chilometri i miei foruncoli diventano insopportabili e per fortuna il maresciallo (Feldgebel) fa attaccare un cavallo a un contadino e così raggiungo discretamente il campo. Caprioli nel campo di fave. Incontrata la bara di un nostro soldato morto in seguito a malattia contratta nei lavori pesanti. Altra vittima di questa crudele guerra. Quando finirà!!! Ora 9.45 arrivo al campo. Ritrovo Bazzanella sempre allegro e giunto da pochi giorni da Wesuve e ha condotto una vita veramente invidiabile in tutto e per tutto per Krisgefangen. Il buon Pedrini e combricola non si sono mossi: sempre fortunati. Più di 800 ufficiali erano partiti pel lavoro dopo di noi ma quasi tutti rientrano per mancata adesione. Siamo ben felici dell’esito del nostro viaggio al lavoro così abbiamo la coscienza pulitissima in ogni campo. Ritroviamo tutti: Rota, Pedrini, De Feo, Giordano, Lavezzoli, Marazzi, Serra, Giorgi, la massima parte tolti i vecchi superiori alla classe 1913 sono andati sul lavoro e ritornati. Grande ottimismo per i fortunati successi Anglo-americani in Francia e nel Belgio. Sembra che sia ripresa la Battaglia e che tutto volga alla fine. Tempo discreto e vita del lager ottima. Si riprende le vecchie usanze sbobba, divisioni ed anche fame. Ieri Gianni è andato a Lathen a prendere i bagagli col carro a mano poiché i cruchi non han più alcun mezzo di trasporto. Anche un mio pacco è partito per Cleve ed io son qua. Speriamo arrivi presto ce n’è un urgente bisogno. Pedrini, Cotta, Braida, e Fillia son a più di 15 avuti. Giovanni Pasquini di Sonico ed anche il buon Pedrotti partiti per il lavoro così non ho più alcun soldato di mia conoscenza che mi possa fornire di Kartofel. Tiriamo avanti sperando in bene. Lunga discussione col buon Pedrini inerente alla mia probabile vita d’agricoltore in quel di Bagnolo. Sua eventuale società e collaborazione. Studi miei di modifiche alla casa. Nobaffa – Rubagotti Vittorio

una mappa dello spostamento si può trovare qui

lunedì 8 settembre 2014

8 settembre 1944

La va a 10 - due giorni di vita tranquilla con varie voci di nostri trasferimenti, sembra proprio fino a Oberlangen. Si attende per questo un ufficiale cruco che ci accompagni. Lunghe discussioni su gite sull’Alto Adige: Merano, Bolzano, Passo Gavia, Stelvio, Palade, Mendola, Tonale, Crocedomini, Trento ecc. Vedremo alla realtà cosa sapremo realizzare. Ultimate le riserve: polenta castagne, polenta gialla, caffè latte cacao nocciolato, aranciate: tutto sistemato vedremo per l’avvenire. Se si andasse proprio a Oberlangen speriamo di trovare là un po’ di pacchi tanto da render meno dura la nostra vita finale di prigionia. Spero anche di riunirmi col buon Pedrini Angiolino e così ritornare con lui in Italia. In questi giorni anche la mia gamba ha migliorato parecchio, vedremo come andrà nel trasferimento. Speriamo di non dover fare strada a piedi. Le notizie militari sono buone, ormai tutta la Francia ed il Belgio sono in mano agli Inglesi. I Rumeni combattono contro i cruchi e gli ungheresi, quindi da ogni lato sono alle porte. E i russi? Si sveglieranno ed entreranno in questa maledetta Germania. Memorie di un anno fa: giornata di trasferimento da Ponticolo a Mancucco e alla sera il fattaccio della nostra cattura da parte dei cruchi nel modo più vergognoso ed ignomignoso che si possa pensare. Da allora è iniziata la nostra ibrida posizione ed è saltata fuori quella tal parola internati militari, mai esistita e molto adatta per i cruchi per trattarci peggio dei prigionieri di guerra e non permetterci di usufruire di quei pochi vantaggi che ha il prigioniero di guerra, specie trattamento, pacchi e posta. Ora però andrà a pochissimi o meglio a minimi anche per quei farabutti di responsabili di tutto questo misfatto.

sabato 6 settembre 2014

6 settembre 1944

La va a 12 – sò alegher – Ottime notizie nei riguardi della guerra, Bruxelles occupata dagli inglesi. Grande movimento di truppe, mezzi motorizzati e popolazione della zona. Lunedì 4 u.s. con nostra grande sorpresa vanno in fabbrica solo alle 9,30, Garrattini e soci vengono messi in prigione giù in cucina senza mangiare. Durante il pranzo del mezzogiorno improvviso arriva ordine di partenza improvvisa per destinazione ignota. Si preparano i bagagli in fretta, io a causa dei foruncoli seguirò col camion bagagli, loro devono fare 28 km a piedi. Ore 16,30 partono i colleghi a piedi, ore 18,30 parto col camion bagagli dopo 20 minuti di strada si raggiungono i colleghi ben 15 salgono sul camion. Proseguiamo a ore 19,35 arrivo a stazione ferroviaria di Zanten, dopo varie voci si sa che i colleghi dormono per strada e ci raggiungeranno domani e noi pernottiamo all'aperto, ci si sistema alla meglio con Gajo. Appena sistemati e quasi nelle braccia di Morfeo sveglia e trasporto bagaglio nel corridoio biglietteria della stazione. Così si dorme molto meglio, sveglia ore 6 del 5 u.s. raggruppo bagagli amici e mi medico i foruncoli che mi danno piuttosto fastidio, grazie ai medicinali di Gajo. Ore 8,30 arriva il maresciallo coll'ordine che si deve attendere il camion per ritornare a Kleve. Conoscenza coi borghesi, molto cambiati nei nostri riguardi, parecchi ragazzi ci danno pere o mele, baratti di sigarette che sono ricercatissime. Grande movimento nella stazione di donne, donne, vecchi pochi e bambini. Passaggio di tre funeralesche tradotte dirette al fronte. Finalmente alle 20 arriva il camion, ore 20,20 partenza. Arrivo a Kleve nel lager ore 21,16. Trovo gli amici affamatissimi, dato che i viveri erano tutti con me. Si mangia e si dorme nei vecchi posti. Non si sa nulla sulla causa di questi ordini e contrordini. Anche stamani 6.9 si tira a campà senza nessuna importante e precisa notizia, comunque andrà certo a pochissimi. Che ne sarà di Pedrini in questi movimenti, almeno potessimo riunirci.

mercoledì 3 settembre 2014

3 settembre 1944

La va a 15 – Grandi successi in questa settimana da parte degli inglesi in Francia. L’hanno occupata quasi al completo superata Parigi, Senna, Marna, Metz, Verdeum, sono nel Belgio, grande disordine pure in Italia, Torino e Milano liberate dagli stranieri cruchi da parte di ribelli, si parla di giorni comunque i cruchi continuano nella loro ostinazione. Settimana di lavoro quale tagliatore di tacchi, certo che fra tutti rendiamo ben poco. La fame continua ad essere discreta poiché il cibo è si discreto come quantità, ma sono solo patate, patate, patate e quando si cambia patate. Alla domenica pane bianco di fecola di patate, rinomate polpette dolci del sapor di mandorle. Ricevuta una cartolina di Bice, attendo posta da casa e pacchi, pacchi ne sono annunciati 40 su 100 ufficiali presenti, speriamo di averne per contraccambiare i buoni amici Gianni, Garattini ecc. Anche stasera mangerò un ottimo risotto coi pomodori. Decisione improvvisa di Garattini di non più lavorare, son del suo parere. Scattizzi e Bassi partiti per il lager, li seguiamo poiché non ho nessuna intenzione di aiutare i cruchi anche minimamente, sabotaggio 11 paia di suole, stringhe e porta sigarette, comunque la va a pochi. E il buon Pedrini cosa farà? Speriamo di riunirci presto e rimediare alla follia fatta di partire da Oberlangen senza di lui. Ci rivedremo nella nostra Bresa e Vezza, Vezza cara…

mercoledì 27 agosto 2014

27 agosto 1944

La va a 22 – Ottimi progressi su ogni fronte in questa settimana, La Romania ha ceduto le armi. In Francia si sono congiunti i due fronti, superata di ben  80 km verso est Parigi. I Russi sono entrati nella Slesia orientale. L’Italia è quasi completamente in mano agli Inglesi. Torino occupata dai partigiani Italo Francesi. Col cibo va piuttosto maluccio, ben confezionato, pulito, posate, tavolo, bacinelle discrete, ma solo kartofel. Vedremo i miglioramenti della settimana prossima. Per ora tiro avanti grazie agli ottimi risotti e paste asciutte confezionate dal buon Garrattini e tutta roba di proprietà della crica Gianni, Garattini, Tognù, Fanetti. In fabbrica va piuttosto maluccio, il lavoro è pesante e noioso, soprattutto per il forte rumore di tutta quella quantità di macchine, l’orario è lungo, 10 ore giornaliere, col vitto che ci danno non si può tirare avanti, si cerca però di fare il meno possibile, tre giorni fa controllato il mio lavoro di 10 ore, un operaio normale lo fa in mezz’ora. Si fa un po’ di sabotaggio. Costruita una cinghia, bretelle, cucite scarpe, etichette, tazzini e valige, grandi programmi d’arredamento, utensili di pelle. Discussioni col capo reparto, bolzanino e direttore Smit per firma lavoro, minaccia di non dar da mangiare… Preferisco morire d’una fucilata che per il loro lavoro. Sistemata così ogni faccenda. Si fa il nome solo per il controllo del lavoro eseguito, in tutti e cento concludiamo ben poco, anzi saremo certamente molto al passivo soprattutto per il sabotaggio in materiali e macchinario. Un incidente, un S. Tenente si taglia due dita, è colpa sua dicono i tedeschi, schiaffo del bolzanino, la pagherà cara se sarà ancora qui alla fine. Anche oggi domenica senza S. Messa, chissà quando potremo celebrarne una a Vezza, speriamo presto, il morale è elevatissimo, olandesi nostri compagni e amici di lavoro.. Dovrebbero arrivare altri 50 ufficiali da Oberlangen, speriamo ci portino posta e pacchi, pochè in 15 giorni non abbiamo avuto ancora nulla e ne sentiamo un urgente bisogno di tutto, notizie ed anche viveri, altrimenti la salute va a remengo.

mercoledì 20 agosto 2014

20 agosto 1944

La va a 29 – sò alegher – che ch’el bu l’è ch'el negher¹ – domenica senza S. Messa, qua sono tutti protestanti, tempo ottimo, domani si andrà in fabbrica terminata anche questa cuccagna se così si può chiamare.


¹frase dialettale che letteralmente significa: "che il vino buono è quello nero"

martedì 19 agosto 2014

19 agosto 1944

La va a 30 – cambio di sentinelle, si mostrano cattivi, almeno vorrebbero…. loro. Quattro nostri colleghi vengono portati via da noi per scarso o nullo lavoro. Vedremo come andrà , ottime cucine per noi e così ne facciamo un ottimo risotto, che ci calmi il maggior appetito.

lunedì 18 agosto 2014

18 agosto 1944

La va a 31 – grandi discussioni per metterci d’accordo in 100, siamo proprio italiani in tutto e per tutto. Speriamo però che migliorino un po’ i viveri, certo che meno di così non potremmo proprio rendere. Sabotaggi alle macchine, ottime mele e pere rapite in giardino, con del cuoio ci costruiamo cinghie e bracciali ecc.

domenica 17 agosto 2014

17 agosto 1944

Ottimo bollettino, sbarco in Francia del sud, Tolone, S.Remo, Nizza, Riga, Breslavia, Cracovia, Orleans tutte località sgombrate dai cruchi – la va a 32.

sabato 16 agosto 2014

16 agosto 1944

La va a 33 – Ottime partite con gli amici a tresette a chi fa meno. Col cibo la va piuttosto maluccio, ben confezionato, pulito, gusto ottimo, ma oltre ad essere scarsissimo non ha nessuna sostanza.

venerdì 15 agosto 2014

15 agosto 1944

La va a 34 – Ottimo clima, giornate splendide. Di fronte al nostro comportamento così deciso sono diventati un po’ agnellini anche loro, comunque ci tocca proprio costruirci la prigione. Compagni di lavoro giovanetti e uomini olandesi che attendono anche loro fra pochi giorni la fine della guerra, scocciatura forte sono gli allarmi continui, giorno e notte. Speriamo Iddio ci assista in questo.

giovedì 14 agosto 2014

14 agosto 1944

La va a 35 – sveglia ore 5,30 – the ore 6 – ore 6,30 adunata, due capi reparto scelgono dieci ufficiali per impiego, questi si rifiutano giustamente e dopo lunghe discussioni si rompono le righe in attesa del capitano tedesco, nostro comandante. Arrivo suo immediato, grande predica e discussione e noi duri rifiutiamo, solo che lui ordina di fucilare immediatamente chiunque non aderisca al lavoro, in modo che punzecchiati dalle sentinelle ci portano in fabbrica ed ad una quarantina fissano il lavoro. A noi fan costruire reticolati poiché temono che dopo tale dimostrazione si tenti d’evadere.

mercoledì 13 agosto 2014

13 agosto 1944

La va a 36 – Festa senza S. Messa, continuiamo ad essere chiusi entro reticolati, ottima sala da pranzo, serviti a puntino, con posate e bacinelle lavate da loro, ma il vitto è composto solo di verdura ben confezionata. Sistemazione e prima intimazione di lavoro, noi non intendiamo aderire ed in massa si rifiuta.

martedì 12 agosto 2014

12 agosto 1944

La va a 37 – Borken 7,15 – Bocholt 8,04 – Empel Rees 9,00 – si sosta fino alle 12,20 – Wesel 13,40 – altra sosta 15,08 Budjerich – Gorg 18 – altra sosta si procede molto lentamente, la fame si fa sentire, poiché oggi non abbiamo avuto viveri, ieri solo kg. 0,500 di pane e una scatola di da kg. 1 in 6 di carne. Comunque grazie alla generosità dei miei amici si mangia parecchia roba, pere raccolte per terra. Cosa sembra dopo tanto tempo che non ci si ciba di tale roba. Zona attraversata tutta fertilissima, ottimo bestiame soprattutto lattifero, cavalloni enormi e robusti, dai treni non si vedono che donne, vecchi e bambini. Incontriamo una tradotta di richiamati vestiti con le camicie italiane, anche loro sono del parere che la va a pochi, ma ci fa segno di tagliare la testa alle sentinelle nostre che fra l’altro sono ottime ed indisciplinate, abbandonano fucili e girano sbragati come noi, anche loro commerciano volentieri. Ore 21,15 si riparte, arrivo a Kleve nostra sede di lavoro. Accolti dal capo fabbrica che ci dà caffè e null’altro cosicché si va a letto a pancia vuota, camerate pulite, letti biposto completi di assicelle pagliericci gonfi.


La mappa completa del viaggio si può trovare qui

lunedì 11 agosto 2014

11 agosto 1944

La va a 38 – Voci di bombardamenti a Brescia, grandemente mutilata, fortunati a quanto pare dalle voci i Gregorini ed anche genitori e fidanzata di Pedrini. Arrivati 8 repubblicani dal campo di addestramento accolti con grido o Roma o Morte!........ Improvviso ordine di partenza di altri 800 ufficiali pel lavoro. Impossibilitati a far rimanere Gianni, Garattini e Faustinelli decidiamo di partire tutti assieme e ci uniamo io, Tognù e Fanetti. Passata rivista bagaglio e tutto bene al vecio in più una coperta, ½ telo tenda. Ore 8,15 si lascia il lager di Oberlangen sono spiacentissimo di dover nuovamente separarmi dal buon Pedrini; almeno non fossi andato io in oca, la colpa è mia e così chi sa quando potremo riunirci, Si va fino a Lathen a piedi km. 12 superati discretamente, giunti ore 11,20. Partenza ore 12,30 – Haren 12,50 – Meppen 13,50 – ricordo dell’arrivo da Deblin il 20.3.44Lingen 14,45 – Rheine 16,05 si sosta fino alle 19,30 presa di caffè e si trafuga una sbobba ore 20,30 Burgsteinefurt - 21,15 Horskmar – 21,47 Comfeld – qui si sosta in una grande città, ma si dorme da bestie sul vagone come al solito n. 33 – si spera di arrivare al mattino, ma con nostra sorpresa non ripartiamo che alle ore 6,15 del 12.8.


La mappa completa del viaggio si può trovare qui

domenica 10 agosto 2014

10 agosto 1944

La va a 39 – sò alegher – ottimi risultati ottenuti dagli americani in Francia, movimenti rivoluzionari in Germania, i russi sembra riprendano. Tutti ottimi rapporti per la prossimissima fine

sabato 9 agosto 2014

9 agosto 1944

La va a 40 – scelti 200 ufficiali fra i più giovani a partire con vari raggiri, Gianni e Pedrini destinati alla partenza rimangono con noi. Alla prossima partenza ce ne andremo in blocco e speriamo di rimanere assieme ora che ci siamo riuniti fino al termine della prigionia.

venerdì 8 agosto 2014

8 agosto 1944

La va a 41 – sò alegher – notizie di nuovo sbarco a Brest, punta della penisola Normanna. La va a pochi sul serio, ora comunque molti insistono in un po’ di pessimismo, son convinto che finirà in questo mese. Con oggi ultimo giorno di 11 mesi di prigionia, ottimo sogno di rientro con tre cavalli carro e ferrovia, arrivo allegro in quel di Edolo da Bice con io, Pedrini, Gianni, Morandini, Garrattini, Faustinelli, Giovanni, Tognù e Fanetti. Cambiamento di tempo, pioggia, speriamo di poter riprendere coi bagni di sole.

giovedì 7 agosto 2014

7 agosto 1944

Continuo ottimi bagni di sole, stò diventando nero d’Africa. Avuta una cartolina da Bice con notizie di Magda e sul suo fidanzamento, scriverò di non curare solo preconcetti fisici, materiali e finanziari ma soprattutto affetto e dedizione completi e totali. Che Iddio faccia che tanto io quanto la mia futura moglie siamo pervasi di questo come prima cosa. Va a 42.

mercoledì 6 agosto 2014

6 agosto 1944

La va a 43 – continuano gli allarmi. Letto ottimo libro “Figlio, figlio mio” di Sprichin, figura migliore per me Nelle, in gran parte educativo per i genitori. Ottima polenta e lepre con gli amici Gianni, Garrattini, Tognù, Fanetti e Pasquini, serata allegra e programmi di un’ottima gita alpinistica, dal Passo Tonale – Adamello – Baitone – Breno – pranzo da Morandini a Bienno.

martedì 5 agosto 2014

5 agosto 1944

La va a 44 – allarme aereo – si sparge un po’ di pessimismo per mancanza di bollettini. Speriamo che i russi non si arrestino nei loro progressi verso ovest.

lunedì 4 agosto 2014

4 agosto 1944

La va a 45 – Giovanni Pasquini di Sonico cattura dei bei leprotti al lavoro nei campi, fortunato lui. Arrivano pacchi ma per me nulla, giunta una cartolina a Gianni son fidenti in una prossima fine……

domenica 3 agosto 2014

3 agosto 1944

La va a 46 – Continuo lavoro di cucitura, riparazione calze, mi do al commercio, sigarette, pantaloncini, borsa cuoio, penna stilo, pastrano. Vedremo se sarà possibile far saltar fuori qualcosa e migliorare così un po’ il mio avvenire; la fame si fa sentire sufficientemente. Ricevuta lettera dalla cognata, ottime notizie, già risposto, speriamo mi arrivi presto la foto dell’Emilietta¹. Avuta una cartolina da Lia Gregorini, Magda sta un po’ meglio, ma il destino è avverso a quanto mi proponevo, pazienza, anche qui ci vuole calma e rassegnazione, vedremo altrimenti.


¹ figlia del fratello Giuseppe

sabato 2 agosto 2014

2 agosto 1944

La va a 47 – Invitato ad un lautissimo pranzo con Faustinelli Erme dal cugino Battista, Garattini, Tognù e Fanetti. Ottima polenta con ragù di fagioli e carne in scatola, frutta dolce e cioccolato. Speriamo di avere la possibilità di contraccambiare qui entro questi stessi reticolati.

venerdì 1 agosto 2014

1 agosto 1944

La va a 48 – Grandi discussioni ed esaltazioni per gli ottimi bollettini, si prevede la fine della guerra fra pochi giorni, ultimatum per il lavoro, si diverrà, se aderenti, congedati, e trattati come civili lavoratori italiani in Germania. Nessuno aderisce, così rimarremo uniti fra Val Camuni, siamo qui una trentina di Brescia.

giovedì 31 luglio 2014

31 luglio 1944

La va a 49 – sò alegher – ultimato un altro mese di naia e prigionia – Sgombero di Warsavia – volano i russi, si combatte pure nella zona di Cracowia. Notizie di bombardamento della nostra cara Bresa. Purtroppo anche lei sebbene tardi è stata vittima della guerra. Speriamo in bene per la famiglia Pedrini, sua fidanzata e Gregorini, almeno fossero stati a Vezza quest’ultimi. Inviata una lettera a Giuseppe, discussioni sulla sistemazione nostra di famiglie divise fra fratelli al mio rientro e formazione mia nuova famiglia, il mio vecchio programma è sempre buono.

mercoledì 30 luglio 2014

30 luglio 1944

La va a 50 – Ottime notizie di sgombero di tutti i caposaldi del catenaccio germanico¹ contro i russi, Leopoli, Brest Ljtovsk, Byaliwstok, Kannas, Dunnaburg, meglio di così non potrebbe andare, si avverano i miei detti, ottima Via Crucis commentata dai vari ufficiali. Avuta finalmente una lettera da Giuseppe con recenti notizie del 10/7, supero così tutti in volata.

¹ vedi mappa

martedì 29 luglio 2014

29 luglio 1944

Va a 51 – Compleanno di Tognù, festeggiato con l’arrivo di un pacco a Battistino, inviato dalla moglie del suo capitano. Ultimati i pantaloncini a De Stefani E., guadagnato così dell’ottimo riso. Costruzione di pantaloni lunghi per me e pantofole con la suola di legno compensato. Il tutto riesce anche troppo bene per Krisgefangenen .

lunedì 28 luglio 2014

28 luglio 1944

La va a 52 – sò alegher – Appello nominativo con l’interrogatorio: si o no d’adesione al lavoro. Ottima canzonetta in merito. Su 2.000 solo una decina rispondono affermativamente.

domenica 27 luglio 2014

27 luglio 1944

I Signori Inglesi in Francia sembra concludano ben poco mentre i Russi continuano nei loro miracoli. Continuo la mia vita con l’ottima compagnia di Pedrini, cugino, Tognù, Fanetti, Garattini e Morandini ecc.

sabato 26 luglio 2014

26 luglio 1944

La va a 54 – Ricordi di S. Anna di Plazza¹, gente numerosa, ottimi pranzetti al sacco con cibi succulentissimi innaffiati di buon vino. Umore un po’ in ribasso per mancanza di posta e pacchi. Il buon Pedrini mi cede gran parte della sua razione di rancio e così vado discretamente bene.



¹ Nei pressi della località Plazza di Vezza d'Oglio sorge un santuario dedicato a Sant'Anna, meta tutt'ora di pellegrinaggio nel giorno dedicato alla santa

venerdì 25 luglio 2014

25 luglio 1944

La va a 55 – sò alegher – grande anniversario del fascismo in Italia e perciò alta uniforme. Ricordi dell’improvvisa partenza da Salò per Verona, Trieste e Villa del Nevoso – Tatre – Pregore – Primano ecc. Trieste Gradisca e Redipuglia. Ringrazio la naia di avermi fatto visitare tali località.

giovedì 24 luglio 2014

24 luglio 1944

La va a 56 – grande novità per ordine di Imler¹ capo delle SS, tutto l’esercito saluta alla romana e non militarmente, gli ufficiali non seguono tale ordine. Il vero comandante del nostro campo non si fa vedere.


¹ si tratta di Heinrich Himmler

mercoledì 23 luglio 2014

23 luglio 1944

La va a 57 – si avverano le voci di attentato a Hitler, ma purtroppo andato a male. Comunque si riscontra qualcosa di non normale anche nei nostri guardiani. L’Austria dicono, si è proclamata indipendente. Ottima polenta col buon Morandini, perquisizione improvvisa nella baracca 8 dove c’è Morandini e Della Vecchia. Riprendo i miei lavori di cucito. Ottima riparazione di pantaloni nel 16, calze di Braida ecc.

martedì 22 luglio 2014

22 luglio 1944

La va a 58 – sò alegher – finalmente sono sistemato al terzo piano in Paradiso, tolta la scomodità del salire e scendere, la va benissimo. Ottime le coperte fregate ai tedeschi. Qui mi trovo magnificamente bene per i molteplici camuni e bresciani che ho ritrovati. La vita prosegue veloce e bene soprattutto per le ottime notizie, attentati a Hitler, cambiamento di governo, grandi avanzate su ogni fronte.

lunedì 21 luglio 2014

21 luglio 1944

Siamo a 59 – finalmente si sono decisi, ci danno i castelli, ma a tre piani, comunque mi salverò meglio dalle pulci che quà abbondano in modo fantastico. Il nuovo campo è migliore per il folto verde della campagna coltivata circostante ma molto ristretto, privo di piazzali.

domenica 20 luglio 2014

20 luglio 1944

Sistemazione per terra a causa capo baracca imbranato. Comunque sò alegher – la va a 60 – Ottimi bollettini: Ancona, Livorno, Saint Lò, Leopoli, sfondamenti in profondità ecc. Lunga discussione con Gianni sul nostro avvenire e sul matrimonio, lo trovo molto migliorato da prima della naia.

sabato 19 luglio 2014

19 luglio 1944

La va a 61 – Lunghi colloqui con Pedrini, Bacicia e compagni, ottime leghe: 1° Tognù, Fanetti, Bacicia e Garattini Pierluigi – 2° Braida, Pedrini, Fillia e Cotta, Morandini. Morale elevatissimo per gli ottimi bollettini.

venerdì 18 luglio 2014

18 luglio 1944

Siamo a 62 – dopo rivista si parte, mi rubano la coperta di casermaggio e mi danno delle straccione. Capitano Maister che ruba un cinturone. Sembra di essere resuscitati all’aperta campagna, profumo di fieno, mucche e cavalli al pascolo, ottimi maiali, vacche olandesi, bellissimi cavalli di perfetta costituzione. Giungo al nuovo campo, ritrovo tutti gli amiconi e tutti carichi di pacchi. Baciccia offre ottimo pane e abbondante.

giovedì 17 luglio 2014

17 luglio 1944

La va a 63 – partita la 5a baracca al completo, km 12 di strada a piedi. Rivista al gros gepeck, riesco a far passare ogni cosa, una coperta ed un telo tenda.

mercoledì 16 luglio 2014

16 luglio 1944

Festa del Camine, ricordo di Caret¹. Che ci faccia ritornare presto ai nostri cari. Ottimissimi bollettini su ogni fronte, i russi fan prodigi, voci certe di trasferimento a Oberlangen e sembra proseguimento. Così mi riunirò col buon Pedrini, cugino Battista, Tognù, Fanetti e Braida ecc. Ne sono contentissimo, addio stufe e lavori di pavimentazione.

¹ si tratta una località in Val Grande dove esiste una piccola chiesetta dedicata alla madonna del Carmelo (che si festeggia appunto il 16 luglio) fatta costruire affinché i contadini che si trovavano in malga per il periodo estivo, potessero assister alla Messa.

martedì 15 luglio 2014

lunedì 14 luglio 2014

14 luglio 1944

La va a 66 – sò alegher – inviata una cartolina a casa con gli auguri per il compleanno di Giuseppe. Arrivano continuamente pacchi, ma per me nulla purtroppo ma fra poco li vedremo. Col commercio di patate guadagnate col lavoro di ago la va benone, miglioro così di molto il mio cibo.

domenica 13 luglio 2014

13 luglio 1944

La va a 67 sò alegher – il tempo è sempre pessimo, più di due o tre giorni di sole al mese non li vuole proprio fare, fatta dopo un anno di sosta un ottima partita alla morra con Mantovani, Tomaselli e Bianchini. Ottimissimi bollettini specie sul fronte russo. Siamo ai confini della Russia orientale, ora anche la sig.ra Germania si vede aggredito il proprio territorio.

sabato 12 luglio 2014

12 luglio 1944

La va a 68 – tiremm innanz – Ottimo minestrone di pasta e fagioli e patate col buon Morandini . La faccenda mattoni prosegue benone.

venerdì 11 luglio 2014

11 luglio 1944

La va a 69 – sò alegher – Ottimi bollettini su ogni fronte, specialmente quello russo, così va benone. Continuano ad arrivare pacchi, ma per me nulla.

giovedì 10 luglio 2014

10 luglio 1944

La va a 70 – sò alegher – Ottima conferenza del S. Tenente Are sul tema: “Il messaggio di Cristo”
Il cane (privo di vita intellettuale) non può gustare un giornale
La pianta (priva di vita animale) non può gustare un piatto
Così noi prima della venuta del Cristo non potevamo essere partecipi della vita infinita e divina di Dio  (dono soprannaturale, ci fa figli di Dio, suoi eredi legittimi).
Vangelo:
1) La samaritana
2) Nicodemo
3) Il pastore
4) La vite (Il Cristo è la vita della vite.  Dio è il coltivatore, tralci sono i seguaci del Cristo)

mercoledì 9 luglio 2014

9 luglio 1944

Siamo a 71 giorni – sempre diminuiscono e così va benone. Speriamo possa avverarsi ogni mio programma per la stagione dell’uva. Anniversario morte della nostra cara e buona mamma. Celebrata una S. Messa per lei che mi guidi nelle mie continue vicende, sempre per il meglio verso Dio.

martedì 8 luglio 2014

8 luglio 1944

La va a 72 – Tirem innanz – Il comandante del campo colonnello degli alpini anche lui venduto. Consiglia al lavoro. Lunghe discussioni in merito a questo. Rappresaglie tedesche. Ritiro palla a volo. Cucine che vanno a strappi, comunque con queste si tira avanti discretamente bene.

lunedì 7 luglio 2014

7 luglio 1944

La va a 73 – sò alegher – inviato a casa il 18° bollettino. Sarebbe ottima cosa non far in tempo a riceverlo. Inviata pure una cartolina alle signorine Gregorini, speriamo che Magda migliori, ottimi consigli e conforti da parte del buon Morandini.

domenica 6 luglio 2014

6 luglio 1944

Inviata una cartolina a Giuseppe con richiesta consiglio per adesione, sebbene ne sia contrarissimo . Ritirato un ottimo pacco con due salami, un pezzo di ottima formagella, un pezzo di lardo, un pane, un sacchetto di pane biscottato, un bel vasetto di burro fuso. Ottimo per la situazione odierna di cucine spente a causa che gli ufficiali non vogliono andare a torba. Grandi discussioni giunte, dignità ecc. Ottimo bollettino soprattutto sul fronte russo, hanno già superato in meno di 10 giorni Minsk e sono già a Baronowice¹. Sembra pure che siano anche a Vilno, meglio di così non potrebbe andare, speriamo si risolva la situazione e prestissimo. Inviato un biglietto al buon Pedrini.

¹ probabilmente nei dintorni di Lublin, in Polonia

sabato 5 luglio 2014

5 luglio 1944

La va a 75 – sò alegher – Inviato a casa il 17° bollettino pacco. Ricevuta una cartolina da Lia Gregorini con la sorprendente notizia che Magda è ancora grave. Mi consola solo la loro fiducia in Dio. Speriamo in bene.

venerdì 4 luglio 2014

4 luglio 1944

Sono solo 76 – avuta una cartolina da casa sono in viaggio da prima del 13 giugno, altri 5 pacchi, uno avuto l’altro giorno, speriamo bene. Non condivido idea del capitano Di Battistino. Continuerò così fino alla fine.

giovedì 3 luglio 2014

3 luglio 1944

La va a 77 – sò alegher – si riperende il solito lavoro di pavimentazione e di cucina. Continuo pure a cucinare per il colonnello e così mi guadagno un po’ di ottime cose: risotto, pasta all’uovo, patate ecc.

mercoledì 2 luglio 2014

2 luglio 1944

Festa come tutte le altre di prigionia. Siamo a 78 giorni, sono pochi, sò alegher, tiriamo avanti, ottima minestra di riso e patate col buon Morandini, tempo piovoso, tanto per cambiare. Ressa massima alle cucine a causa della scarsità della torba.

martedì 1 luglio 2014

1 luglio 1944

Nuovo mese e bel tempo finalmente, ma è incerto, primavera non vista presto sarà l’inverno. Sò alèghér – la va a 79 – quindi lasceremo queste regioni da lupi prima dei freddi e andremo a passare, speriamo un discreto estate di S. Martino. Ricevuto finalmente un pacco per me, l’ottavo, decimo in spedizione, speriamo arrivino anche gli altri. Quindi si fa festa e si mangia discretamente bene, ottimi biscotti, salame, formaggio e pancetta. Molto gradita mi è giunta anche la corona del S. Rosario, la terrò per tutta la mia vita con me, che mi aiuti a salire al cielo.

lunedì 30 giugno 2014

30 giugno 1944

La va a 80 – Altro mese terminato in seno a mamma naia, però ora la va a pochi almeno per la prigionia, anche Witebsk dopo circa un anno è ritornata ai russi e i tedeschi sono in piena rotta.

domenica 29 giugno 2014

29 giugno 1944

Siamo a 81 – coraggio e forza – S.Pietro e Paolo, festa del Papa completamente obliata dai cruchi protestanti. Festeggiamento con Pietro Morandini , polenta magra e zucchero e patate, null’altro di speciale. Intanto si tira avanti discretamente, grazie alle kartofel.

sabato 28 giugno 2014

28 giugno 1944

La va a 82 – tirem innanz benone – Ottimissimo bollettino su ogni fronte. I russi si sono lanciati a più non posso e pensano di essere nel cuore della Germania entro 1.000 ore. Si può proprio credere che la va a pochi. I tedeschi sembra si rabboniscano un po’. Fuggita una sentinella abbandonando il fucile. A Berlino si grida pace, pace. Che Iddio soddisfi questi desideri di tante persone in pessime condizioni. La nuova arma rende un po’ poco. Sembra che se ne infischino gli inglesi di tutto ciò.

venerdì 27 giugno 2014

27 giugno 1944

La va a 83 – semper alèghér – Continuano ad arrivare pacchi in abbondanza, ma per me nulla. Avuto finalmente un biglietto dal buon Pedrini, sono contento che sia ancora al suo posto e mantenga il suo stato di cose, mi spiace che abbiano fatto partire Nicoli. Che Iddio mi faccia fare il viaggio di ritorno alla nostra Bresa col buon Angiolino (casonsei). Inviata una cartolina a Bice, anche la posta per me è rara come le mosche bianche. Ottimo concetto svolto dal cappellano sul programma di vita che ognuno nel suo campo dovrebbe avere. Dio come prima cosa. Solo così si possno avere delle vere e complete soddisfazioni e tanto più grandi quanto più costan i sacrifici.

giovedì 26 giugno 2014

26 giugno 1944

Va a 84 – sò alegrissim – Regolate un po’ le cucine, ma torba e tempo limitatissimo, appello nominativo, tutti presenti, sveglia un’ora prima. Scarsità d’acqua per poco funzionamento della centrale purificatrice, continuano ad andar ufficiali a lavorare, lavori del campo, torba, trasporto mattoni e patate ecc.

mercoledì 25 giugno 2014

25 giugno 1944

La va a 85 – semper alèghér – Confusione di ordini e di ressa alle cucine, ordinanze e ufficiali accendere e spegnere. Ringraziamo Iddio d’aver saputo dominare in ogni questione i miei nervi, ho avuto così il miglior risultato in ogni campo, viva la pazienza e la carità cristiana, sempre aiutato materialmente dal buon Perlotti di Edolo, ultimamente residente a Novara. Partite a pinnacolo col Bianchini. Rapporto del comandante del campo tedesco per convincerci ad aderire al lavoro. Non lo vogliamo per un nostro domani, per le nostre famiglie e per non prolungare la guerra. Come internato, dopo tanto tempo non potrei esistere e come prigioniero è mio dovere non aderire a nulla. Inoltre il mio passato e trattamento di quest’ultimo tempo, mi proibiscono di aiutare anche minimamente tale gente. Tirem innianz così e sarà molto meglio. Sedes sapientiae ora pro nobis.

martedì 24 giugno 2014

24 giugno 1944

Sò alèghér – la va a 86 – S. Giovanni Battista, onomastico di papà, ricordi dei festeggiamenti degli anni remoti ormai in casa Rizzi. Ritorneranno tali feste. Le cucine continuano a rimanere spente e io lavoro coi buoni Zamboni Corrado e Berselli Giulio, Mererghetti, Chighizzola, Ciani, Tordiola, Guidi Giovanni.

lunedì 23 giugno 2014

23 giugno 1944

Giornata di lavoro alla pavimentazione della piazzola anti baracche. Nuovo travaglio che mi permette una sbobba giornaliera. Costa un po’ cara, ma ora tutto è caro. Prezzi dall’Italia (Bianchini) un paio di buoi 100.000 lire (Bazzanella) salame e formaggio lardo e roba del genere 400/500 lire al kg. e trovarlo, tabacchi sale ecc. tutto tesserato. Questi due ricevono di frequente posta e per di più recentissima, mentre io nulla. Speriamo in bene e presto. Nel bollettino nulla di notevole, siam però già in quel di Perugia e in Francia fa discretamente per noi. E la nuova bomba? Quante voci.

Vista la fotografia fattami a Deblin, sembro proprio un detenuto. Vuotata la 6° baracca, così siamo pigiati come bachi da seta. Mentre i lavoratori repubblicani hanno loro disposizione una baracca e mezza e sono 250 circa, noi siam 379. La va a 87.

domenica 22 giugno 2014

22 giugno 1944

La va a 88 semper un dé meno – Grande novità, non si accendono le stufe per giro di vite – lavoro – ressa enorme d’ieri sera fino all'ultimo minuto. Noi continuiamo così in pace il lavoro della pavimentazione e divento muratore master, niente meno. Tutto serve nella vita e così andiamo avanti benone, ogni esperienza verrà buona in avvenire. Chiacchiere varie sulla coercizione al lavoro, sbarchi, cucine ecc. ricominciano le discussioni fra ottimisti e pessimisti, io rimango sempre tale come prima dello sbarco in Francia, fisso per la stagione dell’uva, speriamo d’indovinare in bene una buona volta, sarebbe quasi anche ora che finisca questa terribile guerra. Che Iddio abbia misericordia di noi. Avuta una lettera da Lia Gregorini, ma vecchia. Notizie più chiare su Magda, ma ne sono ansioso delle recenti poiché Ninì mi parlava di situazione grave e di ben 40 giorni dopo di questa lettera. Avute finalmente altre due cartoline, così tiro avanti a tener corrispondenza con tutti. Cartolina a Giuseppe, desidero uno scritto da Giuseppe, uno recente da Gregorini e qualcosa anche dal buon Pedrini.

sabato 21 giugno 2014

21 giugno 1944

Semper alèghér – la va a 89 – Sono ancora molti, compleanno di papà. S. Messa in sua memoria e che Iddio me lo preservi affinché mi guidi al mio ritorno nella vita civile e commerciale. Continua la scelta obbligatoria per il lavoro, limitazione torba, separazione dagli ufficiali lavoratori nei vari uffici, così Bazza (cartaista) se ne va alla 1a baracca, io rimango solo e per di più fra la nostra 4a e 5° baracca mettono anche tutti quelli della 6°, così ridiventiamo come sardelle al sole. Sono gli ultimi sforzi dei tedeschi, ormai la va a pochi, quindi pazienza; che Iddio mi aiuti continuamente, così sopporterò senza fatica ogni cosa.

venerdì 20 giugno 2014

20 giugno 1944

La va a 90 – sò alèghér – Ottime notizie sul fronte francese. I russi hanno iniziato il movimento. In Italia avanzano a passo continuo. Ufficiali obbligati al lavoro, torba e trasporti interni nel campo.

giovedì 19 giugno 2014

19 giugno 1944

La va a 91 – tirem innanz – Improvvisamente Bernardi deve partire, non si sa per dove, solo alla fine sa d’essere impiegato al lavoro passerà per Oberlangen. Speriamo si trovi con Pedrini. Sua preoccupazione pacchi e roba inerente, così Bianchini rimane solo della combriccola pacchisti veterani e c.

mercoledì 18 giugno 2014

18 giugno 1944

Va a 92 – sò alèghér – ricevuta una cartolina da Bice, con l’indirizzo del buon Angiolino, attendo un suo scritto e notizie recenti dalle sorelle Gregorini e Giuseppe, letto un libro sui funghi, ecco un altro ottimo passatempo per quando saremo nel nostro bel Vezza. Alzarsi presto e via per i boschi a respirare aria sana e raccogliere un complemento nutritivo, gustoso e squisito per la tavola, cosa da insegnare anche ai nostri figli.

martedì 17 giugno 2014

17 giugno 1944

La va a 93 – sò alèghér – Ultimato il lavoro alla kuche con regalo di un bel pezzo di pane e una decina di patate, così posso ricompensare il buon Morandini dell’ottimo riso e formaggio donatomi. In Italia avanzano come pure in Francia, la testa di sbarco va ampliandosi, lunghe discussioni sulle armi segrete della Germania. Non credo a nulla ormai è troppo tardi, vanno avvicinandosi a grandi passi anche ai suoi primitivi confini. Lodi per il mio servizio di spegnitura cucine, ne risulta un regalo di 1/2 kg. di pane, ottima idea accettabilissima da parte mia, soprattutto ora che i pacchi si fanno alquanto desiderare.

lunedì 16 giugno 2014

16 giugno 1944

La va a 94 – sempre alèghér – i giorni con l’occupazione delle stufe e i lavori da manovale muratore passano abbastanza velocemente, di cibo me la cavo arrangiandomi. Un ottimo tenente colonnello perché cucino lui un po’ di riso, me ne cede una discreta razione, così la passo bene anche stassera, pur non essendoci il 2° rancio. Partiti i 150 lavoratori tessili. Richiesta nuova di 100 lavoratori agricoltura e tre macellai. A poco a poco tutti se ne vanno e qui rimaniamo in pochi, meglio in pochi e soli, ci sarà vita più beata e saremo meglio accompagnati. Arriva un mucchio di posta, ma per me ancora nulla. Sono preoccupato, desidererei notizia di Magda ed anche un consiglio di Giuseppe per quanto riguarda la faccenda Marchioni.

domenica 15 giugno 2014

15 giugno 1944

So alèghér – la va a 95 – Occorrevano 150 lavoratori dell’industria, il Capitano Tedesco non avendo trovato che 70 circa volontari sceglie fra S. Tenenti e Tenenti della 5a e 6a baracca a caso e così devono partire per forza, minacce di lavoro alla torba e rappresaglie col rancio. In questo però si procede benone ugualmente, nonostante tutte le voci di tre ranci sparse dagli ufficiali italiani, anzi ci danno pesce in scatola, è il secondo desiderato dai dotti di Bazza ma niente di nuovo stavolta. Il primo dopo tanta assenza di tale cibo ha portato la nuova dello sbarco. Bazzanella riceve un pacco, Bernardi 9 in questa infornata, io nulla ancora, pazienza; col lavoro alla kuche me la cavo discretamente bene ugualmente, doppia sbobba e per di più qualche patata che densifica e migliora bene ogni cosa; ottimo dolce ottenuto con patate schiacciate a purè e melassa. Ottimi rapporti col buon Morandini Pietro di Bienno, parente dell’ex Vicario defunto di Vezza. Ottime castagne (beline).

sabato 14 giugno 2014

14 giugno 1944

Nulla di notevole, va bene su tutti i fronti, la va a 96. Anche i Russi cominciano a dare segno di vita.

venerdì 13 giugno 2014

13 giugno 1944

La va a 97 – so alèghér – Spero di riuscire a comunicare col buon Pedrini per scritto, vedremo come sta lui, speriamo bene. Nulla di notevole, sembra che anche i Russi stiano per ricominciare le loro grandi azioni offensive, speriamo sia vero, presto e bene. Di notte continuano a passare apparecchi, ma di giorno non si fanno più vedere.

giovedì 12 giugno 2014

12 giugno 1944

La va a 98 – sempre alèghér – I tedeschi restringono, non ci danno più sbobba a volontà, ritirano rigorosamente indumenti borghesi, materiale di oggetti di valore in più tutto ciò che può servire per una fuga. Noi lavoratori della kuche dobbiamo consegnare ogni sera tutti i ferri del mestiere, altra briga per il sottoscritto. Continuano ad arrivare pacchi, ma per me nulla, chissà quando vorranno farsi vedere, comincio a sentirne urgente bisogno, mi ero abituato troppo bene ora, anche con le patate attraverso mattoni, non c’è più nulla da fare ed è un grave peccato. Bisogna aver pazienza, va a pochi e poi faremo il tanto sospirato ritorno ai nostri cari e bei paesi d’Italia.

mercoledì 11 giugno 2014

11 giugno 1944

Lo sbarco è andato benone, per di più e verissima anche la notizia del libero passaggio di truppe inglesi attraverso la Turchia. Meglio di così non potrebbe andare. La va a -99, so alèghér Martì che sono pochi. Ricevuta una lettera da Bice del 28 aprile, referto Marchioni, è pazza, non sono del suo parere tanto più ora. Altra lettera di Bice con le stesse intenzioni e così sono un po’ arrabbiato con tutti quei di casa. Ottime parole della buona Maria Guerrini e sorella, almeno fossi insieme col buon Pedrini Angiolino, quanta compagnia ci terremmo e come andrebbe meglio in tutto, soprattutto per il morale.

martedì 10 giugno 2014

10 giugno 1944

Anniversario della festa del reggimento – 6° alpini Ortigara – Ricordi delle sbronze con relativi arresti dell’anno scorso in quel di Salò. Lo festeggeremo l’anno prossimo, anche per questo ora non ho proprio nulla a disposizione per tale scopo. Posta e pacchi ancora nulla, Morandini ha avuto un pacco e posta in data 24/5 così pure Bernardi e Bianchini. Tomaselli partito di nuovo, ma ora al campo di concentramento di Versen. Continuo la solita vita, passaggio di intere armate inglesi attraverso la Turchia per di più in Francia avanzano a più non posso. Una colonna verso Parigi, un'altra all'interno. Se le cose procedono di questo passo arrivo a casa che l’uva è ancora acerba; magari fosse vero. Lunghe discussioni per il campo, cambiamo tutti da pessimisti a ottimisti, vedremo la realtà dei fatti, per me la va a 100 giorni e non più di vita in Germania, vedremo se indovino.

lunedì 9 giugno 2014

9 giugno 1944

Iniziamo con oggi il 10° mese di prigionia, ma andrà certo a pochi, tutto è vero per lo sbarco. Ora aspetto luglio per l’offensiva russa ed in agosto la Sig.ra Germania avrà finito di vivere e faremo ritorno tutti presso i nostri cari. Son lieto di tornare in tale tempo così farò i lavori previsti alle case d’abitazione di Vezza e mi preparo a ricevere per l’altra estate tutti i miei amici e colleghi di naia e di prigionia. Il Capitano Tedesco regala a noi muratori una pagnotta, è la terza così supplisco un po’ alla deficienza dei pacchi che per me sono realmente un arcaismo, speriamo però che presto si facciano vedere. Attendo pure con ansia posta da casa e da Gregorini, sono ansioso soprattutto per quest’ultima. I ranci sono discreti, il Capitano Mazzucchelli è in gamba in questo campo e le camorre sono limitatissime. Cosa strana fra noi Italiani. Ottimo minestrone di riso, verdura e patate col buon Corrado Zamboni.

domenica 8 giugno 2014

8 giugno 1944

Nulla di speciale, per quanto riguarda lo sbarco, è cosa certissima e sembra anche in proporzioni piuttosto rilevanti. I tedeschi sono nervosissimi poiché nessuno più vuole aderire al lavoro e gli aderenti non accettano nessuna condizione. Tomaselli è ritornato al lager di concentramento. Il lavoro in una caserma per la naia tedesca non gli andava. Ora tutti sono ottimisti e condividono con me che alla stagione dell’uva si ritornerà nella nostra bella Italia. Molti pacchi continuano a distribuire, ma per me nulla. La stessa sorte la segue il buon Morandini. Ottima polenta col buon Zamboni Corrado, ingegnere di Bologna, Ben riuscita soprattutto per le mie buone qualità di cuoco.

sabato 7 giugno 2014

7 giugno 1944

Anche oggi piove e fa freddo altro che giugno ma aprile delle nostre regioni, di Vezza. Brutti paesi sono questi adatti solo per orsi e lupi. Sono arrivati altri pacchi, ma per me nulla. Inviati a casa ieri due bollettini pacco. Siamo così a 15 e solo 7 dei quali 6 con bollettino mi sono giunti. Scritta una cartolina a Bice in risposta alla sua lettera ed una alle sorelle Gregorini. Spero che nella prossima mi diano notizie più confortanti per Magda. Dal comandante del campo, noi lavoratori di cucine del lager otteniamo un bollettino pacco, lo invierò domani a casa e speriamo che qualcosa arrivi.

venerdì 6 giugno 2014

6 giugno 1944

Giornata di acqua e freddo. I tedeschi sono nervosissimi, mettono un mucchio di restrizioni, vogliono rubarci anche quel poco che siamo riusciti a sottrarre dalla loro ingordigia. Adunata improvvisa alle ore 14. Ci comunicano che saranno più rigorosi con noi. Non possiamo uscire dalle baracche durante le ore di buio poiché sparano. Dobbiamo consegnare tutti gli oggetti di valore e indumenti civili. Contemporaneamente si sparge la voce di sbarchi nella Francia meridionale, sembra tra Tolone e Marsiglia. Tale voce viene dapprima confermata da una tredicina di ufficiali provenienti da Wessen e poi dai lavoratori soldati nostri presso i contadini tedeschi, Cipani di Maderno sul Garda mi conferma di averlo sentito alla radio. A lui posso credere, così il morale si rialza molto e voci di discussione si intensificano e sono tutt'una nel campo. Tutti diventano ottimisti e anch'io confermo maggiormente la mia idea che per la stagione dell’uva tutto sarà finito. A festeggiamento di tale notizia mi mangio un’abbondantissima minestra densa di riso e patate e orzo di razione. Per la prima volta in nove mesi sento di non poter proprio più mangiare perché non ce ne sta e solo dopo un paio d’ore riesco a mangiare la minestra avanzata.

D-Day

Questa mattina, alle ore 6.30 ha inizio l'operazione militare denominata operazione Neptune.
Un forte contingente militare angloamericano, con un assalto aviotrasportato e uno anfibio cerca di stabilire una testa di ponte in Normandia per la successiva riconquista dell'Europa.
L'operazione durerà diversi giorni (si concluderà formalmente il 30 giugno), ed avrà il successo sperato.


Il memorial per i soldati americani morti durante la seconda guerra mondiale a Washington

giovedì 5 giugno 2014

5 giugno 1944

Conoscenza e confidenza col S. Tenente Morandini di Bienno, lui sposato da sette anni con una bambina di sei, siamo delle stesse idee, ottimisti ma non esagerati. Colloquio sulla nostra vita naiesca, lui sarebbe più vecchio (1911), è stato ben più fortunato, ha quasi la metà di servizio del sottoscritto, è segretario comunale, è stato ad Incudine. Giornata calma alle cucine, per di più i muratori passano con me fochisti, così il mio lavoro si limita a tre ore giornaliere e così ho modo di sistemare un po’ la mia roba, riparo calze, pantaloni, e soprattutto il farsetto a maglia che ha le maniche a brandelli ridotto tale dalla lavanderia. In Italia gli anglo americani avanzano a più non posso e dopo un po’ di voci pro e contro anche i tedeschi stessi ammettono la perdita di Roma. Speriamo che subentri presto qualche grande novità altrimenti se la guerra continua solo in Italia ce la distruggono tutta, addio raccolto e previsioni di fame per il prossimo inverno nelle nostre famiglie.

mercoledì 4 giugno 2014

4 giugno 1944

Giornata di grande ressa e lavoro alle cucine, io mi densifico la sbobba grazie alle patate che mi abbondano, con queste, acquisto anche una cartolina da inviare alle signorine Gregorini, che Iddio aiuti Magda nella sua guarigione, è tanto buona e fedele a Lui che certamente l’aiuterà per il meglio. Festa come tutte le altre. Presto andremo a passarle come da mio programma nel nostro bel Vezza. Ho voglia matta di tornare a casa, molte novità mi attirano: 1° separazione dai Leggerini 2° conoscenza nuova nipote 3° conoscere fidanzato di Bice 4° collegamento ed accertamento malattia di Magda 5° ed è la più importante, ambientamento e sistemazione per la mia vita futura. In questa desidero al massimo sia fatto tutto per il meglio secondo la volontà di Dio, e solo per piacere a Lui. Studio dei nipoti Marino e Bacicia¹.


¹ figli del fratello Bortolo

martedì 3 giugno 2014

3 giugno 1944

Ultimata anche la seconda cucina. Ora funzionano in pieno ambedue e rendono bene, vedi risotti, pastasciutte, un mucchio di gnocchi di patate. Queste abbondano grandemente, è un bene poiché si rubano direttamente ai Tedeschi, così ne abbiamo tutti un grande vantaggio. Cifani mi procura un uovo e del latte con una scatola di lucido, così va benone e prolungo la durata dei pacchi, poiché i nuovi si fanno alquanto desiderare. E dire che ne arrivano continuamente ed a migliaia. Così è pure della posta, ma per me è realmente un arcaismo posta e pacchi. Comunque l’attività aerea continua e andrà a pochi, sento in me qualcosa che realmente alla stagione dell’uva rientreremo nella nostra bella Italia. Dopo tutto dobbiamo ringraziare Iddio anche di averci fatto passare questo periodo. Abbiamo imparato un mucchio di cose praticissime per la nostra vita futura: morale, religione, pratica di vivere in società, carità, egoismo.

lunedì 2 giugno 2014

2 giugno 1944

Il ricettario viveri funziona a più non posso. Ora passiamo al comico, esempio: riso melanconico 400 gr. di acqua 40 gr. di riso 4 gr. di sale cuocere per quattro ore e mischiare continuamente, ne esce un cibo squisitissimo , ottimo per krisgefangenen. Ci ridanno lo zucchero alla mano così ci rende di più e possiamo fare i dolci ecc.

domenica 1 giugno 2014

1 giugno 1944

E’ tornato il tempo rigido di prima, così altro che giugno, ma marzo/aprile al massimo si può paragonare col clima di Vezza. Ottime patate condite con olio d’oliva in compagnia di Bianchini e Bernardi. Loro continuano a ricevere posta e recentissima. Ricevuta una cartolina dalle signorine Gregorini: mi comunicano che Magda è ancora ammalata e che le cose van piuttosto male poiché è gravissima. Che Iddio la salvi così se vorrà al mio ritorno potremmo forse anche comprenderci nei nostri intendimenti. Intensificherò le preghiere per lei in modo che Dio le conceda la grazia di ritornare in piena salute come prima. Questa notizia ha abbassato un po’ il mio spirito di morale, ma la fede in Dio ne è il miglior conforto, continuiamo a pregare e otterremo. Il lavoro delle cucine si fa un po’ pesante ma coi mattoni troviamo patate e intensifichiamo così la sbobba.

sabato 31 maggio 2014

31 maggio 1944

L’attività aerea solita, ma nessuna novità importante in vista. Grande minestrone di patate e riso coi soci Bianchini e Bernardi riuscito ottimo e abbondante. Le patate fruttano bene grazie al servizio mattoni. Bernardi ha il secondo pacco in due giorni, per me ancora nulla. Speriamo presto ne sento il bisogno. In commercio guadagno una razione di pane e va benone ed anche un uovo che mi cucino al burro. Quale gusto dopo tanto tempo di completa mancanza di tali cibi sani. Altro mese terminato sotto mamma naia, è il 57° ora la andrà a pochi, speriamo.

venerdì 30 maggio 2014

30 maggio 1944

Arrivati altri mille pacchi, sono più di quattromila in tutto, speriamo che ce ne sia qualcuno anche per me. Lavoro sabbia, ma patate non ne vogliono venir fuori. Accensione della nuova stufa, nessun risultato speciale anche questa screpola come l’altra, è proprio deficienza di materiale scarto e inadatto al forte calore sviluppato dai quattro forni a pieno calore, quanta torba se ne va!!! Meglio che se ne consumi molta. Bollettini soliti nulla di speciale.

giovedì 29 maggio 2014

29 maggio 1944

Giornata caldissima, i cruchi che continuano a far festa, festeggiano grandemente la festa delle pentecoste. Si continua il lavoro delle cucine, è in progetto anche la costruzione della tettoia, ma vogliono dare poco materiale, son poveri. Enorme passaggio di apparecchi bombardieri anglo americani indisturbati. Vanno a Berlino, speriamo che si sia alla seconda fase e che il bello della terza venga in fretta. I pacchi son diminuiti e la roba manca, ne segue una calma nelle nostre cucine.

mercoledì 28 maggio 2014

28 maggio 1944

Festa delle Pentecoste. I cruchi la festeggiano grandemente, come da noi il ferragosto. Ci trattano discretamente anche coi viveri. Solito pane e margarina, un pezzo di carne tipo razione nostri soldati abbondante. (la prima dopo nove mesi), un po’ di patate lesse e un ottimo sugo, così con un po’ di pancetta e di formaggio faccio un discreto pranzetto. Trovo anche un amico del Tenente Bartale che mi regala un po’ di tabacco e ne ricavo una buona pipata; mancava un buon bicchiere di nero e poi sarei stato al completo. Giornata di ressa alle cucine. La va avanti mica male anche con l’attività aerea. Un cruco mi dice d'affrettare i lavori della seconda cucina perché altrimenti finisce prima la guerra e non facciamo in tempo ad usarla. Speriamo si avveri almeno in parte e alla stagione dell’uva si ritorni nella nostra bella Italia. Ricordi delle belle giornate e del magnifico paesaggio di Salò¹ nei mesi di maggio-giugno-luglio 1943.



¹ a Salò era la sede del battaglione

martedì 27 maggio 2014

27 maggio 1944

S. Paganino. I miei non prendono ancora nulla, speriamo si decidono e qualcosa ne cavino, sarà poco, ma tutto aiuta a tirar avanti. Richiesta al “Fondo europeo di soccorso agli studenti”

1° Testo pratico di ragioneria Ceccarelli I° e II° volume –

2° Testo pratico di contabilità computisteria

3° Una letteratura italiana Momigliano

4° L’educazione del cuore di Carlo Gnocchi


Se mi arrivassero i primi tre avrei modo d’educarmi un po’ per quella che sarà la mia vita di domani e così trarrei qualcosa di utile anche da questo periodo di prigionia.

lunedì 26 maggio 2014

26 maggio 1944

Partiti 20 lavoratori cuoio e i tessili. Sembra che stiano discretamente bene anche coi viveri e trattamento, vedremo se Regola mi scriverà qualcosa, posta e pacchi ne arrivano pochissimi ne desidererei proprio, ora i viveri volgono alla fine. Comunque per una decina di giorni tiriamo avanti ancora bene. Dovrebbero andarmi bene quei due o tre contratti di pane che ho in giro, allora potrei tirare anche 15 giorni ancora. Bazzanella va benissimo alla cartai e ne è soddisfatto. Attendo posta, posta, posta da tutti i miei 4 corrispondenti. Giornata piovosa. I contadini sono preoccupati per il raccolto poiché invece di un mese di maggio come realmente siamo, sembra marzo/aprile tutt'al più. Anche la natura è contraria alla Sig.ra Germania. Attendiamo la stagione dell’uva con essa il rientro in Italia, Vezza …. Vezza…. Conoscenza col S. Tenente Butturini di Prevalle, fratello del povero Dario morto per congelamento in Albania, ottimo ragazzo, fidanzato, è della mia età e ha fatto due anni di naia meno di me. Discussione fra i soldati e ufficiali nella ressa intorno alle cucine: dignità!!

domenica 25 maggio 2014

25 maggio 1944

Finalmente si sono avuti tre giorni non dico belli ma discreti. Lodi del capitano tedesco per il mantenimento e il funzionamento della stufa. Programmato un altro budino e patate lesse condite con l’olio d’oliva di Bernardi. Sbobba me ne danno poca e se va così il lavoro è troppo. Comunque mi serve per passatempo ed anche per la sbobba cercheremo di combinare qualcosa poiché siamo alla fine dei pacchi e conviene che tenga duro con l’impiego ottenuto. Anche Bazzanella si è sistemato alla cartai. Là ci starà bene e migliorerà la sua posizione dal lato cibarie. Qui si tira tutto per tutto per la fame. Quale esperienza facciamo in merito alla nostra vita futura. La seconda cucina riesce ottimamente costruita evitando tutti i difetti della prima e con maggior calma. Inviata a Giuseppe una lettera in risposta a quella di Bortolo, fra un mese vedremo i loro pareri e la portata degli eventi bellici. Qualcosa di nuovo ci sarà, speriamo che faccia prevedere presto la fine.

sabato 24 maggio 2014

24 maggio 1944

Anniversario dell’entrata in guerra contro l’Austria e la Germania nel 1915, ora siamo loro prigionieri, sveglia al canto della canzone del Piave e Monte Grappa. Allora siano stati vincitori, lo saremo in parte anche questa volta. Richiesta di circa 300 lavoratori agricoli, aderiscono in parecchi anche gente che in precedenza non aveva aderito, Ten. Giordano si mette in nota. La minestra con Bernardi e Bianchini viene ottima. Giunta una lettera di Bortolo in risposta alla mia prima spedita da qui. Marchioni è a casa e chissà cosa avrà raccontato ai miei che mi propongono d'aderire alla repubblica. Non sono del loro parere e preferisco che mi chiariscano meglio le cose, se ne hanno scapito a mantenere questa posizione allora sì aderiremo altrimenti mi manterrò tale fino alle fine.