venerdì 4 aprile 2014

4 aprile 1944


Finalmente ci permettono di inviare a casa una cartolina. Non si conosce ancora però il nostro indirizzo, chissà quindi quando arriverà a destinazione. Ho scritto a papà, particolarmente ricordando il grande affetto dimostratomi nel mese di licenza di un anno fa. Miei propositi per l’avvenire, programma di immediato impiego appena arrivo a casa: non voglio perdere un’ora, deciso a tutto. Speriamo nella comprensione reciproca di noi tre fratelli. Dovrebbe essere un bene maggiore per tutti e tre. Si inizia un corso di conferenze per preparazione alla S. Pasqua a mezzo di uno studente in teologia dato che i tedeschi non ci concedono un cappellano, ci vorrebbe però almeno il Prof. Lazzati o don Costantino Noci. Quelli si, erano persone profonde, coltissime e praticissime per l’ambiente intellettuale ed ufficiale che c’è qui. Il bollettino è discreto. La voce della patria è proprio inverosimile al completo. Non si è mai visto infliggere ai provenienti dall’est, sconfitti sulla linea Polonia Transcarpazi Moldavia – vedi turchi passati fin a sud est, e poi il fatto di ritirarsi in grande senza lasciarsi circondare non è da vantarsi come di una vittoria. Continuano i bombardamenti terroristici in grande da parte degli inglesi, lo ammettono i bollettini stessi tedeschi, vedremo fino a che punto arriveranno con questi terribili disastri di abitati, popolazione civile e tutto insomma.  

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