venerdì 31 ottobre 2014
31 ottobre 1944
Ultimato anche questo mese 14° di prigionia senza una conclusione della guerra. Dove lo faremo il S. Natale? Saremo ancora in queste condizioni. Non riesco a convincermi. Nel nuovo arrivo dei pacchi ne son giunti 6 per la combriccola e fortunatamente tutti viveri così con l’aumento di 6 kg e 600 grammi avuti in distribuzione il sacco si riempie. All’altro campo han dato 1 e 600 a testa e non è ancora terminata. Ottimo risotto col componente tavolo 10 di Kleve. Ieri sera ricordi di torta di patate aimè come condimento solo 4 cucchiai di olio e 1 scatola di carne e c’erano circa 6 kg di patate. Tempo pessimo pioggia continua e fango, umidità e freddo. Quando abbandoneremo per sempre questi selvaggi paesaggi da cruchi o meglio lupi della Siberia?
Ricomincio il lavoro di pellicceria. Giubbotto per il Tenente Bernini di Firenze del Battaglione Verona. Guadagno così un po’ di tabacco che convertiremo in qualcosa di più utile.
domenica 26 ottobre 2014
26 ottobre 1944
Ancora nulla di notevole da segnalare per noi. Notizie sempre buone ma nulla di conclusivo. Si tira avanti giocando a bocce e con un gavettino di riso in sei al giorno. Almeno durasse sempre. Giunto del riso dall’Italia. Quante discussioni siam sempre in tutto e per tutto Italiani egoisti. Memorande partite a carte con Morandini. Ottime discussioni e propositi di serio lavoro quando saremo di nuovo alle nostre case col buon e sempre ottimo Pedrini Angiolino. Suo sogno di nostra vita da Partigiani contro i cruchi in quel di Val Grande e Val Trompia con soldati e muli della 53° Malintesa. Bezzi e Salan avuto un pacco, per noi nulla siccome non siamo giovani del campo ci tratta malissimo cameratismo. W l’Italia. Un grano di frumento per un solco. Raddoppiato 64 volte allegher.
mercoledì 22 ottobre 2014
22 ottobre 1944
Penultima domenica di ottobre Festa missionaria. Non mi resta che offrire per queste, date le mie condizioni, che la preghiera e le mie sofferenze e privazioni. Inviata a Giuseppe una lettera. Ascoltare solo me è Iddio. Giunti posta e pacchi per me nulla, 2 pacchi per Gianni uno per Tognù. Che sian tutti viveri così la società potrà tirar avanti discretamente bene. Giornata grigia e freddissima tipo giorni della merla da noi. Notizie discrete sempre ma nulla di sostanzialmente conclusivo. Appello di Hitler, dai 16 ai 60 alle armi, non c’è male. Ottimo discorso per la prossima pace fatto dal Sommo Pontefice. Almeno i governanti lo ascoltassero e ne prendessero lo spunto per le trattative di pace. Solo così si potrebbe arrivare alla vera pace di tutti i popoli di tutto il mondo. Allarme aereo tanto per cambiare. Povera Germania come è conciata; ed ancora hanno il coraggio di continuare la guerra. Tornano i dolori alle ginocchia e alla schiena dolci regali e ricordi della vita odierna e di mamma naia. Inviata una lettera al Capitano Buttura che a mezzo Salan so che si trova nel campo di Wissendarw.
sabato 18 ottobre 2014
18 ottobre 1944
Giunta posta e pacchi ma per me ancora nulla. Tutto ciò per me è proprio un arcaismo. Certissima ormai anche la capitolazione dell’Ungheria. Una sua armata combatte già a fianco dei Russi. Dalli dalli verrà un giorno in cui sarà stanca di prenderle la signora Germania. E quello sarà la nostra liberazione.
giovedì 16 ottobre 2014
16 ottobre 1944
Grandi discussioni per i viveri in arrivo fra ufficiali anziani di questo campo e noi di Oberlangen. Mi auguro che rientrando in Italia per quanto riguarda naia tutto proceda secondo i pareri di Bezzi di Ponte di Legno e cioè: arrivo contumacia (15 gg) licenza di convalescenza con paga regolare di stipendio di due o tre mesi presentazione ai depositi o distretti regolarizzazione pratiche e paga di prigionia indi immediato congedo esclusi i volontari. Non sarò certamente fra questi. Ottimo il romanzo di A. Fogazzaro, “Piccolo mondo antico”. Ottime notizie militari soprattutto da come procedono le operazioni in Ungheria.
lunedì 13 ottobre 2014
13 ottobre 1944
Giunti 2 pacchi ottimi sotto ogni aspetto a Erme così il morale della società si solleva. Discussione con Gianni riguardo ai suoi fratelli Lino e Piera. Non mi auguro nei loro panni in tali momenti. Il campo di massima è pessimista. Comunque alla fine io spero sempre in meglio e presto con massima fede in questo mese del S. Rosario che la provvidenza ottenga da Signore la grazia della pace giusta e tanto auspicata. Avran così termine anche i terribili bombardamenti di distruzione. Giunta anche posta ma per me nulla. Quando arriverà? Ora la desidero più d’ogni cosa. Ricordi di commercio malandato inerente a pantaloni e giacca a vento. Domani compleanno sorella Caterina ascolterò in sua grazia una S. Messa. Giunti prigionieri polacchi a loro immediatamente son stati distribuiti i pacchi della C. R. internazionale e quindi commercio con noi per sigarette. Il campo diventa così più che internazionale. Italiani, Francesi, Serbi, Russi, Polacchi e Rumeni, nientemeno che le 6 maggiori potenze d’Europa mancan solo gli Inglesi.
venerdì 10 ottobre 2014
10 ottobre 1944
Nulla di notevole all’infuori della distribuzione (dopo tante discussioni) di ben 18 formaggini e 8 gallette e ½ a testa, è promessa anche 1 scatola di latte condensato e ¾. Vedremo. Dopo 13 mesi è la prima volta che qualcuno del mondo si ricorda di noi. Tiriamo avanti con riso quasi melanconico è una fortuna che abbiamo abbondanti patate alla mano così combiniamo discrete minestre almeno per densità. Non regna tanta armonia nella nostra combriccola interna. Tutti lodano solo il proprio avere. Continua tempo cattivo. Tognù un altro pacco, ottimo. Giunta posta, ma per me ancora nulla. Inviata una lettera a Bice e partita con le cartoline scritte antecedentemente.
mercoledì 8 ottobre 2014
8 ottobre 1944
Tanto per cambiare ieri trasferimento dalla Camerata 5A (eravamo 224) siam passati alla baracca 57, cameretta n° 6 (siam 22). Da bravi alpini fedeli alle nostre tradizioni ci sistemiamo il meglio possibile. Sempre sott’inteso coi mezzi che può avere un Krisgefangene sotto i cruchi. Finalmente oggi parte la posta; eran ben 2 mesi che non scrivevo più. Inviata 1 cartolina a casa ed una a Giuseppe. Costruiti un ottimo paio di zoccoli. La stanza è allegra come pure la combricola che vi abita. Meno mio cugino che è egoista e l’ignorante che si da parecchie arie e ha da dire con tutti. Nei miei riguardi poi raggiunge il massimo; comunque speriamo finisca presto così sarà molto meglio per ambedue andar d’accordo.
Inviata una lettera a Bice. Speriamo di potermi presto riunire ai miei cari ora da troppo tempo son diviso e anche il morale incomincia ad ammalarsi della psicosi del reticolato. Discussione con Bezzi per l’ambiente dei nostri paesi. Faccenda Gregorini. Son contento di esser stato sincero e di avergli detta la verità tutta la verità. Creda o non creda. E quando arriverò mi comporterò come ho detto. Tempo piovoso ed umido.
Inviata una lettera a Bice. Speriamo di potermi presto riunire ai miei cari ora da troppo tempo son diviso e anche il morale incomincia ad ammalarsi della psicosi del reticolato. Discussione con Bezzi per l’ambiente dei nostri paesi. Faccenda Gregorini. Son contento di esser stato sincero e di avergli detta la verità tutta la verità. Creda o non creda. E quando arriverò mi comporterò come ho detto. Tempo piovoso ed umido.
lunedì 6 ottobre 2014
6 ottobre 1944
Ieri Tognù ha avuto un pacco avariato oggi Gianni e Fanetti uno a testa ed ambedue in ottimo stato. Così la società dei camuni ha un rinnovo di calorie ed il tempo si fa un po’ più chiaro. Arrivata un mucchio di posta, per me nulla. Notizie sulla falsa propaganda della nostra libertà col 1° settembre per il lavoro, speriamo che i miei non dian retta a nessuno e non mi mandino alcun indumento. Ultimato il commento ad "Alba d’Amore" del professor Lazzati di Milano. Quanti ottimi consigli che Iddio mi aiuti affinché possa il maggior possibile avvicinarmi a quella santa e pura verità così chiaramente e lungamente illustrata. Bollettini discreti ma va sempre troppo per le lunghe. Voci di nostro trattenimento alle armi ancora per due anni. Addio miei castelli e programmi nell’ambito della mia famiglia. Comunque siano e saranno le cose che Iddio e la mia cara mamma mi tengono sempre la loro valida mano sul capo in modo che agisca sempre secondo la volontà divina e per maggior gloria di Gesù Cristo. Domani inizierò la pratica del 9 primi venerdì di ogni mese, che possa condurla a termine e possa anzitutto farla in modo da poter usufruire di tutti i tesori di grazie che da essa vengono.
sabato 4 ottobre 2014
4 ottobre 1944
Siam di nuovo tornati all’ora solare. Auguriamoci che non ci sia più la necessità di cambiar orario. Finalmente hanno aperto i reticolati ed ieri ho potuto riabbracciare il buon Salan Sottotenente Diego e Bezzi di Ponte. Giornata da calzolaio: riparate ben 5 paia di scarpe con fior di cuciture e chiodature di suole e tacchi. Così ho passato il tempo lavorando.
giovedì 2 ottobre 2014
2 ottobre 1944
Anche settembre 1944 se ne è andato. 13° mese di prigionia. 61° mese di vita militare. Non faccio commenti solo due giorni di questo mese
1-09-42 - 8-09-43 hanno per me ricordi che non potrò mai dimenticare finché vivrò su questa terra. Ricordi che hanno influito grandemente sul mio carattere di uomo, di giovante, di alpino e di italiano.
Lungo discorso in merito ieri sera col buon Pedrini. Quello sarà senz’altro il mio più grande amico nella vita futura. Il nostro carattere, le nostre aspirazioni di vita sana, allegra e tranquilla nell’operosità onesta campestre ci han uniti in modo soprannaturale. Ambedue siamo innamorati della famiglia cristiana-cattolica. Che Iddio ci aiuti a mettere in pratica i nostri desiderata. Da tredici mesi non siamo che dei numeri e null’altro. La nostra personalità e volontà è stata annullata nel vero senso della parola. Per conto mio in questo periodo di prigionia ho avuto modo di ritrovare un po’ me stesso, di scontare i miei peccati, di conoscere il prossimo e quale comportamento devo usare con esso, sia civile che clero. Per quest’ultimo lo giudicherò e seguirò solo da quanto dicono rivestiti della loro veste di apostolo e non criticherò mai le loro opere. Devo pensare che anche loro hanno un corpo di carne e ossa come noi e come tale è soggetto alle nostre stesse leggi. Vezza, Vezza. Italia, Italia. Ci è giunto il discorso di Ciorcil, ministro inglese. Dobbiamo ringraziare Iddio che ha salvata la nostra patria che continui a guidarla nella sua rinascita e questo periodo gli sia servito come purgatorio. Risorgi dunque trionfante, vedi vangelo di ieri, ti siano rimessi i tuoi peccati, dice Gesù al paralitico. Questo e la popolazione restano incantati di fronte a tale affermazione se tale frase fosse rivolta a noi che chiediamo: “ci siano aperti i reticolati onde ritornare alla vita”. Tale implorazione avrà un forte valore per chi ha saputo scontare i propri peccati e prepararsi alla vita futura. Pregherò dunque Iddio, come mi diceva ottimamente un cappellano al commento del vangelo, che mi apra la strada onde possa riprendere la vita operosa di lavoro e fatica fisica e sviluppare nel limite del possibile i miei castelli più o meno incantati. Oltre a questo col mio rientro in patria ridarò a mio padre un po’ di vita di pace a Lui che sempre ha tribolato soprattutto per dispiaceri di disgrazie capitati in ogni campo ai suoi copiosi figli. Che possa almeno passare qualche anno in completa serenità. A ciò la nostra cara mamma contribuirà dall’alto in comunione con le care sorelle Vittorina e Giovannina e i piccoli fratellini e sorelline. Trovato l’ottimo Salan Sottotenente Diego. Ottimo si è dimostrato nei nostri riguardi dopo tanto tempo ch’eravamo separati. Ottimi sentimenti d’amicizia con me e Angiolino, con tutti gli alpini della malintesa e ottimi sentimenti d’amor patrio e di programmi per la vita prossima civile. Letti due discreti libri “Vita serena” di Zylaj e “L’arcobaleno sull’abisso" di N. Salvaneschi. Ottimo quest’ultimo moralmente sebbene non sia tanto profondo con l’argomento romanzesco universale da lui trattato.
I bollettini son buoni, le dichiarazioni di Stalin e Ciorcil pure. Auguriamoci che il mese del S. Rosario sia la fine e che per il S. Natale possiamo essere intorno ai nostri focolari nell’ambito delle nostre amate famiglie. Medesima e monotona vita nel campo. I cruchi son tutti e sempre “can tignosi” come dicevo con Pedrini. Solo il Sergente di Stablack e il Maresciallo di Kleve son degni di ricordo e di esser considerati uomini nostri pari che han saputo uscire dal regime cruco e considerarci con fraternità ed umanità. Finalmente un mattino incantevole come innumerevoli si contano nella nostra Italia. Ricordi e proponimenti per le partite a caccia-gite e al roccolo. Potessi almeno realizzare il mio intendimento di far stare nella prossima stagione di caccia mio padre al roccolo di Plazza!
1-09-42 - 8-09-43 hanno per me ricordi che non potrò mai dimenticare finché vivrò su questa terra. Ricordi che hanno influito grandemente sul mio carattere di uomo, di giovante, di alpino e di italiano.
Lungo discorso in merito ieri sera col buon Pedrini. Quello sarà senz’altro il mio più grande amico nella vita futura. Il nostro carattere, le nostre aspirazioni di vita sana, allegra e tranquilla nell’operosità onesta campestre ci han uniti in modo soprannaturale. Ambedue siamo innamorati della famiglia cristiana-cattolica. Che Iddio ci aiuti a mettere in pratica i nostri desiderata. Da tredici mesi non siamo che dei numeri e null’altro. La nostra personalità e volontà è stata annullata nel vero senso della parola. Per conto mio in questo periodo di prigionia ho avuto modo di ritrovare un po’ me stesso, di scontare i miei peccati, di conoscere il prossimo e quale comportamento devo usare con esso, sia civile che clero. Per quest’ultimo lo giudicherò e seguirò solo da quanto dicono rivestiti della loro veste di apostolo e non criticherò mai le loro opere. Devo pensare che anche loro hanno un corpo di carne e ossa come noi e come tale è soggetto alle nostre stesse leggi. Vezza, Vezza. Italia, Italia. Ci è giunto il discorso di Ciorcil, ministro inglese. Dobbiamo ringraziare Iddio che ha salvata la nostra patria che continui a guidarla nella sua rinascita e questo periodo gli sia servito come purgatorio. Risorgi dunque trionfante, vedi vangelo di ieri, ti siano rimessi i tuoi peccati, dice Gesù al paralitico. Questo e la popolazione restano incantati di fronte a tale affermazione se tale frase fosse rivolta a noi che chiediamo: “ci siano aperti i reticolati onde ritornare alla vita”. Tale implorazione avrà un forte valore per chi ha saputo scontare i propri peccati e prepararsi alla vita futura. Pregherò dunque Iddio, come mi diceva ottimamente un cappellano al commento del vangelo, che mi apra la strada onde possa riprendere la vita operosa di lavoro e fatica fisica e sviluppare nel limite del possibile i miei castelli più o meno incantati. Oltre a questo col mio rientro in patria ridarò a mio padre un po’ di vita di pace a Lui che sempre ha tribolato soprattutto per dispiaceri di disgrazie capitati in ogni campo ai suoi copiosi figli. Che possa almeno passare qualche anno in completa serenità. A ciò la nostra cara mamma contribuirà dall’alto in comunione con le care sorelle Vittorina e Giovannina e i piccoli fratellini e sorelline. Trovato l’ottimo Salan Sottotenente Diego. Ottimo si è dimostrato nei nostri riguardi dopo tanto tempo ch’eravamo separati. Ottimi sentimenti d’amicizia con me e Angiolino, con tutti gli alpini della malintesa e ottimi sentimenti d’amor patrio e di programmi per la vita prossima civile. Letti due discreti libri “Vita serena” di Zylaj e “L’arcobaleno sull’abisso" di N. Salvaneschi. Ottimo quest’ultimo moralmente sebbene non sia tanto profondo con l’argomento romanzesco universale da lui trattato.
I bollettini son buoni, le dichiarazioni di Stalin e Ciorcil pure. Auguriamoci che il mese del S. Rosario sia la fine e che per il S. Natale possiamo essere intorno ai nostri focolari nell’ambito delle nostre amate famiglie. Medesima e monotona vita nel campo. I cruchi son tutti e sempre “can tignosi” come dicevo con Pedrini. Solo il Sergente di Stablack e il Maresciallo di Kleve son degni di ricordo e di esser considerati uomini nostri pari che han saputo uscire dal regime cruco e considerarci con fraternità ed umanità. Finalmente un mattino incantevole come innumerevoli si contano nella nostra Italia. Ricordi e proponimenti per le partite a caccia-gite e al roccolo. Potessi almeno realizzare il mio intendimento di far stare nella prossima stagione di caccia mio padre al roccolo di Plazza!
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