sabato 31 gennaio 2015

31 gennaio 1945

Ecco ultimato anche il 1° mese del ’45, 17° di prigionia e 65° di mamma naia. Continua più che mai l’offensiva del lavoro. Ci prenotiamo nell’agricoltura onde evitare di essere coinvolti in una retata improvvisa però sembra che ci vogliano far partire ugualmente e subito speriamo che Iddio ci aiuti a ritardare il più possibile questa nostra partenza così gli eventi annullino ogni cosa. Notizie militari sono ottime i Russi avrebbero occupato niente meno che Stettino ed investita Dresda. Meglio di così non potrebbe andare loro però non ci danno né bollettini né giornali dal 26/1 us. Giornata di bonaccia dopo una nevicata notturna si è sciolta tutta la neve caduta e molta anche della vecchia. Così se la temperatura si rialza staremo un po’ meglio. Ieril'altro come accennato la provvidenza ci ha inviato 4 gallette e mezza oggi altre 4 e mezza e 1 scatola e mezza di latte condensato. Per domani è annunciato l’arrivo di altra roba del genere. Così si tira avanti bene e si migliorano le nostre condizioni di gran lunga. E pur essendo nero per l’offensiva del lavoro si tira a campà fidente nell’intervento di un ottimo consiglio divino su qualsiasi decisione. Son sempre del parere di rimanere il più possibile, così potrei avere almeno qualche notizia da casa e anche qualche pacco ma più di tutto per la posta. Spero e mi auguro che almeno loro abbiano mie continue notizie e giunga a destinazione l’ultima lettera inviata a Bice. Oggi con mia grande soddisfazione è arrivato il buon Pedrini m’auguro di non più dividermi da lui e rientrare nella nostra cara Bresa presto e assieme. Giunto con la sua combricola meno i fratelli Fillia. Arrivato anche Bezzi, fratelli Pedrini, D’Adda, Sinitner ecc… Manca solo Salan. Partiti per il lavoro Capitano Frulla, Tenente Ragusa ieri Lanzi, Cipolla. Oggi Langega, Mariot e …….. In più non della nostra baracca Capitano Signori, Ronchi, Usuelli.

giovedì 29 gennaio 2015

29 gennaio 1945

Provo una delle maggiori soddisfazioni di questi ultimi 17 mesi di mia vita; soddisfazione datami dai miei amici e compagni di sventura Gianni, Tognù, Fanetti, Erme e Garattini. Nell’occasione del mio compleanno fingono di non essersi ricordati onde poterlo festeggiare un po’ intimamente e con affetto anche dal lato mangereccio. Mentre io vedo che da ieri mattina vanno trafficando per preparare dolci e ogni cosa per bene come sempre. La vera amicizia è proprio la più bella e grande soddisfazione morale e materiale che un uomo possa avere nella sua vita. Ho modo così di rivivere un po’ di vita intima di una semplice umile famiglia cristiana. Continuo i ricordi delle dolorose giornate del gennaio 1943 in tutto e per tutto con tutti i cari compagni e alpini caduti, feriti, dispersi nell’immenso territorio Russo. Continuano ottimamente le azioni militari sul fronte Russo fra una settimana vedremo se i fatti volgano all’azione decisiva e ultima. Giunta galletta e latte condensato dal S.A.I.M. Cosa tanto desiderata che ci rallegra tanto più che il comandante del campo Colonnello Testa di Stato Maggiore ha saputo far le divisioni equamente, velocemente e in modo impeccabile. Così il morale in tutti si rialza enormemente e ci è di grande conforto per passare questo duro e rigido periodo di prigionia con una temperatura sempre inferiore agli 0 gradi. Un cruccio enorme è la mancanza di posta 5 mesi da casa e 4 da Bice. Speriamo che la Divina Provvidenza come assiste tanto scrupolosamente me così sia generosa con tutti loro. Arriveranno gli ufficiali da S. Bostel e attendo con ansia l’ottimo amico Pedrini e Salan.

sabato 24 gennaio 2015

24 gennaio 1945

Si continua la solita vita di gefangen alla meno peggio. Allietata in questi giorni dall’arrivo di pacchi alla combricola. 1 Tognù, 1 Erme, 1 Garattini e 2 il solito fortunato di Gianni, così anche dal lato viveri per un paio di settimane siamo di nuovo a posto. Avute pure 31 sigarette dal S.A.I.M. così i fumatori si son un po’ calmati io ho acquistato 1 cartolina d’inviare al Vicario 1 alle suore e una lettera per Bice per il mio testamento che Iddio la faccia giungere a destinazione e mi faccia avere la conferma così poi son tranquillo e disposto ad accettare ogni sua volontà in tutto e per tutto. Stamane han fatto una nuova retata di lavoratori ai Blocchi 7 e 8: Capitano Tisato,  Zermon e c. Speriamo di poter mantenere la nostra volontà e affidiamoci in completo alla protezione della Madonna “Mater boni consilii”. Giunto pure dal comando tedesco l’ordine d’obbligarietà al lavoro fino ai 60 esclusi solo i generali. Vedremo come andrà a finire e fin a che punto vuol arrivare tale gentaglia. Comunque le notizie militari sono ottime: i Russi stan facendo un altro saltone Tcesrokan, Crocowia, Kotuo, Latz, Kielce son già in mano ai Russi investita Brestlavia, Torn, Allestain e sono a 45 km da Danzica¹ se così continuano ormai la Germania non ha più alcun respiro fuori di sè. Senza essere pessimista a mio modesto modo di vedere se non è l’ultimo colpo per la Germania da parte dei Russi è senz’altro il penultimo ed al primo passo dopo di questo sarà certo la fine anche di questa nostra dura e tragica vitaccia di Krisgefangenen. In questi giorni vado rivivendo le giornate della seconda metà di gennaio del 1943 insaccati dai Russi del Don. Padgornayl, Opit, Postoyoly, Kransowca. Malacaiewca, Schellioabino, Binlowo, Nichitowca¹. E vado pregando per i poveri caduti. Tenente Cappellano, Sottotenente Fugalli, Sottotenente Grigio, Tenente Merlini, Simula, Bonera, Pasato, Donini, Colle, Antoniozzi, Rassega, Polini, Guadagnini, Cesco, Signoroni, Contrini, Sciopet ed i dispersi Tenente Pendali, Capitano Givanni, Sottotenente Nasari, fratelli Alberti ecc …


¹una mappa dei luoghi nominati come occupati dai russi si può trovare qui
²una mappa del primo ripiegamento si può trovare qui

sabato 17 gennaio 2015

17 gennaio 1945

Giunto l’altro giorno un biglietto di Pedrini. Portava il suo ottimo stato di salute ed anche di vita: sia per i viveri avuti dal S. A. I. M. che per un’ondata di pacchi dal Piemonte e quindi la sua combricola ha avuto un forte rialzo d’azioni. Fortunato, lui non può proprio dire d’aver provata la prigionia dal lato fame. 2 anni fa sul Don era il primo giorno che funzionavo da comandante di compagnia alpina.

venerdì 16 gennaio 2015

16 gennaio 1945

Memorie di 2 anni fa in 1° linea sul Don. Partiti altri lavoratori 5 nella nostra stube. Pascalli, Campobasso, Resiello, Frisoli, Capozzi. Ultimi tre meridionali. Letto un discreto giallo: La corona di carta di Ezio d’Errico. Ottimo detto: “Una buona sera si avvicina se ho lavorato tutto il giorno ……..”(onestamente). Il buon Nicoli finalmente ha ottenuto d’esser ricoverato al convalescenziario. Bozzanella cacciato dal suo impiego per mancata adesione al lavoro da parte del Capitano cruco. Così anch’io non son più tranquillo se mi lasceranno o no in pace i cruchi. Il bollettino tedesco annuncia attacchi Russi speriamo concludano una buona volta qualcosa si sostanziale e non solo guadagni di terreno anche se questi sono enormi per noi contan ben poco ora siam tutti stanchi vogliamo la fine decisiva. Gita al bosco legna. Giornata anche oggi d’allarme.

mercoledì 14 gennaio 2015

14 gennaio 1945

Tanto per cambiare festa alquanto scialba per un povero krisgefangenen¹ che per di più ha dovuto fare il servizio di corvè armandosi di buon'ora di ramazza e poi provvedere al ritiro viveri per tutti i colleghi. Tiglio, patate, sbobba, pane, zucchero, marmellata, margarina. Quanta roba! … E pensare che tutto era suddiviso in gg … Lungo allarme. Quando finirà anche questa azione tanto terrorizzante per tanti individui innocenti … Ancora nulla di posta speriamo di esser più tranquilli da questo lato al mio compleanno. Compleanno che si avvicina a grandi passi e sarà purtroppo triste e ancora buio come quello dell’anno scorso in quel di Deblin. Giunta una cartolina del Capitano Buttura al fratello del buon Diego Salan. Son contento che si trovi bene così si rimetterà un po’ in vita e di morale. Ora anche il buon Nicoli va rimettendosi ho riparato lui 1° calzoni, 2° calze, 3° passamontagna, 4° cappello, 5° sciarpa, 6° pancera, 7° guanti, 8° pantofole, 9° maglia, 10° cappotto così gli ho fatto un po’ da mamma ne son contentissimo di essergli stato utile. Soprattutto perché da lui non pretendo ricompensa alcuna. Così col buon Giordano Ermanno. Morandini ieri ha avuto il pacco gabinat². Quindi arriveranno anche i nostri dalla Val Camonica e così continueremo a mantenere la nostra posizione duri fino alla fine di tutto.

¹ prigioniero di guerra
² Il gabinat era il regalo che i padrini facevano ai loro figliocci nel giorni dell'Epifania

lunedì 12 gennaio 2015

12 gennaio 1945

Si continua ancora la solita vita; freddo e umidità in abbondanza. Gita legna per aver dal buon Bazza un po’ di sale continuiamo a far delle sbobbette per la sera così si inganna la pancia e tutto. Continuano a partir ufficiali per il lavoro tutti costretti dalla fame, freddo e tristissima nostra sistemazione. Aumenti di viveri nulla, riscaldamento nulla peggio di così non so dove potrebbero metterci. Da 5 mesi son senza notizie da casa ciò mi preoccupa soprattutto con le notizie giunte di mitragliamento battello lago d’Iseo (60 morti) in più, e per me preoccupante, bombardamento linea ferroviaria e stradale lungo il lago d’Iseo speriamo in bene e che la divina provvidenza assista tutti i miei cari famigliari e giunga a me presto qualcosa di preciso e di recente. Coll’arrivo del pacco ora la strada si è fatta, vedremo dunque se arrivano altri e notizie soprattutto.

sabato 10 gennaio 2015

10 gennaio 1945

Ieri giornata campale. Mattino bagno ottimo per gefangen¹ ma troppo veloce. Giunto finalmente 1 pacco purtroppo metà vestiario 1 paio di calze, 1 camicia, 1 maglietta, 1 paio di pantaloni. Per fortuna tutta roba vecchia ottimo salamino e pezzettone di formaggio con 1 kg circa di buon pane biscottato così la società rialza il morale e miglioriamo un po’ le nostre già tanto tristi condizioni di vita.


¹ prigionieri

mercoledì 7 gennaio 2015

7 gennaio 1945

Il clima è talmente rigido che non so mai decidermi a continuare il mio diario. Sebbene ci siano un mucchio di particolari notevoli da segnare. 1° continuano a partir lavoratori; la quasi totalità volontari obbligati dalle nostre sempre più infelici situazioni di abitazione e di viveri. Tre f. possono portar bene l’uomo alla tomba freddo, fame e fumo, così si può diventar anche tubercolosi. I cruchi ci permettono di sovente d’andar al bosco ma niente legna o carbone da parte loro così la baracca è peggio dello stallone di Reguc¹. Almeno quella ha le mura ben intonacate e non come questi prismi trasparenti. Bazzanella continua la sua vita impiegato nell’ufficio collocamento lavoratori. Mi sarà d’aiuto per rimanere il più possibile qua. Da Pedrini niente più dopo il biglietto avuto da Bergomi che ora fa la vita con Belleri dopo la partenza obbligata del suo amicone Aprili. C’è un po’ di malattia in giro. Morandini, Bettoni e Garattini da cinque giorni fan la vita del letto ed evitano anche l’adunata. A peggiorare ancor maggiormente le mie già tristi condizioni mi son tagliato ben bene il dito pollice della mano sinistra così ho perso parecchio sangue. Ricordare il trattamento dei medici che dato il giorno festivo non volevano nemmeno medicarmi. A mala pena ho ottenuto da un infermiere un po’ di disinfettante. Pulizia dell’infermiere e degli attrezzi. Terminate con l’Epifania ogni festa. Auguriamoci di non passarne altre lontane da casa ora son anni di fila. Russia, Deblin e Wisendorf. 1942-43, 1943-44, 1944-45. E il 1946 dove lo inizieremo? Comunque col buon Dio diciamo: sia fatta la sua volontà e cerchiamo d’esser allegri e di morale sempre più elevato. Dal lato religioso infatti ho passato anch’io ottime feste come non mai forse nemmeno a casa. Unico incidente oltre alle nostre condizioni è stata la mancanza assoluta di posta e pacchi. Causa son stati i continui spostamenti di questi ultimi mesi. Ma i cruchi potrebbero esser pur un po’ più solleciti nell’inviar la posta. Dall’agosto non so più nulla. Son quindi nelle stesse condizioni dell’anno scorso ora non ci son scuse. Il servizio di posta e pacchi dopo ben 17 mesi dovrebbe pur essere organizzato. Si è parlato anche di miglioramenti nella razione viveri ma tutte voci di campo quindi si continua a vivere col pane in 8 g. 200 circa, g. 25 di margarina, 25 g. di zucchero e 300 di patate alla mano. Questi ultimi tre pesi però sulla carta solo sono esatti, 2 distribuzioni di tiglio e 1 sbobba fatta con g 70 di farina, 12 di sale, 6 di funghi, 10 di grasso e 500 di rape. Con questo si dovrebbe vivere costantemente ammassati come pecore ed in locali che superano di poco gradi di temperatura 8-10 al massimo ed un clima esterno che oscilla dai 15 ai 2 sotto zero. Tolte pochissime ore di temperatura passabile. La neve ed il ghiaccio da quando siam qua son nostri compagni inseparabili. Unico passatempo è la passeggiata al bosco ci si distrae e si procura un po’ di combustibile necessario quanto il pane. Il solito fortunato di Gianni ha avuto 1 pacco viveri per l’Epifania così gli è arrivato anche il gabinat². E noi sei lo andiamo divorando facendo ricche minestre con g. 300 di riso, g. 75 di grasso, 1 cucchiaio d’olio d’oliva, 2 dadi e 6 razioni di patate- oppure g. 210 di pasta e 200 di farina gialla, 75 di grasso, 6 razioni di patate e 2 dadi. Oppure polenta con 6 razioni di patate 150 g. di margarina, 3 dadi e g. 360 di farina gialla e kg 2,5 di patate sempre però si è superata la misura di 1 litro. Gianni ha pure avuto 1 secondo pacco questo di vestiario ma anche più fortunato poiché i suoi intelligentemente gli han inviato indumenti di lana utilissimi e pantaloni e camicia della naia così i cruchi han sequestrato solo la giacca che fra l’altro era vecchia. Ha avuto pure con questo una scatola di marmellata, g. 800 di pasta e 2 bei filoncini di pane. E i miei quando arriveranno così almeno potrei qui contraccambiare tutti gli amici valligiani che mi aiutano da 5 mesi molto sensibilmente infatti io in questo periodo non ho avuto che 2 pacchi. Il buon Nicoli è ridotto in pessime condizioni speriamo che la divina provvidenza intervenga nel modo migliore poiché la sua salute mi sembra molto in pericolo.

¹Malga della Val Grande di Vezza d'Oglio tradizionale alpeggio della famiglia di Martino.

² Il gabinat era il regalo che i padrini facevano ai loro figliocci nel giorni dell'Epifania

venerdì 2 gennaio 2015

2 gennaio 1944

Ecco il 7° anno di mia vita intaccato dalla vita militare e tanto più in tristissime condizioni fisiche come non mai finora. Krisgefangenen e con una fame da non dirsi e tanto meno da ricordare. Ieri sera si è festeggiato con buoni compagni Reinà, Nesi, Redoano e  De Maria la ricorrenza di fine 1944 infausto e 1945. Meglio non far pronostici. Comunque la mia fede intangibile mi dice che questo è quello buono. Quello che mi ridarà sano e salvo nell’ambito della mia famiglia. Il festeggiamento sebbene con pochi mezzi e quindi scarso come carburante nutritivo è stato riuscitissimo in tutto e per tutto. Ricordare anzitutto la cura e finezza raggiunte nella presentazione e confezione del 2°e 3° piatto se tali si possono chiamare. Nesi Emilio si è rivelato in gambissima la sua arte in tale circostanza è stata veramente grande. Stamane mi ha anche espresso il desiderio di venire a far l’albergatore a Vezza. Farebbe certo fortuna ed il paese ne avrebbe un enorme bisogno di uno in gamba e veramente tagliato in tale professione.