mercoledì 25 febbraio 2015
25 febbraio 1945
Domenica scorsa son stato da Gianni trovato bene ottima impressione sul suo primo impiego e buona compagnia di compagni soldati italiani che lavorano pure loro presso contadini. Con loro passa pure molte sere così almeno può chiacchierare io sto diventando muto o meglio sordomuto. Comunque sia non voglio fare alcun sforzo per imparare questa maledetta lingua cruca. Settimana di trebbiatura di segale. Son riuscito a fornirne un paio di quintali anche ai poveri soldati italiani che lavorano qui nelle vicinanze così si sfamano un po’. Ricordare il loro infame trattamento da parte di questa gentaglia. Lavorano con la sentinella al fianco, malvestiti e pochissimo cibo. Fanno solo 2 feste all’anno Natale e Pasqua. Ricevuto oggi 25/2 in visita Gianni. Mia padrona non lo fa partecipe alla merenda (caffè trinchen) comunque una galletta col latte condensato. Non è già più gustato come al campo di concentramento ora che si gustano cibi scarsi ma naturali e a sufficienza.
mercoledì 11 febbraio 2015
SETTIMANA 11-12 febbraio 1945
Con mia grande sorpresa devo cambiare padrone. Non ne so il motivo comunque non mi è rimasto che obbedire. Graditissima visita da parte di Gianni. Pure lui si trova bene sotto ogni rapporto all’infuori del fatto dovere e dignità della nostra divisa. La gente presa a sè comprende le cose e ci tratta meglio che gli è possibile comunque deve obbedire agli ordini superiori che sono ultracategorici. Prima impressione della nuova sede di lavoro pessima stanza da letto ex magazzino frumento. Grande fattoria con 30 capi bovini, 20 maiali, 2 cavalli, 250 pecore e un trattore con ogni macchina agricola moderna. Il padrone partito da una settimana richiamato alle armi. Restano moglie 35 enne, 1 figlio 14-12, una bambina da 10 e un altro maschio da 8. Lavoro discretamente abbondante ma viveri a volontà; sistemata bene e migliore della precedente anche la stanza da letto. Partecipo in pieno alla vita famigliare in ogni luogo e allegria. Son con me a lavorare 1 giovane 23 enne belga, Renè Lefila, Westflaanderen Epestraet 38 Staden (Belgio), 1 polacco 22 enne Gustaw e una giovane 18 pure polacca (Befi). Come è avvenuto il mio trasferimento, così quest’ultima giovedì ha dovuto partire per l’Olanda almeno credeva e nello stesso giorno sono arrivate due antipatiche sebbene discrete prussiane evacuate per gli ultimi eventi bellici. Qui si vive completamente al buio di tutto non si sa nulla né di guerra né di politica. Comunque si tira a campà e giacché mi trovo discretamente voglio almeno per un mese rimettere un po’ a posto il mio fisico la cura delle uova va benissimo e poi faremo l’impossibile per tornare al lager e speriamo che pure finisca una buona volta. Campagna scarsa, selvaggina ottima oggi spargendo del concime si son viste ben 3 lepri e ben 9 (nove) caprioli. Tutti pacifici e tranquilli al pascolo a poca distanza da noi, 200-300 metri non più. Solo alle nostre grida e urla si son dati alla fuga.
sabato 7 febbraio 2015
SETTIMANA 4/2/11/2-1945
Mercoledì-Giovedì-Venerdì-Sabato: si lavora ma poco son buona gente pregano di frequente protestanti luterano. Si mangia a sufficienza per ora che l’appetito non si è ancora svegliato e che il lavoro è poco. La base di tutto son patate cucinate nei più svariati modi e con i più svariati companatici. Patate e formaggio, lardo, frutta sciroppata (pere, prugne), con sottaceti, patate fritte con cipolla. Poco pane niente riso o pasta. Al mattino una torta di patate alta un dito con miele. Di questo ce n’è in abbondanza. Si continua a spalmare. Questo è il loro modo di mangiare. Essen. Purtroppo non mi è possibile, sebbene abbia tanto insistito, andare da Gianni. È a 5 km da me ma ci vuole il permesso della polizia continuerò a insistere e speriamo d’ottenerlo per domenica 18 c.m. È un grande pasticcio non poter farsi comprendere. Comunque si tira avanti e sia fatta la volontà di Dio. Io tiro avanti per questo mese così mi rimetto un po’ e passa anche il più del freddo poi vedremo magari di rientrare nel lager se sarà possibile.
venerdì 6 febbraio 2015
SETTIMANA 4/2/11/2-1945
Martedì: sveglia ore 5. Gianni, Garattini, Erme indisposti per il troppo cibo d’ieri. Poveri stomaci in che misere condizioni sono per un po’ di 3 gallette e poco più in una giornata. Ore 9 si lascia anche il precampo con un borghese negriero e un poliziotto del fronte del lavoro. Si va a piedi alla stazione di Wietzendorf. Ci danno i viveri della giornata g. 30 di margarina, g. 500 pane e una 50 ina di g. di carne in scatola. Ore 14 partenza per Saltan per mancanza di vagoni passeggeri ci fanno viaggiare in carri scoperti con una spanna di letame. Per fortuna il viaggio è corto ore 14 ¾ arrivo a Saltan. In diciotto veniamo inviati all’ufficio smistamento lavoratori presso contadini (Bauer). Occhi, Gianni, Fanetti, Tognù, Erme, Garattini, Rossi, Nesi, Rejna, Redoano, De Maria, Manlio, Tarcoletti, Rizzacasa, Vistù, Colombo …………… I buoni amici Tognù, Fanetti, Erme e Garattini fanno di tutto per separarsi da me e Gianni così noi 2 andiamo più lontano a 24 km con Nesi e Rejna. Si prosegue dopo 2 ore di attesa alla stazione per Schneverdingen Gianni prosegue ancora una stazione spero di rivederlo nel domani. Nesi e Rejna a sinistra io a destra proseguo per 3 km e arrivo a destinazione in un paesino detto Insel. Accolto discretamente si mangia e poi letto di piume (slafen) non mi par vero! 1 lenzuolo pulito e cuscino e coperte di piume.
giovedì 5 febbraio 2015
SETTIMANA 4/2/11/2-1945
Lunedì: mattino si salutano gli amici tutti preoccupati per la prossima pure loro partenza per il lavoro. Ore 12:30 si esce dal lager siamo in 200. Ricupero i pantaloni civili avuti nel pacco. Sommaria rivista. Verso 3 coperte (deche) bacinella e cucchiaio. Si pernotta nel precampo e per fortuna con le gallette ci sfamiamo.
mercoledì 4 febbraio 2015
4 febbraio 1945
Domenica, bagno e disinfestazione ore 7. Discussione ben portata e vinta del Tenente Marasini contro il caporaletto cruco che urta bruscamente e maltratta un capitano. Giornata di neve e acqua colla maggioranza della prima. Resto normale vita di lager. Buone discussioni col sempre ottimo ed unico mio amico Pedrini Angiolino sembra proprio destino che noi due non si debba stare assieme. All’appello serale mi avvisano che per domani 5 ore 13 devo essere ai cancelli coi bagagli per esser inviato al lavoro. Il mio netto parere è questo: ho combattuto sul fronte Francese, su quello di Grecia-Albania, sul fronte Russo. Son stato ferito. Ho avute 2 decorazioni sul campo, una medaglia di bronzo e una d’argento, un’altra d’argento per via ordinaria e preferisco morire d’una fucilata che non pel lavoro al quale sono contrarissimo poiché la mia qualità e dignità d’ufficiale me lo vietano. Inoltre dopo un trattamento tale da parte dei cruchi di questi ultimi 18 mesi anche le mie condizioni di salute sono contrarissime. Serata nera per il nostro destino. Ottimi Capitano Maglio e Ceruti bellissimo artistico diario di quest’ultimo da ricordare onde avere un completo ricordo di questa vita. Siam destinati alla partenza e tutti contrari. Occhi, Fanetti, Tognù, Rizzi, Reyna, Garattini, Faustinelli, Nesi, Redoano, De Maria, Maglio, Sorughetti, Tarcoletti, Rizzacasa, Freganese, Freganese, Sanson, Vicentin, Mazzarotto, Franzini, Daniele Rossi Natale.
lunedì 2 febbraio 2015
2 febbraio 1945
Tempo di bonaccia ghiaccio e neve sono ormai scomparsi dalla vista. Ora siam nella fanga e nell’umidità di male in peggio. Comunque morale elevato per l’arrivo di viveri in totale in questi giorni abbiam avuto: 13 e ¾ gallette, 3 e ½ scatole latte condensato. Così colle buone notizie in gran parte confermate dai tedeschi stessi, il morale è elevato; il più che preoccupa è la faccenda del lavoro. Sempre con retate noi siamo agricoltori. Vedremo come andrà a finire. Speriamo di ritardare al massimo la partenza. Giunti 1200 ufficiali da Sant Bostel tutti stanchi pel maltrattamento, freddo ecc.. Il buon Pedrini va sistemandosi alla meglio è un po’ giù di morale per l’assenza di posta; in questo campo siamo alla pari è ormai il cruccio maggiore di noi provenienti da Oberlangen meno i soliti pochi fortunati. Nicoli uscito dal convalescenziario. Bazzanella sempre allegro e buon amico per tutto sia come consiglio che come aiuto col sale ecc. Giordano tira pure a campà è realmente da ammirare per la sua resistenza a questa tanto dura vita.
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