domenica 22 dicembre 2013
22 dicembre 1943
Riesco ad inviare in Italia una lettera destinata alla famiglia Pedrini in Brescia a mezzo alpino che accompagnava il Maggiore Vaccai. Da questo alpino assaggio il pane bianco, spalmato di burro - quale rosolio mi sembra e quale medicinale delizioso in confronto ai nostri comuni viveri. Il Maggiore Vaccari fa propaganda per la sottoscrizione al governo Repubblicano, siamo assicurati per quanto si diceva dal Ten. Col.lo Bracchi sig. Enrico. Hanno pure firmato Schileo, Comini, Carati, Baietti, Angeli, Marcolini, Fauri. Da ricordare la discussione fatta da me, Ten. Carluccio e Capitano Gaza col Maggiore Vaccari. Approviamo la mancanza di fiducia in noi da parte dei tedeschi e giustifichiamo di averci portati via dall'Italia come pure il maltrattamento dei primi due mesi, ma poi dovevano ricordarsi che eravamo degli ufficiali che fino a quel momento avevamo combattuto e versato sangue al loro fianco. Non dovevano quindi farci patir la fame ed umiliarci come continuano a fare. Ricordi del fronte russo. Vedi rivista del bagaglio, perfino un paio di suole di gomma si sono degnati di portar via e non rilasciano ricevuta alcuna. Per Natale nessuna assistenza, né da parte dei tedeschi né da parte del nostro governo. Niente posta e tanto meno pacchi. Con una cinghia dei giorni precedenti indimenticabile riusciamo tutti ad avere qualcosa in più per il S. Natale. Ricordi della sera. Intimità religiosa e famigliare S.Messa e S. Comunione a mezzanotte – Crostini e pasticci vari con Pedrini, rancio discreto e soprattutto un po' solido, sia a mezzogiorno che alla sera. Amicizia col Ten. Veterinario Bianchini Fernando, è dei nostri, vecchie famiglie sane e oneste di un tempo. Inoltre Ten. Vet. Tomaselli e Boari.
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