Anche oggi si sente la stanchezza per una fascina di legna, poveri noi se non finisce presto, almeno arrivassero pacchi. Altrimenti bisognerà cedere e per salvare almeno la salute aderire al lavoro. Che la provvidenza Divina provveda per il meglio.
Giunti altri 20 ufficiali da Sant Bostel e con essi il buon Bergomi da Castrezzato. Pessimismo anche a S. Bostel. Pedrini sta bene ciò mi conforta, almeno lui ha passato un Natale discreto speriamo che il prossimo sia di molto migliore e soprattutto intorno alla pace del focolare domestico. Oggi giornata di neve ma rabbia più che altro e quindi rigidissima. Anche il 44 sta samando¹ campana rotta meglio non pensare a questo anno per noi è stato proprio un nulla. Siam solo invecchiati (almeno lo fossimo di un solo anno) e non siam stati che dei numeri e preoccupazioni e carico per le nostre famiglie.
¹termine dialettale che letteralmente significa fuggire, qui sta per finire.
martedì 30 dicembre 2014
lunedì 29 dicembre 2014
29 dicembre 1944
Giornate rigide ma con sole mi richiamano il clima di Vezza. Gita al bosco con raccolta di legna così ci scalderemo un po’ poiché i cruchi ce ne dan ben poca. Quanti bei ricordi ci risveglia la mancanza dei reticolati ed il girovagare raccogliendo legna un po’ soli per il bosco! … Abbiam potuto constatare quanto siam deboli poiché per una fascina di medio peso siam rientrati stanchi morti e appena ce l’abbiam fatta.
venerdì 26 dicembre 2014
26 dicembre 1944
Inviata una lettera a casa così mi son unito un po’ più tangibilmente oltreché con la preghiera anche a tutti i miei famigliari indistintamente. Visitati tutti i presepi costruiti dai colleghi ufficiali del campo. Veri capolavori caratteristici sia come presepi per se stessi che come carattere d’ambiente in cui siamo. Si son fatti miracoli poiché mezzi non sono a nostra disposizione che buona volontà ed arte innata del popolo italiano. È vero che non bisogna aver nulla per creare dei capolavori. Se ogni comodità fosse stata a nostra disposizione certe soggettività e raffinatezze non si sarebbero certamente raggiunte. Ce ne sono di tutti i tipi e ricordare quello caratteristico del Gefangenen, quello caratteristico orientale, lo sfondo di un terzo senza contare le raffinatezze raggiunte negli altri a carattere normale. Un’infinità di statue e immagini in terra normale che han superato di molto lo scopo prefisso sia in tema di soggetto tentato che come perfezione per se stesse. Speriamo che il Messia accolga tutte queste nostre preghiere e sia datore della pace da noi tutti tanto auspicata. E per me in particolare dia alla nostra famiglia quel calore intimo di focolare domestico che può sorgere solo da umiltà e carità cristiana.
mercoledì 24 dicembre 2014
24 dicembre 1944
Vigilia S. Natale. Ricordi dei digiuni e delle belle mangiate di casonsei qui è stato ben più magro. Ottimo però il morale e benissimo come ricorrenza religiosa. Messa solenne e S. Comunione alle 17 affollatissima e ben riuscita. S. Natale sbobba omnibus, riso, pane, pasta, fagioli, castagne, ceci e fiocchi d’avena, carne. I cruchi non ci han dato proprio nulla. Noi la sera di Natale abbiamo fatto un discreto pranzo. Antipasto 1 fettina di pane e 1 di salame con un po’ di estratto di carne. Un ottimo risotto con patate ben condito grazie alla cinghia di margarina di 1 settimana e al buon salame di Ferruccio. Dolce con ½ kg di pane 3 razioni di margarina, 6 di zucchero e 6 di marmellata. Il tutto con un buon te e anche caffè offerto da De Maria, con la fisarmonica anche la serata è terminata con una certa allegria non pensando al freddo e al soffitto ghiacciato letteralmente. Smarrita la mia penna stilografica guadagnata col lavoro d’ago in quel di Dobbin.
martedì 23 dicembre 2014
23 dicembre 1944
Il S. Natale si avvicina a grandi passi, nulla d’invariato nella nostra vita. Fa un freddo cane in queste stalle tipo stalloni di Reguc¹. Niente posta e niente pacchi così anche dal lato mangereccio anche il Natale 1944 sarà triste. Auguriamoci che sia l’ultimo. Spiritualmente abbiamo la possibilità di passarlo bene i cappellani fan di tutto e miracoli nelle condizioni fisiche in cui si trovano e la limitazione dei mezzi.
¹Malga della Val Grande di Vezza d'Oglio tradizionale alpeggio della famiglia di Martino.
¹Malga della Val Grande di Vezza d'Oglio tradizionale alpeggio della famiglia di Martino.
venerdì 19 dicembre 2014
19 dicembre 1944
Continua l’offensiva del lavoro, Bazzanella vien impiegato all’ufficio collocamento lavoro e a mezzo suo speriamo di poter tutti rimandare per sempre la nostra partenza. Noi 6, Nicoli ed anche Bettani e Morandini. Comportamento di quest’ultimo nei riguardi di Bettani. Giornate grigie, fame enorme. Sbobbe di rape ed il pane ridotto a 210 g. a testa per un po’ di farina che appena appena si sente che c’è nel rancio. Inviata ieri una cartolina a Giuseppe. Quando avremo posta e pacchi. Serata nera d’ieri sera per fame. Che serva come sconto dei miei peccati e per una sollecita fine della guerra. Riparo cappello, guanti, faccio pantofole a Nicoli. Propositi d’andar insieme a Pedrini da Salan a sfruttarlo, deve essere un riccone ci farem delle buone mangiate e bevute in memoria della fame che ora stiamo soffrendo. Ogni giorno partono aliquote più o meno grosse d’aderenti al lavoro. La fame ed il freddo van convincendoci tutti. D’altronde continuar così la salute ne va di mezzo se non arriveranno pacchi anche noi dovremo piegarci alla dura volontà cruca. Ma finirà e presto! ....
mercoledì 17 dicembre 2014
17 dicembre 1944
S. Messa nella suggestiva cappella da Krigsgefangenen con lampadari sorretti e fatti con reticolati. Ottimo presepio in fango. Peccato che l’artista abbia dovuto partire per il lavoro così l’opera rimane incompiuta.
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