Qualche anno fa, riordinando un vecchio armadio a casa della nonna, è stato trovato qualche blocchetto dall'aspetto sdrucito.
E ne aveva ben donde: erano i diari di mio nonno, Martino Occhi, Tenente (poi Capitano) degli Alpini, nella 53 compagnia Felina, del battaglione Vestone del sesto reggimento alpino, classe 1918.
Si riferiscono a due periodi importanti della seconda guerra mondiale: la ritirata dalla Russia, durante l'inverno degli anni 1942-1943, e la prigionia che è cominciata dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943.
Dopo averlo trascritto (il lavoro è stato fatto principalmente da mia zia Emilia e mia sorella Carla, che ringrazio) e averlo conservato e condiviso in maniera più o meno casuale, è nata l'idea di condividerlo in modo più ordinato.
Le motivazioni principali per la scelta della pubblicazione possono essere trovate nella scarsa conoscenza da parte dei giovani rispetto all'esperienza della Seconda Grande Guerra che, nonostante la quantità di libri e di diari già pubblicati (partendo da "Il Sergente nella neve" di Mario Rigoni Stern, fino a "Se questo è un uomo" di Primo Levi), resta sconosciuta ai più.
Un'altra motivazione si può trovare in questa riflessione, che ho condiviso con Beppe Severgnini in occasione della giornata della memoria di qualche anno fa.
Non solo, ma questo serve a rimarcare ancora una volta quanto la nostra vita sia, non solo il frutto, ma anche completamente diversa dalla vita di un giovane di solo settant'anni fa: ciò che ha "composto" i miei 25 anni è completamente diverso da quello che ha caratterizzato la vita di una generazione di 20-30enni protagonisti del periodo della Seconda Guerra Mondiale, tra cui mio nonno.
Non ho avuto il piacere di conoscere mio nonno, e, una serie di sfortunate coincidenze ha fatto in modo che lui morisse nel giorno in cui mia mamma ha avuto la conferma di essere incinta. Questo diario è stato per me il modo di entrare in contatto una persona che non ho potuto conoscere, di cui molti (se non tutti) mi parlano bene, e mi piace condividere questa conoscenza nella speranza che questo possa allungare la memoria di quei fatti e di quelle persone.
Però non ho voluto seguire le strade "classiche" della pubblicazione di un diario di questo genere, perché secondo me hanno un grosso limite: si rivolgono per forza solo al pubblico degli appassionati, che sono una comunità piuttosto ristretta. Non solo, i costi di pubblicazione limitano per forza di cose la diffusione a un pubblico più ampio e la difficoltà nel reperimento di una ristampa a distanza di anni restringe la disponibilità dell'opera nel tempo.
Quindi la scelta è caduta sulla pubblicazione in formato digitale e in particolare nella forma di questo blog.
La scelta del blog deriva principalmente dalla forma letteraria dell'originale, il diario. Non solo, ma sono pochi i giorni in cui non viene scritto nulla e questo aiuta a mantenere un certo ritmo narrativo e a creare un po' di suspance che non guasta mai.
Il primo diario comincia il 16 dicembre 1942, a pochi giorni dalla decisione di ripiegare dal fronte del Don.
L'idea è di pubblicare i pensieri giorno per giorno, a 70 anni esatti dalla loro scrittura.
Appuntamento quindi al 16 dicembre 2012!
Bellissima progetto !
RispondiEliminaCercherò di seguirlo il più possibile.
Per ora vedo di contribuire alla divulgazione del blog
Buon lavoro !
Sono arrivata oggi in questo spazio dedicato alla storia recente, proprio mentre mi stavo documentando sulla Divisione Alpina Monterosa (citata da mio padre in un suo memoriale che mi sto apprenstando a pubblicare). Cercheò di seguirti, secondo me sono molti interessati a questo periodo.
RispondiEliminaCiao Giusi.
RispondiEliminaIl diario è stato pubblicato su questo sito dal dicembre 2012 all'aprile 2015, seguendo la sua scrittura, che è stata dal dicembre 1942 all'aprile 1945.
Se vuoi puoi leggerlo tutto di fila, sfogliandolo da questo sito.
Perché rimanga vivo nel ricordo, sto ripubblicando su un account twitter dedicato e su una pagina Facebook i link giorno per giorno alle pagine del diario.
In questo modo si può seguire il diario passo per passo (e per la ritirata dalla Russia è quasi letterale, l'interpretazione).
Come posso leggerlo??? Io sono interessata essendo figlia di un reduce di Nikolajewka e che poi è stato prigioniero in Germania a Norimberga lui era del Vestone 55 compagnia sesto alpini Tridentina
RispondiEliminaIl diario è già tutto pubblicato: basta cliccare su "post più recente" qua sotto per leggerlo pagina per pagina.
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