Ore 22 dietro ordine scritto del Ten. Colonnello Bracchi sig. Enrico consegniamo ai tedeschi le nostre armi. Quale dolore e amarezza provo a consegnare quella pistola che mi ha accompagnato sui fronti Occidentale-Greco Albanese e soprattutto in Russia mi ha salvato la vita. Sensazione provata al veder disarmare e maltrattare i miei scarponi coi quali ho diviso gioie e dolori, disagi e benessere da più di cinque anni. Cerco di difendermi e coll'ufficiale tedesco ottengo la meglio non riesce a portarmi via la pistola. Ma questi coll'aiuto dei suoi soldati mi immobilizza e disarma. SONO PRIGIONIERO. Passo la notte con gli altri ufficiali della mia compagnia sorvegliatissimo dai tedeschi. Tutti gli alpini sono prigionieri: triste e doloroso quadro delle nostre armi ammucchiate e maltrattate in una stanza. Tradimento dell’alpino Bettini Giuseppe, che porta il Cruco in tutte le nostre postazioni. Cap. Segala Giovanni ferito grave.
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