lunedì 8 settembre 2014

8 settembre 1944

La va a 10 - due giorni di vita tranquilla con varie voci di nostri trasferimenti, sembra proprio fino a Oberlangen. Si attende per questo un ufficiale cruco che ci accompagni. Lunghe discussioni su gite sull’Alto Adige: Merano, Bolzano, Passo Gavia, Stelvio, Palade, Mendola, Tonale, Crocedomini, Trento ecc. Vedremo alla realtà cosa sapremo realizzare. Ultimate le riserve: polenta castagne, polenta gialla, caffè latte cacao nocciolato, aranciate: tutto sistemato vedremo per l’avvenire. Se si andasse proprio a Oberlangen speriamo di trovare là un po’ di pacchi tanto da render meno dura la nostra vita finale di prigionia. Spero anche di riunirmi col buon Pedrini Angiolino e così ritornare con lui in Italia. In questi giorni anche la mia gamba ha migliorato parecchio, vedremo come andrà nel trasferimento. Speriamo di non dover fare strada a piedi. Le notizie militari sono buone, ormai tutta la Francia ed il Belgio sono in mano agli Inglesi. I Rumeni combattono contro i cruchi e gli ungheresi, quindi da ogni lato sono alle porte. E i russi? Si sveglieranno ed entreranno in questa maledetta Germania. Memorie di un anno fa: giornata di trasferimento da Ponticolo a Mancucco e alla sera il fattaccio della nostra cattura da parte dei cruchi nel modo più vergognoso ed ignomignoso che si possa pensare. Da allora è iniziata la nostra ibrida posizione ed è saltata fuori quella tal parola internati militari, mai esistita e molto adatta per i cruchi per trattarci peggio dei prigionieri di guerra e non permetterci di usufruire di quei pochi vantaggi che ha il prigioniero di guerra, specie trattamento, pacchi e posta. Ora però andrà a pochissimi o meglio a minimi anche per quei farabutti di responsabili di tutto questo misfatto.

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