Ore 13 – Arrivo alla nuova sede – son baracche poste in mezzo alle torbiere immense, esposte a tutti i venti, che sono fortissimi e rendono la temperatura piuttosto rigida e variabilissimo il tempo. Immediatamente rivista personale e bagaglio. Tanto per cambiare mi portano via il telo da tenda. Entro nella terza baracca, è di tipo stablac, ma siamo strettissimi, 192 per camerata, saremmo già troppi in 100. Corsa alle assicelle (non più di sette) ed ai pagliericci. Gli imbranati restano, secondo il solito, senza e devono così dormire per terra o a qualche modo.
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